Descrizione

Comune di pianura di origine romana, con economia di tipo agricolo, artigianale e industriale. I melaresi presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato e si distribuiscono per lo più nel capoluogo comunale e in un rilevante numero di case sparse. Il profilo geometrico del territorio si presenta omogeneo, estendendosi in modo pianeggiante, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Il paesaggio è caratterizzato dalla vicinanza al fiume e dalla presenza di coltivazioni orticole e di vitigni. L’andamento plano-altimetrico dell’abitato appare lineare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, riporta la figura simbolica del fiume Po, accompagnata, in capo, da tre api dorate, poste in fascia, e rappresentata nell’atto di versare l’acqua contenuta in un vaso su una verde pianura.

Comune di pianura di origine romana, con economia di tipo agricolo, artigianale e industriale. I melaresi presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato e si distribuiscono per lo più nel capoluogo comunale e in un rilevante numero di case sparse. Il profilo geometrico del territorio si presenta omogeneo, estendendosi in modo pianeggiante, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Il paesaggio è caratterizzato dalla vicinanza al fiume e dalla presenza di coltivazioni orticole e di vitigni. L’andamento plano-altimetrico dell’abitato appare lineare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, riporta la figura simbolica del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a>, accompagnata, in capo, da tre api dorate, poste in fascia, e rappresentata nell’atto di versare l’acqua contenuta in un vaso su una verde pianura.

Storia

Il toponimo, in latino MELLARIA, secondo alcuni deriva da MEL, ‘miele’, o da MELLARIUM, ‘arnia’. Abitata sin dall’età del ferro, i ritrovamenti sono prova di una comunità molto progredita, che aveva contatti anche con popolazioni lontane (sono state ritrovate perle d’ambra e di vetro). Dell’epoca romana abbiamo reperti in bronzo risalenti al III secolo d.C. Con le invasioni barbariche subisce un imbarbarimento e un progressivo abbandono; nel 752 diviene proprietà dell’abate di Nonantola Anselmo, cognato e generale del re longobardo Astolfo. Da un documento del 999 si evince la presenza di un castello, che Adelaide, vedova di Ottone I, dona al monastero di San Salvatore di Pavia. Nel 1266 diviene proprietà vescovile e nel 1315 è sede di vescovado. Nel 1482, durante la cosiddetta “guerra del sale”, la rocca è occupata dai veneziani, a danno degli Estensi, ma con la pace torna a questi ultimi, che la terranno fino al 1597, quando Alfonso II d’Este passa tutto il suo ducato alla Chiesa poiché senza eredi. Con l’invasione napoleonica nel 1797 diviene dominio della Repubblica Cisalpina; il trattato di Vienna del 1815 la assegna alla provincia di Rovigo e, dopo il periodo del governo austriaco, nel 1866 con l’intera regione entra nel Regno d’Italia. Nel corso dei secoli è stata colpita da diverse alluvioni e rotte del Po: una particolarmente grave è del 1705. La parrocchiale, dedicata a San Materno, è stata edificata nel 1404, ampliata nel 1593 è stata ricostruita nel 1705 su disegno di Sante e Vincenzo Santini; al suo interno vi sono diversi dipinti di pregio: il Martirio di Sant’Eurosia di Paolo Caliari Veronese, del 1796, la Madonna con il Bambino e Santi e una Natività di Saverio dalla Rosa e l’Estasi di San Francesco, del Settecento, di un autore ignoto. Nel periodo del governo pontificio fu eretto l’Arco Chigi, che presenta gli stemmi dei cardinali Chigi e Rospigliosi nello stesso scudo.

