Descrizione

Centro di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine altomedioevale, ha un'economia basata su attività agricole e industriali. I martanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, che, col castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, è interessato da una forte espansione edilizia, dovuta anche a un sensibile incremento demografico; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo argenteo, un cavaliere a cavallo, armato di lancia. Il motto che spicca su lista azzurra è: VIRUM IN SILICES VERTIT MARTIUS PEGASEUS AEGIDE.

Centro di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine altomedioevale, ha un'economia basata su attività agricole e industriali. I martanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, che, col castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, è interessato da una forte espansione edilizia, dovuta anche a un sensibile incremento demografico; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo argenteo, un cavaliere a cavallo, armato di lancia. Il motto che spicca su lista azzurra è: VIRUM IN SILICES VERTIT MARTIUS PEGASEUS AEGIDE.

Storia

La sua fondazione risale probabilmente al periodo compreso tra i secoli VIII e X, epoca in cui il Salento era sotto la dominazione greca, di cui si conservano chiare tracce nel dialetto locale. Il toponimo deriva dal nome latino di persona MARTUS, con l'aggiunta del suffisso aggettivale -anus. Conquistata dai normanni, fu assegnata dal re Tancredi al nobile Remanno, cui subentrarono altri signori: feudo dei De Hugot, passò poi ai Bucale, ai De' Monti, ai Trani e ai Brunassi. Ultimi proprietari furono i Gadaleta. La storia successiva all'abolizione del feudalesimo non fa registrare eventi significativi: rimasta sotto il dominio dei Borboni fino all'annessione al regno d'Italia, nel 1861, partecipò alle vicende nazionali e internazionali nel resto dell'Ottocento e nel Novecento. Tra i monumenti figurano: il castello quattrocentesco, più volte rimaneggiato e munito di possenti torri cilindriche; la chiesa parrocchiale, costruita tra il XVII e il XVIII secolo; il convento dei domenicani, sede del municipio, e quello degli alcantarini, risalenti rispettivamente all'inizio e alla fine del Seicento.

La sua fondazione risale probabilmente al periodo compreso tra i secoli VIII e X, epoca in cui il Salento era sotto la dominazione greca, di cui si conservano chiare tracce nel dialetto locale. Il toponimo deriva dal nome latino di persona MARTUS, con l'aggiunta del suffisso aggettivale -anus. Conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNI'>normanni</a>, fu assegnata dal re Tancredi al nobile Remanno, cui subentrarono altri signori: feudo dei De Hugot, passò poi ai Bucale, ai De' Monti, ai Trani e ai Brunassi. Ultimi proprietari furono i Gadaleta. La storia successiva all'abolizione del feudalesimo non fa registrare eventi significativi: rimasta sotto il dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONI'>Borboni</a> fino all'annessione al regno d'Italia, nel 1861, partecipò alle vicende nazionali e internazionali nel resto dell'Ottocento e nel Novecento. Tra i monumenti figurano: il castello quattrocentesco, più volte rimaneggiato e munito di possenti torri cilindriche; la chiesa parrocchiale, costruita tra il XVII e il XVIII secolo; il convento dei domenicani, sede del municipio, e quello degli alcantarini, risalenti rispettivamente all'inizio e alla fine del Seicento.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 40. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del territorio, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, vari tipi di uva, l'olivo, gli agrumi e altra frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, ovini e caprini. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, estrattivo, metalmeccanico, dell'abbigliamento, della pelletteria, della tipografia, del legno, del vetro e dei materiali da costruzione; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili e macchine per l'agricoltura e la silvicoltura, oltre che di strumenti ottici e fotografici. Più modesta è la presenza del terziario. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e un centro per anziani. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo un liceo scientifico, un istituto professionale femminile e un istituto tecnico commerciale; per l'arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale. Alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; c'è la Pro Loco. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede del distretto scolastico n. 40. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del territorio, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, vari tipi di uva, l'olivo, gli agrumi e altra frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, ovini e caprini. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, estrattivo, metalmeccanico, dell'abbigliamento, della pelletteria, della tipografia, del legno, del vetro e dei materiali da costruzione; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili e macchine per l'agricoltura e la silvicoltura, oltre che di strumenti ottici e fotografici. Più modesta è la presenza del terziario. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e un centro per anziani. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo un liceo scientifico, un istituto professionale femminile e un istituto tecnico commerciale; per l'arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca comunale. Alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; c'è la Pro Loco. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare il suo patrimonio storico-architettonico e gustare i semplici ma genuini prodotti locali, quali: i “lampasciuni” sott'olio e le fave fresche, da consumare con formaggio pecorino. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, registra numerosi visitatori in occasione di alcuni eventi ricorrenti. Tra questi meritano di essere citate: la fiera della Candelora, il 2 febbraio; quella della Madonna del Rosario, il 24 maggio; la rassegna “Agorà”, che si svolge dal 3 al 17 agosto, con una fiera e varie manifestazioni e iniziative culturali della Grecia salentina; la sagra della “volia cazzata” (oliva schiacciata), che si tiene dal 24 al 26 ottobre. Il mercato settimanale ha luogo il martedì. La festa del Patrono, San Domenico, viene celebrata l'8 agosto. È gemellata con Leonidio (Grecia) e Paleo Faliro (Grecia).

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare il suo patrimonio storico-architettonico e gustare i semplici ma genuini prodotti locali, quali: i “lampasciuni” sott'olio e le fave fresche, da consumare con formaggio pecorino. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, registra numerosi visitatori in occasione di alcuni eventi ricorrenti. Tra questi meritano di essere citate: la fiera della Candelora, il 2 febbraio; quella della Madonna del Rosario, il 24 maggio; la rassegna “Agorà”, che si svolge dal 3 al 17 agosto, con una fiera e varie manifestazioni e iniziative culturali della Grecia salentina; la sagra della “volia cazzata” (oliva schiacciata), che si tiene dal 24 al 26 ottobre. Il mercato settimanale ha luogo il martedì. La festa del Patrono, San Domenico, viene celebrata l'8 agosto. È gemellata con Leonidio (Grecia) e Paleo Faliro (Grecia).

Località

San Pasquale

San Pasquale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Martano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.