Descrizione

Cittadina collinare di fondazione molto antica; la sua posizione, nel mezzo di una fertile zona agricola, ne fa uno dei maggiori centri di produzione vitivinicola della regione; significativo è anche il ruolo del terziario. I marinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono nel capoluogo comunale e, in misura minore, nel piccolo aggregato urbano di Poggio delle Mole e in un consistente numero di case sparse. L’abitato, disposto su un lungo sperone di roccia, è composto da un nucleo più antico, di aspetto sei-settecentesco, e da una zona moderna. Parte del comprensorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Grottaferrata, è ricoperta da un bosco di olmi, tigli e carpini bianchi misti a querce e lecci –l’antica “selva ferentina”–; notevole è anche il sottobosco, in cui prosperano l’agrifoglio, il maggiociondolo, il corniolo, il lampone, il prugnolo e il biancospino. Una panoramica arteria corre tra l’abitato e il lago di Albano, incidendo un’alta parete di peperino e lava che si specchia nelle acque lacustri scure e profonde, dove albergano cefali, carpe e tinche. Nello stemma comunale è raffigurato un cavaliere posto su un cavallo rampante, che impugna una bandiera svolazzante.

Cittadina collinare di fondazione molto antica; la sua posizione, nel mezzo di una fertile zona agricola, ne fa uno dei maggiori centri di produzione vitivinicola della regione; significativo è anche il ruolo del terziario. I marinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono nel capoluogo comunale e, in misura minore, nel piccolo aggregato urbano di Poggio delle Mole e in un consistente numero di case sparse. L’abitato, disposto su un lungo sperone di roccia, è composto da un nucleo più antico, di aspetto sei-settecentesco, e da una zona moderna. Parte del comprensorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Grottaferrata, è ricoperta da un bosco di olmi, tigli e carpini bianchi misti a querce e lecci –l’antica “selva ferentina”–; notevole è anche il sottobosco, in cui prosperano l’agrifoglio, il maggiociondolo, il corniolo, il lampone, il prugnolo e il biancospino. Una panoramica arteria corre tra l’abitato e il lago di Albano, incidendo un’alta parete di peperino e lava che si specchia nelle acque lacustri scure e profonde, dove albergano cefali, carpe e tinche. Nello stemma comunale è raffigurato un cavaliere posto su un cavallo rampante, che impugna una bandiera svolazzante.

Storia

Fu occupata stabilmente dal X secolo a.C.: ospitò, infatti, un piccolo villaggio latino soggetto ad Alba Longa, che godette tuttavia di un certo prestigio per la sua vicinanza alla sacra “selva ferentina” e che in età romana, con il nome di CASTRIMOENIUM, divenne luogo di villeggiatura di famiglie patrizie. Citata dal 1114 d.C. come CASTRUM MARINI, fu possedimento dei Frangipane, degli Orsini, dei Caetani e, dal 1419, dei Colonna, ultimi feudatari. Nel 1571 una truppa di 260 marinesi partecipò alla battaglia di Lepanto. Il toponimo deriva con tutta probabilità da un omonimo nome di persona. L’imponente basilica barocca di San Barnaba conserva dipinti della scuola del Guercino e un pregevole crocifisso ligneo; la seicentesca fontana dei Mori è invece opera di Sergio Venturi. Interessanti per i loro arredi rococò sono il convento delle suore domenicane, la chiesa di Santa Maria delle Grazie e quella della Madonna del Rosario mentre tra i monumenti più antichi spicca un mitreo del II secolo d.C., scavato in discesa nella roccia e ornato da un grande affresco che raffigura il dio Mitra mentre uccide il toro sacro.

Fu occupata stabilmente dal X secolo a.C.: ospitò, infatti, un piccolo villaggio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LATINO'>latino</a> soggetto ad Alba Longa, che godette tuttavia di un certo prestigio per la sua vicinanza alla sacra “selva ferentina” e che in età romana, con il nome di CASTRIMOENIUM, divenne luogo di villeggiatura di famiglie patrizie. Citata dal 1114 d.C. come CASTRUM MARINI, fu possedimento dei Frangipane, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a> e, dal 1419, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>, ultimi feudatari. Nel 1571 una truppa di 260 marinesi partecipò alla battaglia di Lepanto. Il toponimo deriva con tutta probabilità da un omonimo nome di persona. L’imponente basilica barocca di San Barnaba conserva dipinti della scuola del Guercino e un pregevole crocifisso ligneo; la seicentesca fontana dei Mori è invece opera di Sergio Venturi. Interessanti per i loro arredi rococò sono il convento delle suore domenicane, la chiesa di Santa Maria delle Grazie e quella della Madonna del Rosario mentre tra i monumenti più antichi spicca un mitreo del II secolo d.C., scavato in discesa nella roccia e ornato da un grande affresco che raffigura il dio Mitra mentre uccide il toro sacro.

