Descrizione

Comune di pianura citato per la prima volta in documenti medievali, affianca alla produzione agricola quella di tipo industriale. I marudesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi tutti nell'unico centro abitato, che presenta caratteri di forte espansione edilizia. Il territorio comunale, che in taluni tratti presenta elementi paesaggistici tipicamente fluviali, ha un profilo geometrico regolare, senza variazioni altimetriche; l'abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma municipale, concesso con Decreto del 1990, spicca una croce d'argento. Nel primo quarto due spighe di riso d'oro sono poste in posizione di decusse.

Comune di pianura citato per la prima volta in documenti medievali, affianca alla produzione agricola quella di tipo industriale. I marudesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi tutti nell'unico centro abitato, che presenta caratteri di forte espansione edilizia. Il territorio comunale, che in taluni tratti presenta elementi paesaggistici tipicamente fluviali, ha un profilo geometrico regolare, senza variazioni altimetriche; l'abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma municipale, concesso con Decreto del 1990, spicca una croce d'argento. Nel primo quarto due spighe di riso d'oro sono poste in posizione di decusse.

Storia

L'ipotesi dell'origine romana dell'abitato non ha ancora trovato sostegno in testimonianze dirette. L'antica origine è certa invece per il toponimo, derivante dal latino MATURUS 'maturo, precoce', che ha poi dato luogo a Maduro e, per metatesi, alla forma attuale. Notizie certe si hanno a partire dal X secolo, da un documento con il quale il vescovo di Laus Pompeia, Andrea, esime il monastero di San Pietro dal pagamento delle decime sui beni compresi nella diocesi lodigiana, fra i quali Maduro. Un secondo documento, forse risalente alla stessa epoca, la menziona tra i beni appartenenti al monastero di santa Cristina de Ollona, per concessione dell'imperatore Lamberto. Signori del luogo, nel XVIII secolo, sono i marchesi Cusani di Milano, mentre agli inizi del XIX secolo fa parte dei territori del canonicato di San Francesco e del convento di Sant'Antonio abate di Lodi, finché questi non vengono soppressi. Successivamente entra a far parte dei beni della famiglia Archinti. Un'alluvione fu la causa della distruzione della vecchia chiesa parrocchiale; a seguito di ciò, divenne parrocchia l'oratorio intitolato ai santi Gervaso e Protasio, sostituito alla fine del XVIII secolo dalla chiesa attuale. L'interno conserva ancora affreschi risalenti al XVIII secolo. Il comune ha assistito recentemente ad un fenomeno migratorio, ormai arrestatosi.

L'ipotesi dell'origine romana dell'abitato non ha ancora trovato sostegno in testimonianze dirette. L'antica origine è certa invece per il toponimo, derivante dal latino MATURUS 'maturo, precoce', che ha poi dato luogo a Maduro e, per metatesi, alla forma attuale. Notizie certe si hanno a partire dal X secolo, da un documento con il quale il vescovo di Laus Pompeia, Andrea, esime il monastero di San Pietro dal pagamento delle decime sui beni compresi nella diocesi lodigiana, fra i quali Maduro. Un secondo documento, forse risalente alla stessa epoca, la menziona tra i beni appartenenti al monastero di santa Cristina de Ollona, per concessione dell'imperatore Lamberto. Signori del luogo, nel XVIII secolo, sono i marchesi Cusani di Milano, mentre agli inizi del XIX secolo fa parte dei territori del canonicato di San Francesco e del convento di Sant'Antonio abate di Lodi, finché questi non vengono soppressi. Successivamente entra a far parte dei beni della famiglia Archinti. Un'alluvione fu la causa della distruzione della vecchia chiesa parrocchiale; a seguito di ciò, divenne parrocchia l'oratorio intitolato ai santi Gervaso e Protasio, sostituito alla fine del XVIII secolo dalla chiesa attuale. L'interno conserva ancora affreschi risalenti al XVIII secolo. Il comune ha assistito recentemente ad un fenomeno migratorio, ormai arrestatosi.

