Descrizione

Centro di origine alto-medievale situato sull'Appennino Tosco-Emiliano, in cui le attività economiche di maggior rilievo scorrono sui binari di una tradizione artigiana. La comunità dei marradesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia particolarmente elevato- si distribuisce in un certo numero di aggregati urbani, quali: Abeto, Biforco, Campigno, Crespino del Lamone, Fantino, Lutirano, Popolano, Sant' Adriano. Il capoluogo comunale è sospeso in una sorta di immobilità, che non ha favorito l'espansione edilizia e non impedisce oggi il graduale spopolamento. Il territorio ha un profilo aspro e irregolare ma al tempo stesso di particolare amenità, nella successione di rilievi, su cui prosperano castagni ed abeti, e tratti più pianeggianti. Nello stemma comunale campeggia un'immagine che potrebbe ricordare l'antico castello di Castiglionchio posto a difesa del borgo di Marradi; il leone sembrerebbe invece denotare la dominazione feudale dei conti Guidi di Modigliana o degli Ubaldini di Susinana; il giglio, infine, la sottomissione alla Repubblica fiorentina. Il gonfalone che lo riporta è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Centro di origine alto-medievale situato sull'Appennino Tosco-Emiliano, in cui le attività economiche di maggior rilievo scorrono sui binari di una tradizione artigiana. La comunità dei marradesi -caratterizzata da un indice di vecchiaia particolarmente elevato- si distribuisce in un certo numero di aggregati urbani, quali: Abeto, Biforco, Campigno, Crespino del Lamone, Fantino, Lutirano, Popolano, Sant' Adriano. Il capoluogo comunale è sospeso in una sorta di immobilità, che non ha favorito l'espansione edilizia e non impedisce oggi il graduale spopolamento. Il territorio ha un profilo aspro e irregolare ma al tempo stesso di particolare amenità, nella successione di rilievi, su cui prosperano castagni ed abeti, e tratti più pianeggianti. Nello stemma comunale campeggia un'immagine che potrebbe ricordare l'antico castello di Castiglionchio posto a difesa del borgo di Marradi; il leone sembrerebbe invece denotare la dominazione feudale dei conti Guidi di Modigliana o degli Ubaldini di Susinana; il giglio, infine, la sottomissione alla Repubblica fiorentina. Il gonfalone che lo riporta è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica.  

Storia

La prima menzione ufficiale della località è contenuta in una fonte documentaria del 1025. A quell'altezza cronologica la sua importanza logistica doveva essere grande, per la possibilità che essa offriva di comunicare con il nord della penisola attraverso la valle del Lamone. Nel XII sec. la zona fu inclusa fra i possedimenti dei conti Guidi e solo nel 1358 i fiorentini la ottennero dopo una serie di trattative; successivamente la persero, per riacquistarla soltanto nel 1428 e legarla definitivamente alle proprie sorti. L'abitato conserva fra l'altro l'antico palazzo comunale e la parrocchiale di S. Lorenzo; nelle immediate vicinanze si segnala per il suo interesse storico-architettonico la badia vallombrosana del Borgo con campanile romanico.  

La prima menzione ufficiale della località è contenuta in una fonte documentaria del 1025. A quell'altezza cronologica la sua importanza logistica doveva essere grande, per la possibilità che essa offriva di comunicare con il nord della penisola attraverso la valle del Lamone. Nel XII sec. la zona fu inclusa fra i possedimenti dei conti Guidi e solo nel 1358 i fiorentini la ottennero dopo una serie di trattative; successivamente la persero, per riacquistarla soltanto nel 1428 e legarla definitivamente alle proprie sorti. L'abitato conserva fra l'altro l'antico palazzo comunale e la parrocchiale di S. Lorenzo; nelle immediate vicinanze si segnala per il suo interesse storico-architettonico la badia vallombrosana del Borgo con campanile romanico.  