Il toponimo, in latino MELLARIA, secondo alcuni deriva da MEL, ‘miele’, o da MELLARIUM, ‘arnia’. Abitata sin dall’età del ferro, i ritrovamenti sono prova di una comunità molto progredita, che aveva contatti anche con popolazioni lontane (sono state ritrovate perle d’ambra e di vetro). Dell’epoca romana abbiamo reperti in bronzo risalenti al III secolo d.C. Con le invasioni barbariche subisce un imbarbarimento e un progressivo abbandono; nel 752 diviene proprietà dell’abate di Nonantola Anselmo, cognato e generale del re longobardo Astolfo. Da un documento del 999 si evince la presenza di un castello, che Adelaide, vedova di Ottone I, dona al monastero di San Salvatore di Pavia. Nel 1266 diviene proprietà vescovile e nel 1315 è sede di vescovado. Nel 1482, durante la cosiddetta “guerra del sale”, la rocca è occupata dai veneziani, a danno degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTENSI'>Estensi</a>, ma con la pace torna a questi ultimi, che la terranno fino al 1597, quando Alfonso II d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTE'>Este</a> passa tutto il suo ducato alla Chiesa poiché senza eredi. Con l’invasione napoleonica nel 1797 diviene dominio della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=REPUBBLICACISALPINA'>Repubblica Cisalpina</a>; il trattato di Vienna del 1815 la assegna alla provincia di Rovigo e, dopo il periodo del governo austriaco, nel 1866 con l’intera regione entra nel Regno d’Italia. Nel corso dei secoli è stata colpita da diverse alluvioni e rotte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PO'>Po</a>: una particolarmente grave è del 1705. La parrocchiale, dedicata a San Materno, è stata edificata nel 1404, ampliata nel 1593 è stata ricostruita nel 1705 su disegno di Sante e Vincenzo Santini; al suo interno vi sono diversi dipinti di pregio: il Martirio di Sant’Eurosia di Paolo Caliari Veronese, del 1796, la Madonna con il Bambino e Santi e una Natività di Saverio dalla Rosa e l’Estasi di San Francesco, del Settecento, di un autore ignoto. Nel periodo del governo pontificio fu eretto l’Arco Chigi, che presenta gli stemmi dei cardinali Chigi e Rospigliosi nello stesso scudo.

Economia

Il settore primario è molto sviluppato, soprattutto per la coltivazione dei cereali e per l’allevamento bovino (si annoverano anche allevamenti di suini e avicoli). Tra i prodotti del settore primario, oltre ai cereali, risultano frumento, foraggio e vite. Per il settore secondario è presente l’industria metalmeccanica, di materie plastiche, tessile con diverse fabbriche di abbigliamento; numerosi i mobilifici e le imprese edili. Recentemente è nata anche un’importante attività nel settore terziario con la fornitura di software. È presente il servizio bancario. Le strutture scolastiche consentono di conseguire l’istruzione obbligatoria; è attivo un centro culturale. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e non il soggiorno. È assicurato il servizio sanitario di base tramite il presidio farmaceutico.

Il settore primario è molto sviluppato, soprattutto per la coltivazione dei cereali e per l’allevamento bovino (si annoverano anche allevamenti di suini e avicoli). Tra i prodotti del settore primario, oltre ai cereali, risultano frumento, foraggio e vite. Per il settore secondario è presente l’industria metalmeccanica, di materie plastiche, tessile con diverse fabbriche di abbigliamento; numerosi i mobilifici e le imprese edili. Recentemente è nata anche un’importante attività nel settore terziario con la fornitura di software. È presente il servizio bancario. Le strutture scolastiche consentono di conseguire l’istruzione obbligatoria; è attivo un centro culturale. Le strutture ricettive consentono la ristorazione e non il soggiorno. È assicurato il servizio sanitario di base tramite il presidio farmaceutico.

Relazioni

Il flusso in entrata dovuto al turismo è piuttosto scarso, mentre è molto consistente per quel che riguarda il settore agricolo, nonché nel campo del lavoro artigianale e industriale. Per il resto, i rapporti con il circondario non sono rilevanti. Il carnevale melarese, con la tradizionale sfilata dei carri, la fiera di Santa Croce che si tiene il 18 maggio, ricca di stand gastronomici e intrattenimenti, la festa della zucca (che dal 9 al 24 agosto si propone di rivalutare la tradizione culinaria polesana presentando piatti contadini) sono occasioni di grande movimento e richiamo. Il Patrono, San Materno, si festeggia il 18 luglio. Dal 1993 è gemellata con St. Saturnin Les Avignon, in Francia. Ha dato i natali ad Amos Bernini, patriota garibaldino, parlamentare e fautore della bonifica padana degli inizi del Novecento, divenuto anche sindaco di Rovigo.

Il flusso in entrata dovuto al turismo è piuttosto scarso, mentre è molto consistente per quel che riguarda il settore agricolo, nonché nel campo del lavoro artigianale e industriale. Per il resto, i rapporti con il circondario non sono rilevanti. Il carnevale melarese, con la tradizionale sfilata dei carri, la fiera di Santa Croce che si tiene il 18 maggio, ricca di stand gastronomici e intrattenimenti, la festa della zucca (che dal 9 al 24 agosto si propone di rivalutare la tradizione culinaria polesana presentando piatti contadini) sono occasioni di grande movimento e richiamo. Il Patrono, San Materno, si festeggia il 18 luglio. Dal 1993 è gemellata con St. Saturnin Les Avignon, in Francia. Ha dato i natali ad Amos Bernini, patriota garibaldino, parlamentare e fautore della bonifica padana degli inizi del Novecento, divenuto anche sindaco di Rovigo.

Località

Case Bianchini, Possessioni-Ferraresi, Santo Stefano

Case Bianchini, Possessioni-Ferraresi, Santo Stefano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Melara rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.