Descrizione

Cittadina collinare, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I melfitani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, comprendente anche numerosissime case sparse e le località Foggiano, Leonessa, Foggianello, San Giorgio e San Nicola, presenta un profilo geometrico alquanto ondulato, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama molto suggestivo, col verde intenso dei vigneti e degli oliveti. L’abitato, che con le mura e il castello medievale ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, ha andamento plano-altimetrico vario ed è interessato da una forte crescita edilizia.

Cittadina collinare, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I melfitani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, comprendente anche numerosissime case sparse e le località Foggiano, Leonessa, Foggianello, San Giorgio e San Nicola, presenta un profilo geometrico alquanto ondulato, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama molto suggestivo, col verde intenso dei vigneti e degli oliveti. L’abitato, che con le mura e il castello medievale ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, ha andamento plano-altimetrico vario ed è interessato da una forte crescita edilizia.

Storia

Già sede di insediamenti dauni, sanniti e lucani (VII-III secolo a.C.), non fu importante centro romano, acquistando rilevanza solo nel Medioevo. Il toponimo deriva dal nome MELPHES di un antico fiume della Basilicata. Prestigioso sito strategico, fu conquistata dai normanni verso la metà del secolo XI ed elevata a capitale del regno, divenendo in seguito capitale del ducato di Puglia e Calabria. Sede di più concili, dei quali va ricordato quello del 1089, in cui fu costituita la lega per la prima crociata, si sviluppò sotto Federico II di Svevia (che vi promulgò nel 1231 le celebri Constitutiones Augustales sul diritto feudale, note come Constitutiones Melphitanae) e gli angioini, registrando poi un lento declino a causa di guerre e terremoti. Nella prima metà del Trecento fu assegnata alla regina Sancia, dalla quale passò ai principi di Taranto, entrando quindi nei possedimenti di più nobili famiglie, tra cui i Caracciolo e i Doria. La sua storia successiva segue quella del resto della provincia. Tra i monumenti, oltre alle mura e al castello normanno, ampliato nel corso dei secoli, spiccano: la cattedrale, edificata nel 1100 e ricostruita nel Settecento; le chiese di Santa Maria, Sant’Antonio, San Lorenzo, Santa Lucia e del Carmine; l’ex chiesa di Sant’Andrea; il palazzo del Vescovado, rifatto dopo il terremoto del 1694; il palazzo Aquilecchia e le antiche chiese rupestri di Santa Margherita, Santa Lucia e della Madonna delle Spinelle.

Già sede di insediamenti dauni, sanniti e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=LUCANI'>lucani</a> (VII-III secolo a.C.), non fu importante centro romano, acquistando rilevanza solo nel Medioevo. Il toponimo deriva dal nome MELPHES di un antico fiume della Basilicata. Prestigioso sito strategico, fu conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNI'>normanni</a> verso la metà del secolo XI ed elevata a capitale del regno, divenendo in seguito capitale del ducato di Puglia e Calabria. Sede di più concili, dei quali va ricordato quello del 1089, in cui fu costituita la lega per la prima crociata, si sviluppò sotto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=FEDERICOII'>Federico II</a> di Svevia (che vi promulgò nel 1231 le celebri Constitutiones Augustales sul diritto feudale, note come <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CONSTITUTIONESMELPHITANAE'>Constitutiones Melphitanae</a>) e gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ANGIOINI'>angioini</a>, registrando poi un lento declino a causa di guerre e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTI'>terremoti</a>. Nella prima metà del Trecento fu assegnata alla regina Sancia, dalla quale passò ai principi di Taranto, entrando quindi nei possedimenti di più nobili famiglie, tra cui i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a> e i Doria. La sua storia successiva segue quella del resto della provincia. Tra i monumenti, oltre alle mura e al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CASTELLONORMANNO'>castello normanno</a>, ampliato nel corso dei secoli, spiccano: la cattedrale, edificata nel 1100 e ricostruita nel Settecento; le chiese di Santa Maria, Sant’Antonio, San Lorenzo, Santa Lucia e del Carmine; l’ex chiesa di Sant’Andrea; il palazzo del Vescovado, rifatto dopo il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTO'>terremoto</a> del 1694; il palazzo Aquilecchia e le antiche chiese rupestri di Santa Margherita, Santa Lucia e della Madonna delle Spinelle.

