Descrizione

Comune di pianura della fine del XIX secolo, vive di attività agricole ed industriali. I massalenghini presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, oltre che nelle località Motta Vigana e Badia. L'espansione edilizia fa pensare ad una futura ma non molto lontana fusione urbanistica fra le due località principali (Motta Vigana e il capoluogo), che attualmente distano circa mezzo chilometro. Quasi impercettibili risultano le variazioni altimetriche, che danno origine ad un profilo geometrico regolare. Il centro abitato presenta un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Sullo sfondo diviso in quarti rossi e argentei dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in nero, la lettera romana M.

Comune di pianura della fine del XIX secolo, vive di attività agricole ed industriali. I massalenghini presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale, oltre che nelle località Motta Vigana e Badia. L'espansione edilizia fa pensare ad una futura ma non molto lontana fusione urbanistica fra le due località principali (Motta Vigana e il capoluogo), che attualmente distano circa mezzo chilometro. Quasi impercettibili risultano le variazioni altimetriche, che danno origine ad un profilo geometrico regolare. Il centro abitato presenta un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Sullo sfondo diviso in quarti rossi e argentei dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in nero, la lettera romana M.

Storia

Dall'unione del capoluogo comunale e della località Motta Vigana, si è costituita nel 1869 come entità amministrativa unica. Secondo alcuni, a giudicare dalla desinenza in -ENGO, deriverebbe il toponimo dal longobardo, secondo altri, invece, dal nome dei marsigliesi, che l'avrebbero fondata. Cristianizzata da San Siro intorno all'anno 67, diviene possesso dei monaci benedettini di San Pietro, che la bonificano e ne lavorano le terre; l'appartenenza all'abbazia ha lasciato traccia nel nome della località Badia. Nell'undicesimo secolo è posseduta in parte dai signori di Salerano e nel XIII dai capitanei di Cornegliano. Dal XIII al XIV secolo entra a far parte dei territori dell'episcopato di Lodi, dal quale la famiglia Cadamosto riceve il diritto di riscuotere le decime; altri tributi sono dovuti al legato pontificio, dalla chiesa, in quanto appartenente al clero di Lodi. Risale al XV secolo l'attacco di un manipolo di cavalleggeri di Venezia. Nel XVII secolo diviene proprietà di Pietro Massalenghi, mentre ad Antonio Vigoni apparterrà nel XVIII; in seguito vi si avvicenderanno nobili famiglie di Lodi (i Barni, i Vistarini, i De Lemene, i Silva e i Ponteroli) ma anche famiglie milanesi e di Pavia. Fatta eccezione per la villa della famiglia Premoli, iniziata verso la fine del XIX secolo e costruita in stile liberty, gli edifici di interesse storico e artistico riguardano l'architettura sacra: alla parrocchiale, intitolata a Sant'Andrea ed iniziata nel XVII secolo, si affiancano la chiesa della Vergine Nascente, sempre della stessa epoca ma restaurata recentemente, la chiesa dei Santi Francesco e Domenico, aperta al culto nel XVIII secolo, e quella della Sacra Famiglia, del XX secolo, rispondente alla normativa liturgica dettata dal Concilio Vaticano II. Il comune ha assistito ad un fenomeno di spopolamento, simile a un vero e proprio esodo, cui ha fatto seguito il fenomeno inverso, per effetto del recupero e dell'incremento del patrimonio abitativo, che ha favorito l'afflusso dai centri vicini, anche di altre regioni.

Dall'unione del capoluogo comunale e della località Motta Vigana, si è costituita nel 1869 come entità amministrativa unica. Secondo alcuni, a giudicare dalla desinenza in -ENGO, deriverebbe il toponimo dal longobardo, secondo altri, invece, dal nome dei marsigliesi, che l'avrebbero fondata. Cristianizzata da San Siro intorno all'anno 67, diviene possesso dei monaci benedettini di San Pietro, che la bonificano e ne lavorano le terre; l'appartenenza all'abbazia ha lasciato traccia nel nome della località Badia. Nell'undicesimo secolo è posseduta in parte dai signori di Salerano e nel XIII dai capitanei di Cornegliano. Dal XIII al XIV secolo entra a far parte dei territori dell'episcopato di Lodi, dal quale la famiglia Cadamosto riceve il diritto di riscuotere le decime; altri tributi sono dovuti al legato pontificio, dalla chiesa, in quanto appartenente al clero di Lodi. Risale al XV secolo l'attacco di un manipolo di cavalleggeri di Venezia. Nel XVII secolo diviene proprietà di Pietro Massalenghi, mentre ad Antonio Vigoni apparterrà nel XVIII; in seguito vi si avvicenderanno nobili famiglie di Lodi (i Barni, i Vistarini, i De Lemene, i Silva e i Ponteroli) ma anche famiglie milanesi e di Pavia. Fatta eccezione per la villa della famiglia Premoli, iniziata verso la fine del XIX secolo e costruita in stile liberty, gli edifici di interesse storico e artistico riguardano l'architettura sacra: alla parrocchiale, intitolata a Sant'Andrea ed iniziata nel XVII secolo, si affiancano la chiesa della Vergine Nascente, sempre della stessa epoca ma restaurata recentemente, la chiesa dei Santi Francesco e Domenico, aperta al culto nel XVIII secolo, e quella della Sacra Famiglia, del XX secolo, rispondente alla normativa liturgica dettata dal Concilio Vaticano II. Il comune ha assistito ad un fenomeno di spopolamento, simile a un vero e proprio esodo, cui ha fatto seguito il fenomeno inverso, per effetto del recupero e dell'incremento del patrimonio abitativo, che ha favorito l'afflusso dai centri vicini, anche di altre regioni.

