Descrizione

Cittadina di pianura, cui è stato consesso il titolo di città con Regio Decreto. Di origine probabilmente medievale, presenta un'economia sostenuta dalle attività industriali e dal terziario. La comunità dei marcianisani risiede esclusivamente nel capoluogo comunale, divenuto ormai contiguo al limitrofo comune di Capodrise. Il territorio è stato plasmato dall'uomo in base alle proprie necessità: ne è derivata una fitta trama di coltivi, irrigui e asciutti, soffocati dalla massiccia presenza di insediamenti residenziali e produttivi. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un castello rosso, merlato e munito di tre torricelle –la costruzione, posta su una verde pianura, è fiancheggiata da due rupi–; nel “capo” dello scudo sono raffigurati tre covoni d'oro, tenuti insieme da un nastro rosso, mentre al di fuori, su nastro bianco svolazzante, compare il motto PROGREDITUR.

Cittadina di pianura, cui è stato consesso il titolo di città con Regio Decreto. Di origine probabilmente medievale, presenta un'economia sostenuta dalle attività industriali e dal terziario. La comunità dei marcianisani risiede esclusivamente nel capoluogo comunale, divenuto ormai contiguo al limitrofo comune di Capodrise. Il territorio è stato plasmato dall'uomo in base alle proprie necessità: ne è derivata una fitta trama di coltivi, irrigui e asciutti, soffocati dalla massiccia presenza di insediamenti residenziali e produttivi. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, campeggia un castello rosso, merlato e munito di tre torricelle –la costruzione, posta su una verde pianura, è fiancheggiata da due rupi–; nel “capo” dello scudo sono raffigurati tre covoni d'oro, tenuti insieme da un nastro rosso, mentre al di fuori, su nastro bianco svolazzante, compare il motto PROGREDITUR.

Storia

Sorta con molta probabilità in epoca longobarda, appare menzionata per la prima volta in un documento del XII secolo, con il quale veniva ceduta da alcuni membri della famiglia longobarda Marzano al monastero di San Benedetto; non mancano comunque ipotesi che fanno risalire la sua origine al periodo immediatamente successivo alla centuriazione dell'AGER CAMPANUS da parte dei romani. Durante il Medioevo seguì le sorti della vicina Capua, di cui era casale; in seguito, durante la lotta tra Alfonso d'Aragona e Renato d'Angiò per il regno di Napoli, si schierò con il sovrano francese contro Capua; per questo motivo subì l'assedio e la conquista da parte di Alfonso d'Aragona, che, una volta salito sul trono, la riconsegnò alla potente città. Dopo la conquista del regno di Napoli da parte degli spagnoli venne assegnata dal viceré Consalvo de Cordova al duca di Termoli ma nel 1506, in seguito alle proteste di Capua, presentate al re di Spagna da Ettore Fieramosca e dal giurista Tommaso Siniscalco, tornò sotto la giurisdizione della città campana; comunque, i contrasti tra questa, Napoli e i duchi di Termoli per il suo possesso durarono ancora a lungo. Dal Seicento in poi, grazie all'imponente opera di bonifica della pianura campana e alla maggiore autonomia amministrativa di cui poté godere dopo l'avvento dei Borbone, conobbe un notevole sviluppo economico, divenendo uno dei più ricchi tra i casali di Capua. Il toponimo è un composto di “Marciano” e del suffisso -ENSIS, che esprime un rapporto di pertinenza; “Marciano” a sua volta è formazione aggettivale dal personale latino MARCIUS, con l'aggiunta del suffisso -ANUS. Oltre a belle fontane e a palazzi del Seicento e del Settecento, il ricco patrimonio storico-architettonico locale annovera diversi edifici sacri impreziositi da pregevoli e innumerevoli opere pittoriche: il duomo intitolato a San Michele Arcangelo, già esistente nel XII secolo e trasformato nel XV e XVI secolo, la chiesa dell'Annunziata, eretta tra il Cinquecento e il Settecento, la seicentesca chiesa di San Francesco, la chiesa di San Carlo e l'antica chiesa di San Simeone.

