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Descrizione

Centro collinare, di antiche origini, con una economia basata prevalentemente sull’industria e sul turismo. I marzabottesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti per la maggior parte tra il capoluogo comunale e le località Gardeletta, Lama di Reno, Lama di Setta, Panico, Pian di Venola, Pioppe, Sibano, Allocco, Casagrande e Sirano. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta un leone rampante, scaccato d’argento e d’azzurro, accompagnato da dieci rose.

Storia

Chiamata Caprara sopra Panico fino al 1882, quando assunse l’attuale denominazione, di origini incerte, fu abitata fin da tempi antichi, come testimoniano i resti di una città etrusca, detta Misa, perché scoperta nei pressi di Pian di Misano. Questo insediamento, risalente al VI secolo a.C., perse la sua prestigiosa funzione di tramite tra Bologna e il grande emporio commerciale di Spina a seguito dell’invasione dei celti, nel IV secolo a.C., venendo poi sommerso dai detriti accumulati dalle inondazioni del Reno. In epoca medievale nel territorio esistevano numerosi piccoli comuni autonomi, che furono unificati, sotto il nome di Canovella, con le riforme amministrative attuate da Napoleone. Dal punto di vista storico, particolare rilievo ebbe la località Panico, assoggettata ai conti omonimi, che riuscirono a sottoporre alla loro tirannia la media valle del Reno, ostacolando l’espansione di Bologna. Di parte ghibellina, i Panico furono strenui oppositori dei guelfi che governavano il capoluogo cittadino; con le loro scorribande tormentarono a lungo tutta la montagna circostante finché, tra il XIV e il XV secolo, non furono sconfitti dai bolognesi. La storia successiva ha seguito quella del resto della provincia. Il suo nome è entrato nei libri di storia per l’efferata rappresaglia dei tedeschi che, il 30 settembre 1944, trucidarono numerosissimi innocenti, in gran parte vecchi, donne e bambini. Tra i monumenti, oltre ai ruderi delle fortificazioni medievali, degni di nota sono: la chiesa romanica di San Lorenzo, a Panico; il castello di Montasico, appartenuto ai conti di Panico, e il sacrario eretto in ricordo delle vittime della strage del 1944. Molto interessante è l’area con i resti dell’acropoli e dell’abitato della città di Misa.

Economia

Ospita la stazione dei carabinieri. L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutta e uva, da cui si ricava il vino “Colli bolognesi”; diffuso è l’allevamento di avicoli, seguito da quello di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Sviluppata è l’industria cartaria, affiancata da aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico e della fabbricazione di materie plastiche. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo etrusco. Le strutture ricettive, oltre alla ristorazione, offrono un’ampia possibilità di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite da un poliambulatorio.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell’agriturismo bolognese, per le bellezze dell’ambiente naturale e la genuinità dei prodotti locali, registra un buon numero di visitatori, diretti soprattutto alla zona archeologica con i resti della città etrusca di Misa. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti consueti va citata l’antica fiera di Pian di Venola, a giugno. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 19 marzo. È gemellata con Bastogne (Belgio) e Berlin Kopenick (Germania) nonché, dal 1983, con Kalavrita (Grecia) e, dal 1991, con Bremen Vegesack (Germania). Le è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valore Militare per la strage del 1944 (strage di Marzabotto).

Località

Allocco, Ca' Comastri, Casagrande, Gardeletta, Lama di Reno, Lama di Setta, Luminasio, Medelana, Montasico, Murazze, Panico, Pian di Venola, Pioppe, Quercia, Sibano, Sperticano, Villa Aria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Marzabotto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 6.779
  • Lat 44° 20' 27,90'' 44.34108333
  • Long 11° 12' 16,78'' 11.20466111
  • CAP 40043
  • Prefisso 051
  • Codice ISTAT 037036
  • Codice Catasto B689
  • Altitudine slm 130 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2341
  • Superficie 74.55 Km2
  • Densità 90,93 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 07:27
  • Tramonto 16:36
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE INEDITAVIA VENOLA N 2
ASSOCIAZIONE TERRITORIALE PER L'INTEGRAZIONE PASSO PASSO ? ODVVIA MATTEOTTI 1/C
FONDAZIONE SCUOLA DI PACE DI MONTESOLEVIA SAN MARTINO 25
ASSOCIAZIONE TERRITORIALE PER L'INTEGRAZIONE PASSO PASSO ? ODVVIA MATTEOTTI 1/C
FONDAZIONE SCUOLA DI PACE DI MONTESOLEVIA SAN MARTINO 25
IL RIFUGIOVIA TORRENTE VENOLA 48
UN ANIMALE PER AMICOVIA GIACOMO MATTEOTTI 10
UN SORRISO TRA LE NUVOLEVIA BARLEDA 12
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