Economia

È sede di Pro Loco, di stazione dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, viti, ulivi, agrumi e altri alberi da frutta; buona è la produzione di olio d’oliva e di vini lucani, come il Doc Aglianico del Vulture. Diffuso è l’allevamento di bovini, ovini e avicoli, seguito da quello di caprini ed equini. Il tessuto industriale è costituto da più aziende che operano in svariati comparti, tra cui quelli alimentare, edile, della costruzione di locomotive e dei materiali da costruzione; va segnalata la presenza di uno stabilimento della Fiat. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Tra le strutture sociali vi sono un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche includono vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, mentre quelle culturali sono rappresentate dalle biblioteche Nitti e vescovile e dal museo archeologico nazionale melfese, situato nel castello. Le strutture ricettive, che annoverano anche qualche azienda agrituristica, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono l’ospedale San Giovanni di Dio e l’AIAS.

È sede di Pro Loco, di stazione dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, viti, ulivi, agrumi e altri alberi da frutta; buona è la produzione di olio d’oliva e di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=VINILUCANI'>vini lucani</a>, come il Doc Aglianico del Vulture. Diffuso è l’allevamento di bovini, ovini e avicoli, seguito da quello di caprini ed equini. Il tessuto industriale è costituto da più aziende che operano in svariati comparti, tra cui quelli alimentare, edile, della costruzione di locomotive e dei materiali da costruzione; va segnalata la presenza di uno stabilimento della Fiat. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Tra le strutture sociali vi sono un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche includono vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, mentre quelle culturali sono rappresentate dalle biblioteche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NITTI'>Nitti</a> e vescovile e dal museo archeologico nazionale melfese, situato nel castello. Le strutture ricettive, che annoverano anche qualche azienda agrituristica, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono l’ospedale San Giovanni di Dio e l’AIAS.

Relazioni

Polo turistico tra i più celebrati della zona, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alla presenza di più insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, dell’ospedale e di altri servizi. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: la festa sacro-folcloristica dello Spirito Santo, che si svolge la domenica di Pentecoste con un torneo a cavallo; la parata di musica internazionale e la mostra estemporanea nei vicoli della cittadina, ad agosto; la gara di marcia a livello internazionale, a settembre; il festival “Omaggio a Federico II”, con rassegna di musica classica nel castello, nella cattedrale e in varie chiese, a settembre e a ottobre; la sagra della varola (castagne ed Aglianico) e la mostra di prodotti tipici, il 30 ed il 31 ottobre; la festa della “panedduzza”(introdotta dalla comunità albanese nel 1539), che ha luogo l’8 dicembre, con distribuzione di piccoli pani azzimi, ed è accompagnata dal concerto dell’Immacolata. Il Patrono, Sant’Alessandro, si festeggia il 9 febbraio. Diede i natali a Francesco Saverio Nitti (1868-1953).

Polo turistico tra i più celebrati della zona, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alla presenza di più insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, dell’ospedale e di altri servizi. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: la festa sacro-folcloristica dello Spirito Santo, che si svolge la domenica di Pentecoste con un torneo a cavallo; la parata di musica internazionale e la mostra estemporanea nei vicoli della cittadina, ad agosto; la gara di marcia a livello internazionale, a settembre; il festival “Omaggio a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>”, con rassegna di musica classica nel castello, nella cattedrale e in varie chiese, a settembre e a ottobre; la sagra della varola (castagne ed Aglianico) e la mostra di prodotti tipici, il 30 ed il 31 ottobre; la festa della “panedduzza”(introdotta dalla comunità <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=ALBANESE'>albanese</a> nel 1539), che ha luogo l’8 dicembre, con distribuzione di piccoli pani azzimi, ed è accompagnata dal concerto dell’Immacolata. Il Patrono, Sant’Alessandro, si festeggia il 9 febbraio. Diede i natali a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=FRANCESCOSAVERIONITTI'>Francesco Saverio Nitti</a> (1868-1953).

Località

Borgata Piaggio, Foggianello, Foggiano, Leonessa, San Giorgio, San Nicola, Villaggio

Borgata Piaggio, Foggianello, Foggiano, Leonessa, San Giorgio, San Nicola, Villaggio

Fondi europei 2021-2027

Comune di Melfi in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.