Sorta con molta probabilità in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>, appare menzionata per la prima volta in un documento del XII secolo, con il quale veniva ceduta da alcuni membri della famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LONGOBARDAMARZANO'>longobarda Marzano</a> al monastero di San Benedetto; non mancano comunque ipotesi che fanno risalire la sua origine al periodo immediatamente successivo alla centuriazione dell'AGER CAMPANUS da parte dei romani. Durante il Medioevo seguì le sorti della vicina Capua, di cui era casale; in seguito, durante la lotta tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ALFONSODARAGONA'>Alfonso d'Aragona</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=RENATODANGIO'>Renato d'Angiò</a> per il regno di Napoli, si schierò con il sovrano francese contro Capua; per questo motivo subì l'assedio e la conquista da parte di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ALFONSODARAGONA'>Alfonso d'Aragona</a>, che, una volta salito sul trono, la riconsegnò alla potente città. Dopo la conquista del regno di Napoli da parte degli spagnoli venne assegnata dal viceré Consalvo de Cordova al duca di Termoli ma nel 1506, in seguito alle proteste di Capua, presentate al re di Spagna da Ettore Fieramosca e dal giurista Tommaso Siniscalco, tornò sotto la giurisdizione della città campana; comunque, i contrasti tra questa, Napoli e i duchi di Termoli per il suo possesso durarono ancora a lungo. Dal Seicento in poi, grazie all'imponente opera di bonifica della pianura campana e alla maggiore autonomia amministrativa di cui poté godere dopo l'avvento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BORBONE'>Borbone</a>, conobbe un notevole sviluppo economico, divenendo uno dei più ricchi tra i casali di Capua. Il toponimo è un composto di “Marciano” e del suffisso -ENSIS, che esprime un rapporto di pertinenza; “Marciano” a sua volta è formazione aggettivale dal personale latino MARCIUS, con l'aggiunta del suffisso -ANUS. Oltre a belle fontane e a palazzi del Seicento e del Settecento, il ricco patrimonio storico-architettonico locale annovera diversi edifici sacri impreziositi da pregevoli e innumerevoli opere pittoriche: il duomo intitolato a San Michele Arcangelo, già esistente nel XII secolo e trasformato nel XV e XVI secolo, la chiesa dell'Annunziata, eretta tra il Cinquecento e il Settecento, la seicentesca chiesa di San Francesco, la chiesa di San Carlo e l'antica chiesa di San Simeone.

Economia

L'agricoltura (grano, fagioli, frutta, ortaggi, barbabietole, canapa e tabacco) conserva ancora una certa importanza ma appare in forte contrazione rispetto agli altri settori produttivi: l'industria è monopolizzata dal comparto elettronico ma comprende anche aziende alimentari, chimiche, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione, meccaniche e metallurgiche; il terziario annovera un'articolata rete distributiva e una vasta gamma di servizi privati qualificati. È dotata di istituti d'istruzione secondaria di secondo grado (liceo scientifico, istituto tecnico industriale, tecnico commerciale e tecnico per geometri, scuola magistrale) e di una biblioteca comunale; vanta, inoltre, un apparato ricettivo abbastanza sviluppato, soprattutto per quanto riguarda il servizio di ristorazione. Qualificate strutture (tra le altre, un ospedale, la sede del distretto, un presidio di guardia medica, un centro di salute mentale e un consultorio) assicurano un'adeguata assistenza sanitaria.

L'agricoltura (grano, fagioli, frutta, ortaggi, barbabietole, canapa e tabacco) conserva ancora una certa importanza ma appare in forte contrazione rispetto agli altri settori produttivi: l'industria è monopolizzata dal comparto elettronico ma comprende anche aziende alimentari, chimiche, della gomma e della plastica, dei materiali da costruzione, meccaniche e metallurgiche; il terziario annovera un'articolata rete distributiva e una vasta gamma di servizi privati qualificati. È dotata di istituti d'istruzione secondaria di secondo grado (liceo scientifico, istituto tecnico industriale, tecnico commerciale e tecnico per geometri, scuola magistrale) e di una biblioteca comunale; vanta, inoltre, un apparato ricettivo abbastanza sviluppato, soprattutto per quanto riguarda il servizio di ristorazione. Qualificate strutture (tra le altre, un ospedale, la sede del distretto, un presidio di guardia medica, un centro di salute mentale e un consultorio) assicurano un'adeguata assistenza sanitaria.

Relazioni

Dotata di un interessante patrimonio artistico, vanta manifestazioni di notevole richiamo, come la grande fiera dell'Immacolata Concezione (8 dicembre); ancora oggi, inoltre, i contadini del circondario sono soliti recarsi in pellegrinaggio al duomo, per venerare il crocifisso ivi conservato. Il Patrono, San Michele, si festeggia l'8 maggio. Ha dato i natali al pittore Paolo De Maio (inizio secolo XVIII-1784).

Dotata di un interessante patrimonio artistico, vanta manifestazioni di notevole richiamo, come la grande fiera dell'Immacolata Concezione (8 dicembre); ancora oggi, inoltre, i contadini del circondario sono soliti recarsi in pellegrinaggio al duomo, per venerare il crocifisso ivi conservato. Il Patrono, San Michele, si festeggia l'8 maggio. Ha dato i natali al pittore Paolo De Maio (inizio secolo XVIII-1784).

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Marcianise rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.