Economia

Sono presenti unicamente i consueti uffici municipali e postali. Principali fonti di reddito sono l'agricoltura, che produce cereali e foraggi, l'allevamento, che garantisce la produzione di suini e bovini, e l'industria, specializzata nei comparti edile, metallurgico, meccanico, tessile e di produzione e distribuzione del gas. Oltre la piccola rete distributiva, fra le attività del terziario si registra la presenza del servizio di credito, che consente alla popolazione di gestire i propri risparmi, mentre mancano agenzie di consulenza informatica ed altri servizi che caratterizzano un'economia più vivace. Le sue dimensioni non giustificano neppure la presenza di mezzi per la diffusione della cultura e dell'informazione, quali emittenti radio-televisive ed organi di stampa. Assenti risultano le strutture sociali, come asili nido e case di riposo, ed insufficienti le strutture scolastiche, che consentono di conseguire la sola istruzione primaria. È possibile invece migliorare la cultura personale, per l'offerta del servizio di biblioteca. L'apparato ricettivo è sufficiente a garantire la ristorazione ma non consente il soggiorno. Le strutture sanitarie offrono il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Sono presenti unicamente i consueti uffici municipali e postali. Principali fonti di reddito sono l'agricoltura, che produce cereali e foraggi, l'allevamento, che garantisce la produzione di suini e bovini, e l'industria, specializzata nei comparti edile, metallurgico, meccanico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e di produzione e distribuzione del gas. Oltre la piccola rete distributiva, fra le attività del terziario si registra la presenza del servizio di credito, che consente alla popolazione di gestire i propri risparmi, mentre mancano agenzie di consulenza informatica ed altri servizi che caratterizzano un'economia più vivace. Le sue dimensioni non giustificano neppure la presenza di mezzi per la diffusione della cultura e dell'informazione, quali emittenti radio-televisive ed organi di stampa. Assenti risultano le strutture sociali, come asili nido e case di riposo, ed insufficienti le strutture scolastiche, che consentono di conseguire la sola istruzione primaria. È possibile invece migliorare la cultura personale, per l'offerta del servizio di biblioteca. L'apparato ricettivo è sufficiente a garantire la ristorazione ma non consente il soggiorno. Le strutture sanitarie offrono il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

È abbastanza frequentata come meta turistica e mantiene rapporti particolarmente intensi con il circondario per la presenza di insediamenti industriali. Ma se grazie allo sviluppo dell'industria e alla crescita edilizia è riuscita ad invertire la linea di tendenza negativa che vigeva in passato, è pur vero che continua a dipendere dai comuni vicini più evoluti per molte delle esigenze legate al quotidiano svolgimento della vita. Non si rilevano sagre o altre ricorrenze particolari, fatta eccezione per la festa in onore del Patrono, Sant'Andrea, che si celebra la prima domenica di ottobre.

È abbastanza frequentata come meta turistica e mantiene rapporti particolarmente intensi con il circondario per la presenza di insediamenti industriali. Ma se grazie allo sviluppo dell'industria e alla crescita edilizia è riuscita ad invertire la linea di tendenza negativa che vigeva in passato, è pur vero che continua a dipendere dai comuni vicini più evoluti per molte delle esigenze legate al quotidiano svolgimento della vita. Non si rilevano sagre o altre ricorrenze particolari, fatta eccezione per la festa in onore del Patrono, Sant'Andrea, che si celebra la prima domenica di ottobre.

Località

Badia, Lanfroia, Motta Vigana, Paderno, Tripoli

Badia, Lanfroia, Motta Vigana, Paderno, Tripoli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Massalengo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.