Economia

Le principali fonti di reddito dell'economia locale sono costituite dall'agricoltura, che garantisce la produzione di cereali, ortaggi e foraggi, dalla zootecnia, che consiste nell'allevamento di suini e bovini, e dall'industria, seppure in misura minore; specializzata nel comparto edile, quest'ultima annovera imprese di piccole dimensioni anche nel comparto metallurgico. Minime risultano le attività del terziario, vista l'esiguità della domanda; esso è costituito da una piccola rete distributiva, adeguata al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Appena sufficienti le altre attività di servizio, che sono affidate quasi esclusivamente alla pubblica amministrazione: mancano, infatti, banche, assicurazioni, aziende di consulenza informatica e scientifica. Ugualmente assenti sono le strutture sociali e ricettive, mentre sono presenti le scuole che, però, si limitano ad impartire la sola istruzione primaria. A disposizione di chi voglia ampliare il proprio patrimonio culturale è il servizio di biblioteca, mentre mancano le strutture sanitarie, che non offrono neppure il servizio farmaceutico.

Le principali fonti di reddito dell'economia locale sono costituite dall'agricoltura, che garantisce la produzione di cereali, ortaggi e foraggi, dalla zootecnia, che consiste nell'allevamento di suini e bovini, e dall'industria, seppure in misura minore; specializzata nel comparto edile, quest'ultima annovera imprese di piccole dimensioni anche nel comparto metallurgico. Minime risultano le attività del terziario, vista l'esiguità della domanda; esso è costituito da una piccola rete distributiva, adeguata al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Appena sufficienti le altre attività di servizio, che sono affidate quasi esclusivamente alla pubblica amministrazione: mancano, infatti, banche, assicurazioni, aziende di consulenza informatica e scientifica. Ugualmente assenti sono le strutture sociali e ricettive, mentre sono presenti le scuole che, però, si limitano ad impartire la sola istruzione primaria. A disposizione di chi voglia ampliare il proprio patrimonio culturale è il servizio di biblioteca, mentre mancano le strutture sanitarie, che non offrono neppure il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non esercita una particolare attrattiva come meta turistica, né offre particolari occasioni di lavoro o altro. Intrattiene rapporti non rilevanti con il circondario, se si eccettuano quelli che vedono la popolazione costretta ad un pendolarismo quotidiano, che coinvolge anche i giovani. Ci si rivolge altrove, infatti, anche per proseguire gli studi almeno fino al conseguimento del titolo di studio obbligatorio. La vicinanza al capoluogo di provincia e la struttura orografica tipica di questa parte della regione consentono, però, di raggiungere facilmente il posto di lavoro e di accedere agevolmente ai servizi ed agli uffici necessari per l'espletamento delle pratiche burocratiche. Avendo notevolmente incrementato la sua capacità residenziale, il comune si offre inoltre come valida alternativa alla caoticità dei poli più industrializzati e intensamente urbanizzati della provincia. Ancora molto si deve fare per ottenere un maggiore afflusso di visitatori: la popolazione non brilla per una particolare propensione all'organizzazione di sagre, mostre ed eventi folcloristici e genericamente culturali. Molto sentita è la festa in onore dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, che si tiene la seconda domenica di ottobre.

Non esercita una particolare attrattiva come meta turistica, né offre particolari occasioni di lavoro o altro. Intrattiene rapporti non rilevanti con il circondario, se si eccettuano quelli che vedono la popolazione costretta ad un pendolarismo quotidiano, che coinvolge anche i giovani. Ci si rivolge altrove, infatti, anche per proseguire gli studi almeno fino al conseguimento del titolo di studio obbligatorio. La vicinanza al capoluogo di provincia e la struttura orografica tipica di questa parte della regione consentono, però, di raggiungere facilmente il posto di lavoro e di accedere agevolmente ai servizi ed agli uffici necessari per l'espletamento delle pratiche burocratiche. Avendo notevolmente incrementato la sua capacità residenziale, il comune si offre inoltre come valida alternativa alla caoticità dei poli più industrializzati e intensamente urbanizzati della provincia. Ancora molto si deve fare per ottenere un maggiore afflusso di visitatori: la popolazione non brilla per una particolare propensione all'organizzazione di sagre, mostre ed eventi folcloristici e genericamente culturali. Molto sentita è la festa in onore dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, che si tiene la seconda domenica di ottobre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Marudo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.