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Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origini medievali, la cui economia si basa sul turismo, oltre che sulle tradizionali attività rurali. I mendaticesi o mendaighini, con un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, sono concentrati nel capoluogo comunale, tranne una piccola parte distribuita tra diverse case sparse e le località Monesi, San Bernardo, Pian dei Prati, Secate e Valcona Soprana. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 2.153 metri del monte Frontè. L’abitato, situato in una conca boscosa, racchiusa tra alte cime, presenta una forte crescita edilizia; ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo di foggia sannitica, partito di rosso e d’argento, in cui sono rappresentati: nel partito rosso, un leone rampante coronato d’oro, emblema della Signoria della Terra di Mendàtica, concessa ai marchesi di Clavesana, passata successivamente ai Signori di Ventimiglia e quindi alla repubblica di Genova, e una sorgente che sgorga dalla viva roccia, simbolo della generosa presenza, nella valle, di acqua pura e limpida; nel partito d’argento, una spiga di grano e un castagno, ad evocare alcune tra le risorse principali di questa terra.

Storia

Fondata, pare, subito dopo il 644 da profughi della distrutta Albenga e più volte citata nei documenti dall’inizio del XIII secolo, deriva probabilmente il toponimo dal personale MENDUS, di origine preromana, con l’aggiunta del suffisso -atica. Possedimento dei marchesi di Clavesana, nella prima metà del Duecento diede vita, con Cosio di Arroscia e Montegrosso Pian Latte, alla Pieve di Teco, al centro di importanti rapporti con i borghi dell’alta valle del fiume Roia, per la transumanza e l’alpeggio delle mandrie. Passò, con tutta la Pieve, sotto il dominio della repubblica marinara di Genova, all’inizio del XVI secolo. La storia successiva all’occupazione napoleonica e all’annessione al regno di Sardegna, disposta dal congresso di Vienna, non fa registrare avvenimenti di una certa rilevanza. Unita, nel 1923, a Cosio di Arroscia, recuperò l’autonomia amministrativa nel 1925. Dalla fine degli anni Venti al 1950 fu aggregata a Montegrosso Pian Latte nel comune di Mendatica Montegrosso. La parrocchiale, dedicata ai Santi Nazario e Celso, è di origini medievali; fu rifatta nel Seicento, conservando della primitiva chiesa solo il campanile.

Economia

L’agricoltura, basata sulla produzione di ortaggi, olive, uva e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini e ovini. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile, sono poco significative. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non dispone di strutture sociali, sportive e ricreative degne di nota. È possibile frequentare soltanto le scuole materne; per l’arricchimento culturale si può usufruire di un museo. La mancanza di una farmacia rende necessario recarsi altrove anche per i servizi sanitari di base. Le strutture ricettive accanto alla ristorazione, offrono un’ampia possibilità di soggiorno.

Relazioni

Località di villeggiatura, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. È poco frequentata per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, oltre che per usufruire dei servizi non forniti localmente. Tra le manifestazioni tradizionali, che animano il borgo, meritano di essere citate: la fiera del 19 agosto e quella di San Matteo, a settembre. Il mercato settimanale si svolge il mercoledì. La festa dei Patroni, i Santi Nazario e Celso, viene celebrata il 28 luglio.

Località

Monesi, Monte Fronte, Pian dei Prati, Salse, San Bernardo, Secate, Valcona Soprana, Valcona Sottana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mendatica rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 185
  • Lat 44° 4' 36,75'' 44.07687500
  • Long 7° 48' 13,30'' 7.80369444
  • CAP 18025
  • Prefisso 0183
  • Codice ISTAT 008034
  • Codice Catasto F123
  • Altitudine slm 778 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3235
  • Superficie 30.72 Km2
  • Densità 6,02 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 08:06
  • Tramonto 16:53
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