Economia

Ai nostri giorni le modeste dimensioni di questo centro e la sua posizione decentrata rispetto ai punti più vitali della regione ne fanno un habitat angusto, da cui le nuove generazioni si allontanano alla ricerca di stimoli e chi resta calca le orme dei padri senza prospettive di autentico progresso, ma riuscendo comunque a garantirsi un certo benessere. In effetti tutti i campi in cui la popolazione attiva trova impiego sono permeati dal senso della tradizione: l'allevamento del bestiame, le attività agricole, le aziende artigianali specializzate nei settori delle confezioni, del mobile, del ferro battuto. Il generale ristagno si riscontra anche fra le infrastrutture e i servizi: le strutture scolastiche si limitano a garantire la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle sportive si riducono al Club sportivo marradese. Le segnalazioni di presenze significative si fanno più consistenti quando si passa a considerare le strutture sociali, che annoverano la Cooperativa CO. M. E. S., quelle turistiche, con l'Associazione Turistica Pro Loco, le strutture preposte alla diffusione della cultura, tra cui un centro di studi campaniani "Enrico Consolini" e infine quelle sanitarie, che includono l'Ospedale S. Francesco.  

Ai nostri giorni le modeste dimensioni di questo centro e la sua posizione decentrata rispetto ai punti più vitali della regione ne fanno un habitat angusto, da cui le nuove generazioni si allontanano alla ricerca di stimoli e chi resta calca le orme dei padri senza prospettive di autentico progresso, ma riuscendo comunque a garantirsi un certo benessere. In effetti tutti i campi in cui la popolazione attiva trova impiego sono permeati dal senso della tradizione: l'allevamento del bestiame, le attività agricole, le aziende artigianali specializzate nei settori delle confezioni, del mobile, del ferro battuto. Il generale ristagno si riscontra anche fra le infrastrutture e i servizi: le strutture scolastiche si limitano a garantire la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle sportive si riducono al Club sportivo marradese. Le segnalazioni di presenze significative si fanno più consistenti quando si passa a considerare le strutture sociali, che annoverano la Cooperativa CO. M. E. S., quelle turistiche, con l'Associazione Turistica Pro Loco, le strutture preposte alla diffusione della cultura, tra cui un centro di studi campaniani "Enrico Consolini" e infine quelle sanitarie, che includono l'Ospedale S. Francesco.  

Relazioni

Al di là di ciò che l'uomo è riuscito a cavare da questa natura forse avara dal punto di vista delle potenzialità economiche, c'è comunque l'innegabile patrimonio di bellezze paesaggistiche che essa offre a piene mani: un turismo elitario continua per questo a sceglierla come propria meta privilegiata, visitandola magari in coincidenza della tradizionale sagra delle castagne che ha luogo in ottobre. Il Patrono S. Lorenzo si festeggia il 10 febbraio. Gemellato dal 1990 con Castelnaudary (Francia), il paese ha dato i natali all' intellettuale Angelo Fabbri (1732-1803) e a Dino Campana che, nel corso di un'esistenza marchiata da una presunta "pazzia", trasfuse in versi trasognati e criptici un senso acuto della vita e delle sue contraddizioni. Nell'Ottocento il centro ospitò inoltre il Teatro degli Animosi.

Al di là di ciò che l'uomo è riuscito a cavare da questa natura forse avara dal punto di vista delle potenzialità economiche, c'è comunque l'innegabile patrimonio di bellezze paesaggistiche che essa offre a piene mani: un turismo elitario continua per questo a sceglierla come propria meta privilegiata, visitandola magari in coincidenza della tradizionale sagra delle castagne che ha luogo in ottobre. Il Patrono S. Lorenzo si festeggia il 10 febbraio. Gemellato dal 1990 con Castelnaudary (Francia), il paese ha dato i natali all' intellettuale Angelo Fabbri (1732-1803) e a Dino Campana che, nel corso di un'esistenza marchiata da una presunta "pazzia", trasfuse in versi trasognati e criptici un senso acuto della vita e delle sue contraddizioni. Nell'Ottocento il centro ospitò inoltre il Teatro degli Animosi.

Località

Albero, Badia del Borgo, Biforco, Campigno, Camurano, Casa Carloni, Crespino, Crespino del Lamone, Farfareta, Lutirano, Poggiol di Termine, Ponte di Camurano, Popolano, Sant'Adriano

Albero, Badia del Borgo, Biforco, Campigno, Camurano, Casa Carloni, Crespino, Crespino del Lamone, Farfareta, Lutirano, Poggiol di Termine, Ponte di Camurano, Popolano, Sant'Adriano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Marradi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.