Economia

Nell’ambito dell’economia marinese riveste ancora grande importanza la tradizionale produzione vitivinicola, che si giova di tecniche e mezzi all’avanguardia; anche l’industria, legata principalmente ai comparti alimentare, metallurgico, dell’abbigliamento e del legno, assolve un ruolo fondamentale fra le fonti di reddito e di occupazione; in crescita sono il commercio, i servizi e il terziario turistico, che può contare su un solido apparato ricettivo. Il comune offre servizi di assistenza ad anziani, indigenti ed extracomunitari; possiede inoltre case di riposo, orfanotrofi, le scuole dell’obbligo, un istituto d’arte, una scuola magistrale e una scuola per infermieri; una biblioteca comunale e un antiquarium soddisfano le esigenze culturali dei marinesi mentre un ospedale, una casa di cura accreditata, poliambulatori, un consultorio, un centro di riabilitazione e una comunità terapeutica per tossicodipendenti offrono un’adeguata assistenza socio-sanitaria.

Nell’ambito dell’economia marinese riveste ancora grande importanza la tradizionale produzione vitivinicola, che si giova di tecniche e mezzi all’avanguardia; anche l’industria, legata principalmente ai comparti alimentare, metallurgico, dell’abbigliamento e del legno, assolve un ruolo fondamentale fra le fonti di reddito e di occupazione; in crescita sono il commercio, i servizi e il terziario turistico, che può contare su un solido apparato ricettivo. Il comune offre servizi di assistenza ad anziani, indigenti ed extracomunitari; possiede inoltre case di riposo, orfanotrofi, le scuole dell’obbligo, un istituto d’arte, una scuola magistrale e una scuola per infermieri; una biblioteca comunale e un antiquarium soddisfano le esigenze culturali dei marinesi mentre un ospedale, una casa di cura accreditata, poliambulatori, un consultorio, un centro di riabilitazione e una comunità terapeutica per tossicodipendenti offrono un’adeguata assistenza socio-sanitaria.

Relazioni

Come tutta la zona dei Castelli Romani, è interessata da consistenti flussi turistici provenienti dalla capitale: alla bellezza del paesaggio, alla preziosità del patrimonio architettonico, di chiara impronta barocca, e alla cordialità dei suoi abitanti si somma, infatti, la possibilità di praticare numerosi sport (dalla canoa alla vela, dal jogging al pattinaggio sul ghiaccio) e di gustare l’eccellente gastronomia locale insieme agli ottimi vini prodotti sul posto. Il 24 giugno, per la festa di San Giovanni, ha luogo un’allegra sagra delle lumache, al suono di musiche e canti popolari; la prima domenica di ottobre si tiene, invece, il palio dei rioni, un corteo storico e la sagra dell’uva, con una sfilata di carri addobbati da enormi grappoli, seguita da una processione dedicata alla Madonna del Rosario e da spettacolari fuochi d’artificio. È inoltre di lunga tradizione il Natale marinese, che si protrae dal 20 al 31 dicembre con spettacoli di vario genere. Il Patrono San Barnaba si festeggia l’11 giugno. È gemellata con Berlin Neukölln (Germania), Boulogne-Billancourt (Francia), Paterna (Spagna), Zaanstad (Olanda), Anderlecht (Belgio) e Hammersmith and Fulham (Inghilterra).

Come tutta la zona dei Castelli Romani, è interessata da consistenti flussi turistici provenienti dalla capitale: alla bellezza del paesaggio, alla preziosità del patrimonio architettonico, di chiara impronta barocca, e alla cordialità dei suoi abitanti si somma, infatti, la possibilità di praticare numerosi sport (dalla canoa alla vela, dal jogging al pattinaggio sul ghiaccio) e di gustare l’eccellente gastronomia locale insieme agli ottimi vini prodotti sul posto. Il 24 giugno, per la festa di San Giovanni, ha luogo un’allegra sagra delle lumache, al suono di musiche e canti popolari; la prima domenica di ottobre si tiene, invece, il palio dei rioni, un corteo storico e la sagra dell’uva, con una sfilata di carri addobbati da enormi grappoli, seguita da una processione dedicata alla Madonna del Rosario e da spettacolari fuochi d’artificio. È inoltre di lunga tradizione il Natale marinese, che si protrae dal 20 al 31 dicembre con spettacoli di vario genere. Il Patrono San Barnaba si festeggia l’11 giugno. È gemellata con Berlin Neukölln (Germania), Boulogne-Billancourt (Francia), Paterna (Spagna), Zaanstad (Olanda), Anderlecht (Belgio) e Hammersmith and Fulham (Inghilterra).

Località

Boville, Poggio delle Mole

Boville, Poggio delle Mole

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Marino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.