Descrizione

Comune collinare, di probabile origine medievale, probabilmente romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha affiancato modeste iniziative industriali. I martinianesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono per la maggior parte tra il capoluogo comunale e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.419 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, sorge in pianura, allo sbocco del fiume Po; ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a sua volta troncata di rosso e d’argento, spicca la lettera maiuscola M, azzurra; il secondo campo è a scacchi dorati e neri.

Comune collinare, di probabile origine medievale, probabilmente romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha affiancato modeste iniziative industriali. I martinianesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono per la maggior parte tra il capoluogo comunale e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.419 metri di quota. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, sorge in pianura, allo sbocco del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a>; ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, a sua volta troncata di rosso e d’argento, spicca la lettera maiuscola M, azzurra; il secondo campo è a scacchi dorati e neri.

Storia

Il toponimo è una formazione prediale ottenuta mediante il suffisso -ANUS applicato al nome gentilizio romano MARTINIUS. Secondo qualche studioso, la documentazione risalirebbe al 1294, con “Martiniana”. Poche sono le notizie storiche sulle prime vicende del borgo. Si sa solo che fu per secoli feudo dei signori di Revello; in seguito entrò a far parte dei possedimenti del marchesato di Saluzzo fino a quando, nel 1615, si separò definitivamente da Revello e divenne comune autonomo. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è la parrocchiale di Sant’Andrea del 1497, ricostruita nel 1722, all’interno della quale è presente un’interessante fonte battesimale in pietra calcarea. Degna di nota è pure la settecentesca cappella della Madonna del Pilone, già confraternita dei Disciplinati, situata fuori dell’abitato. A pianta circolare, sorge sul luogo di un antico pilone sacro, di cui è rimasto un rustico crocefisso in pietra. A lato del cimitero si trova invece la cappella della Madonna delle Grazie, eretta nel 1632 a seguito della celebre peste come voto della comunità, e dedicata anche ai Santi Rocco e Chiaffredo. Nei dintorni, interessante è il gruppo di cascinali di San Costanzo, che conserva parti di murature antiche. Del castello medioevale, eretto nel XIII secolo da Tommaso I Marchese di Saluzzo, ripetutamente danneggiato e ricostruito, e poi nuovamente distrutto nel 1600, durante la guerra tra i duchi di Savoia e il re di Francia, resta solamente il nome di “Castel Group”, dato a un poggio situato a sud-est dell’abitato.

Il toponimo è una formazione prediale ottenuta mediante il suffisso -ANUS applicato al nome gentilizio romano MARTINIUS. Secondo qualche studioso, la documentazione risalirebbe al 1294, con “Martiniana”. Poche sono le notizie storiche sulle prime vicende del borgo. Si sa solo che fu per secoli feudo dei signori di Revello; in seguito entrò a far parte dei possedimenti del marchesato di Saluzzo fino a quando, nel 1615, si separò definitivamente da Revello e divenne comune autonomo. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è la parrocchiale di Sant’Andrea del 1497, ricostruita nel 1722, all’interno della quale è presente un’interessante fonte battesimale in pietra calcarea. Degna di nota è pure la settecentesca cappella della Madonna del Pilone, già confraternita dei Disciplinati, situata fuori dell’abitato. A pianta circolare, sorge sul luogo di un antico pilone sacro, di cui è rimasto un rustico crocefisso in pietra. A lato del cimitero si trova invece la cappella della Madonna delle Grazie, eretta nel 1632 a seguito della celebre peste come voto della comunità, e dedicata anche ai Santi Rocco e Chiaffredo. Nei dintorni, interessante è il gruppo di cascinali di San Costanzo, che conserva parti di murature antiche. Del castello medioevale, eretto nel XIII secolo da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TOMMASOI'>Tommaso I</a> Marchese di Saluzzo, ripetutamente danneggiato e ricostruito, e poi nuovamente distrutto nel 1600, durante la guerra tra i duchi di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> e il re di Francia, resta solamente il nome di “Castel Group”, dato a un poggio situato a sud-est dell’abitato.

Economia

Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, ortaggi (patate), foraggi, uva, castagne e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare, delle confezioni, del legno, della metallurgia e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Non dispone di strutture sociali degne di nota. Le scuole del posto assicurano solo l’istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’apparato sanitario garantisce il solo servizio farmaceutico.

Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, ortaggi (patate), foraggi, uva, castagne e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare, delle confezioni, del legno, della metallurgia e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Non dispone di strutture sociali degne di nota. Le scuole del posto assicurano solo l’istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’apparato sanitario garantisce il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Circondata da fitti boschi, popolati da una grande varietà di specie faunistiche (marmotta, volpe, cucolo e ghiandaia), esercita un forte richiamo per gli amanti della natura e dell’escursionismo. Offre, infatti, sul versante montuoso esposto a nord, numerosi itinerari che utilizzano viuzze campestri e forestali, che si prestano a fresche passeggiate all’ombra di fitti boschi, nonché all’uso della mountain bike. È poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure la manodopera del posto; tuttavia, il tenace attaccamento alla terra e una certa vivacità imprenditoriale, anche se per lo più circoscritta all’ambito famigliare, hanno contenuto il fenomeno altrove diffuso dell’emigrazione. Non si segnalano manifestazioni di rilievo. La festa patronale, dedicata alla Madonna delle Grazie, si celebra l’ultima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo. Ha dato i natali a numerosi professionisti, tra cui: Giovanni Borgna, pittore assai prolifico di opere sia in Piemonte che in Liguria; Bartolomeo Borgna, teologo e professore, che scrisse nel 1871 il Giornale dell’Accademia di Torino.

Circondata da fitti boschi, popolati da una grande varietà di specie faunistiche (marmotta, volpe, cucolo e ghiandaia), esercita un forte richiamo per gli amanti della natura e dell’escursionismo. Offre, infatti, sul versante montuoso esposto a nord, numerosi itinerari che utilizzano viuzze campestri e forestali, che si prestano a fresche passeggiate all’ombra di fitti boschi, nonché all’uso della mountain bike. È poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure la manodopera del posto; tuttavia, il tenace attaccamento alla terra e una certa vivacità imprenditoriale, anche se per lo più circoscritta all’ambito famigliare, hanno contenuto il fenomeno altrove diffuso dell’emigrazione. Non si segnalano manifestazioni di rilievo. La festa patronale, dedicata alla Madonna delle Grazie, si celebra l’ultima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo. Ha dato i natali a numerosi professionisti, tra cui: Giovanni Borgna, pittore assai prolifico di opere sia in Piemonte che in Liguria; Bartolomeo Borgna, teologo e professore, che scrisse nel 1871 il Giornale dell’Accademia di Torino.

Località

Case Griglio, Vonera

Case Griglio, Vonera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Martiniana Po rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.