Centro di origine probabilmente antica situato in collina, con un'economia imperniata sull'agricoltura; il settore secondario, infatti, è quasi del tutto assente. La comunità dei massesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, che si è allargato a macchia d'olio raggiungendo i comuni limitrofi di Cercola, Pollena Trocchia e San Sebastiano al Vesuvio. Il territorio comunale, dal profilo geometrico assai irregolare, in parte si estende nella pianura circumvesuviana e in parte si inerpica sulle pendici del vulcano Somma-Vesuvio; queste presentano una rigogliosa vegetazione di boschi cedui, mentre la zona pianeggiante vede il caotico, ma a tratti suggestivo, alternarsi di filari di viti, frutteti, geometrici appezzamenti coltivati e minuscoli orti. I colori della vegetazione spontanea e di quella antropica vivacizzano il paesaggio, caratterizzato per il resto dalla massiccia presenza di insediamenti urbani. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "troncato": nella parte superiore campeggia il campanile della chiesa della Beata Vergine Assunta su un blocco di lava nera, a cui è abbarbicata una pianta di vite con tre pampini; nella parte inferiore è raffigurato il monte Somma e la vetta del vulcano Vesuvio sormontata da un pennacchio di fumo. Sotto lo scudo, su un nastro bifido svolazzante, compare il motto TENACITER RESTITUI.