Descrizione

Comune collinare, di origine preistorica, con un’economia di tipo prettamente agricolo. I martesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 70 a un massimo di 381 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, si sviluppa su un tavolato un tempo intensamente coltivato; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di collina.

Comune collinare, di origine preistorica, con un’economia di tipo prettamente agricolo. I martesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 70 a un massimo di 381 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, si sviluppa su un tavolato un tempo intensamente coltivato; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di collina.

Storia

La sua denominazione, attestata dal 1341, è formalmente riconducibile al personale latino MARTIS. Secondo alcuni studiosi, invece, l’appellativo deriva dalla presenza, nella vicina collina, di un tempio dedicato a Marte di cui, tuttora, sono visibili i ruderi. Sorta in periodo nuragico, durante il Medioevo venne inglobata nella curatoria dell’Anglona, sotto il Giudicato di Logudoro. Successivamente appartenne alle signorie dei Malaspina, dei Doria e degli Aragonesi. Il XVIII secolo fu testimone del suo passaggio al principato dell’Anglona, cui seguì la sua cessione, in qualità di feudo, ai Pimentel, prima, e ai Tellez-Giron, dopo. Nel 1839, con l’abolizione del feudalesimo, venne riscattata dal demanio. Tra i monumenti di significativo valore artistico figura la chiesa di San Pantaleo, eretta nel XIV secolo in stile romano-gotico in conci calcarei. Dotata di tre navate suddivise da otto massicci pilastri cruciformi, da un presbiterio rettangolare e una splendida facciata, è stata restaurata, tra il 1988 e il 1989, nella struttura muraria. Degna di nota è anche la parrocchiale dedicata a San Giuseppe, al cui interno è possibile ammirare una pregevole tela di Andrea Lusso del 1595 e un pulpito ligneo.

La sua denominazione, attestata dal 1341, è formalmente riconducibile al personale latino MARTIS. Secondo alcuni studiosi, invece, l’appellativo deriva dalla presenza, nella vicina collina, di un tempio dedicato a Marte di cui, tuttora, sono visibili i ruderi. Sorta in periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICO'>nuragico</a>, durante il Medioevo venne inglobata nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ANGLONA'>Anglona</a>, sotto il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODILOGUDORO'>Giudicato di Logudoro</a>. Successivamente appartenne alle signorie dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MALASPINA'>Malaspina</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Il XVIII secolo fu testimone del suo passaggio al principato dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ANGLONA'>Anglona</a>, cui seguì la sua cessione, in qualità di feudo, ai Pimentel, prima, e ai Tellez-Giron, dopo. Nel 1839, con l’abolizione del feudalesimo, venne riscattata dal demanio. Tra i monumenti di significativo valore artistico figura la chiesa di San Pantaleo, eretta nel XIV secolo in stile romano-gotico in conci calcarei. Dotata di tre navate suddivise da otto massicci pilastri cruciformi, da un presbiterio rettangolare e una splendida facciata, è stata restaurata, tra il 1988 e il 1989, nella struttura muraria. Degna di nota è anche la parrocchiale dedicata a San Giuseppe, al cui interno è possibile ammirare una pregevole tela di Andrea Lusso del 1595 e un pulpito ligneo.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura riveste tuttora un ruolo preminente nell’economia locale: si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è del tutto inesistente. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Si registra la presenza di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura riveste tuttora un ruolo preminente nell’economia locale: si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è del tutto inesistente. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Si registra la presenza di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non sia tra le mete di maggiore afflusso turistico, la vicinanza a centri maggiori, quali il capoluogo, alla zona costiera e a interessanti resti preistorici come il nuraghe Orria, è un motivo sufficiente ad attirare un discreto numero di visitatori. Di notevole interesse naturalistico è la vicina foresta pietrificata di Carrucana, la cui formazione risale a circa quindici milioni di anni fa. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano significative manifestazioni culturali, folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai comuni vicini. La festa del Patrono, San Pantaleo, si celebra il 27 luglio.

Sebbene non sia tra le mete di maggiore afflusso turistico, la vicinanza a centri maggiori, quali il capoluogo, alla zona costiera e a interessanti resti preistorici come il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> Orria, è un motivo sufficiente ad attirare un discreto numero di visitatori. Di notevole interesse naturalistico è la vicina foresta pietrificata di Carrucana, la cui formazione risale a circa quindici milioni di anni fa. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si segnalano significative manifestazioni culturali, folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai comuni vicini. La festa del Patrono, San Pantaleo, si celebra il 27 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Martis in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.