Descrizione

Centro di pianura, dalle antiche origini, classificato "comune sparso" con sede in località Molinetto; ha sviluppato il tessuto industriale, conservato le tradizionali attività agricole e incrementato i servizi. La comunità dei mazzanesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è distribuita nelle località Ciliverghe, Mazzano (contigue a Rezzato) e Bazzarda (che costituisce nucleo speciale), oltre che nel capoluogo comunale, contiguo a Nuvolera. Adagiato (nella porzione a nord) ai piedi degli ultimi rilievi delle Prealpi bresciane, disteso sotto le rocce del Poggio S. Martino (un tempo coperto da fitti boschi cedui, ora chiazzato da cespugli e macchie) il suo territorio ha nel complesso un profilo irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, ed è irrigato dal Naviglio Grande Bresciano e dalle acque del torrente Rino. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia ha, di contro, un andamento plano-altimetrico sostanzialmente pianeggiante. Lo stemma comunale, "inquartato", concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un leone rosso in campo argenteo, un albero d'oro su sfondo azzurro, un monte a tre cime, di cui le più basse sormontate dalla lettera maiuscola C, sovrastato da un nastrino d'argento con la scritta COELI APERTI e, su fondo argenteo, una ruota di mulino su una fascia azzurra.

Centro di pianura, dalle antiche origini, classificato "comune sparso" con sede in località Molinetto; ha sviluppato il tessuto industriale, conservato le tradizionali attività agricole e incrementato i servizi. La comunità dei mazzanesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è distribuita nelle località Ciliverghe, Mazzano (contigue a Rezzato) e Bazzarda (che costituisce nucleo speciale), oltre che nel capoluogo comunale, contiguo a Nuvolera. Adagiato (nella porzione a nord) ai piedi degli ultimi rilievi delle Prealpi bresciane, disteso sotto le rocce del Poggio S. Martino (un tempo coperto da fitti boschi cedui, ora chiazzato da cespugli e macchie) il suo territorio ha nel complesso un profilo irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, ed è irrigato dal Naviglio Grande Bresciano e dalle acque del torrente Rino. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia ha, di contro, un andamento plano-altimetrico sostanzialmente pianeggiante. Lo stemma comunale, "inquartato", concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura un leone rosso in campo argenteo, un albero d'oro su sfondo azzurro, un monte a tre cime, di cui le più basse sormontate dalla lettera maiuscola C, sovrastato da un nastrino d'argento con la scritta COELI APERTI e, su fondo argenteo, una ruota di mulino su una fascia azzurra.

Storia

Sul finire degli anni '20 inglobò il territorio di Ciliverghe, che dalla metà del XVIII secolo era stata comune autonomo. L'origine del toponimo è da ricercare in un personale latino MAGIUS o MATIUS, cui il suffisso aggettivale -anus conferisce valore di prediale, frequentemente attribuito alle proprietà fondiarie. I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana, come testimoniato dalle tombe scoperte in quel territorio che un tempo costituiva la via di transito lungo le strade di collegamento fra il Benaco e Verona. Se agli inizi dell'XI secolo era definita VICUS, nel XII fu sede di una CURTIS, un complesso agricolo in cui venivano prodotti attrezzi in officine artigiane. Sul suo territorio ebbe diritti il monastero di S. Pietro di Serle, la cui amministrazione fu segnata dall'opera di bonifica della zona. Seguirono alla guida del feudo le famiglie dei Calchera e dei Prandoni, dal cui potere si affrancò, trasformandosi in comune autonomo, nell'aprile del 1218. Della realizzazione del Naviglio Grande, risalente alla fine del XIV secolo, si avvantaggiò la coltivazione del suolo agricolo. Come il resto della zona, fu sottoposta alla Serenissima nei secoli XV-XVIII: sotto il governo veneziano, nel 1779, si ebbe il trasferimento della sede municipale da Mazzano a Molinetto, divenuta più grande per consistenza demografica. L'annessione al Regno lombardo-veneto segnò un miglioramento del suo assetto urbanistico: furono ristrutturate le reti viaria e dell'irrigazione. In località Mazzano sono diverse residenze signorili: Villa Emili (della fine del '600), Villa Bettoni e Villa Conter, oggi Medeghini (entrambe del '700); l'architettura civile ha testimonianze antiche anche a Ciliverghe (Villa Mazzucchelli) e a Molinetto (Palazzo Lana). Testimonianze d'arte sono le parrocchiali: di S. Rocco a Mazzano, di S. Filippo Neri a Ciliverghe e di Sant'Antonio da Padova a Molinetto.

Sul finire degli anni '20 inglobò il territorio di Ciliverghe, che dalla metà del XVIII secolo era stata comune autonomo. L'origine del toponimo è da ricercare in un personale latino MAGIUS o MATIUS, cui il suffisso aggettivale -anus conferisce valore di prediale, frequentemente attribuito alle proprietà fondiarie. I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana, come testimoniato dalle tombe scoperte in quel territorio che un tempo costituiva la via di transito lungo le strade di collegamento fra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BENACO'>Benaco</a> e Verona. Se agli inizi dell'XI secolo era definita VICUS, nel XII fu sede di una CURTIS, un complesso agricolo in cui venivano prodotti attrezzi in officine artigiane. Sul suo territorio ebbe diritti il monastero di S. Pietro di Serle, la cui amministrazione fu segnata dall'opera di bonifica della zona. Seguirono alla guida del feudo le famiglie dei Calchera e dei Prandoni, dal cui potere si affrancò, trasformandosi in comune autonomo, nell'aprile del 1218. Della realizzazione del Naviglio Grande, risalente alla fine del XIV secolo, si avvantaggiò la coltivazione del suolo agricolo. Come il resto della zona, fu sottoposta alla Serenissima nei secoli XV-XVIII: sotto il governo veneziano, nel 1779, si ebbe il trasferimento della sede municipale da Mazzano a Molinetto, divenuta più grande per consistenza demografica. L'annessione al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=REGNOLOMBARDOVENETO'>Regno lombardo-veneto</a> segnò un miglioramento del suo assetto urbanistico: furono ristrutturate le reti viaria e dell'irrigazione. In località Mazzano sono diverse residenze signorili: Villa Emili (della fine del '600), Villa Bettoni e Villa Conter, oggi Medeghini (entrambe del '700); l'architettura civile ha testimonianze antiche anche a Ciliverghe (Villa Mazzucchelli) e a Molinetto (Palazzo Lana). Testimonianze d'arte sono le parrocchiali: di S. Rocco a Mazzano, di S. Filippo Neri a Ciliverghe e di Sant'Antonio da Padova a Molinetto.

Economia

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli condizioni del terreno: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi e viti; molto sviluppato è l'allevamento dei suini, cui si aggiunge quello di bovini, caprini, equini e avicoli. All'allevamento sono connesse l'industria lattiero-casearia e quella per la produzione, la lavorazione e la conservazione delle carni; il settore secondario è rappresentato anche nei comparti tessile e metalmeccanico, oltre che da quelli dell'editoria ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali quello bancario. Garantisce i servizi della casa di riposo e fa registrare la presenza di istituti d'istruzione primaria e secondaria di primo grado; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal Museo della Donna. Se le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione, quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli condizioni del terreno: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi e viti; molto sviluppato è l'allevamento dei suini, cui si aggiunge quello di bovini, caprini, equini e avicoli. All'allevamento sono connesse l'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIA'>lattiero-casearia</a> e quella per la produzione, la lavorazione e la conservazione delle carni; il settore secondario è rappresentato anche nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e metalmeccanico, oltre che da quelli dell'editoria ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali quello bancario. Garantisce i servizi della casa di riposo e fa registrare la presenza di istituti d'istruzione primaria e secondaria di primo grado; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal Museo della Donna. Se le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione, quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Molto frequentato per lavoro, grazie al suo apprezzabile sviluppo economico, svolge un ruolo attivo nei rapporti con il circondario, per le sue rilevanti attività commerciali. Attirano visitatori anche alcuni appuntamenti tradizionali tra cui vanno citati, oltre al carnevale, la mostra mercato di libri e giochi didattici per ragazzi a marzo e, ad agosto, le feste dell'Assunta e di S. Rocco, che includono il Palio dei fiori. La festa del Patrono, Sant'Antonio, si celebra il 13 giugno.

Molto frequentato per lavoro, grazie al suo apprezzabile sviluppo economico, svolge un ruolo attivo nei rapporti con il circondario, per le sue rilevanti attività commerciali. Attirano visitatori anche alcuni appuntamenti tradizionali tra cui vanno citati, oltre al carnevale, la mostra mercato di libri e giochi didattici per ragazzi a marzo e, ad agosto, le feste dell'Assunta e di S. Rocco, che includono il Palio dei fiori. La festa del Patrono, Sant'Antonio, si celebra il 13 giugno.

Località

Bazzarda, Ciliverghe, Cortellazzo, Cortine, Ferrazzo, Gioiello, Maddalena, Molinetto, Prati Magri, Santellone, Virla Vecchia

Bazzarda, Ciliverghe, Cortellazzo, Cortine, Ferrazzo, Gioiello, Maddalena, Molinetto, Prati Magri, Santellone, Virla Vecchia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mazzano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.