Descrizione

Cittadina di pianura le cui origini risalgono al Medioevo; l'economia poggia soprattutto sul settore primario, benché l'industria vada acquistando importanza in modo sempre più netto; a completamento del quadro economico occorre tenere conto anche della rilevante incidenza del terziario. La comunità dei maranesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede per lo più nel capoluogo comunale, dalla pianta compatta e regolare e ormai tutt'uno con i comuni di Calvizzano, Quarto e Napoli; tuttavia nel territorio comunale, che confina con un'isola amministrativa del comune di Villaricca, sono presenti anche alcune piccole località (Castello Monteleone, San Marco e San Rocco), vari aggregati urbani minori (Cupa dei Cani, Galeotta, Masseria Arecca, Masseria Foragnano e Masseria Romano) e un buon numero di case sparse. Il comprensorio comunale, dal profilo geometrico dolce, abbraccia uno spicchio della pianura campana a nord-est di Napoli e le estreme propaggini collinari dei Campi Flegrei, fra il canale di Quarto e l'alveo dei Camaldoli; elemento caratteristico del paesaggio è costituito dalla presenza, ormai in regresso, di viti a festoni.  

Cittadina di pianura le cui origini risalgono al Medioevo; l'economia poggia soprattutto sul settore primario, benché l'industria vada acquistando importanza in modo sempre più netto; a completamento del quadro economico occorre tenere conto anche della rilevante incidenza del terziario. La comunità dei maranesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede per lo più nel capoluogo comunale, dalla pianta compatta e regolare e ormai tutt'uno con i comuni di Calvizzano, Quarto e Napoli; tuttavia nel territorio comunale, che confina con un'isola amministrativa del comune di Villaricca, sono presenti anche alcune piccole località (Castello Monteleone, San Marco e San Rocco), vari aggregati urbani minori (Cupa dei Cani, Galeotta, Masseria Arecca, Masseria Foragnano e Masseria Romano) e un buon numero di case sparse. Il comprensorio comunale, dal profilo geometrico dolce, abbraccia uno spicchio della pianura campana a nord-est di Napoli e le estreme propaggini collinari dei Campi Flegrei, fra il canale di Quarto e l'alveo dei Camaldoli; elemento caratteristico del paesaggio è costituito dalla presenza, ormai in regresso, di viti a festoni.  

Storia

Il toponimo, cui è stata aggiunta la specificazione di Napoli nel 1863, è uno dei numerosi riflessi del personale latino MARLUS, con l'aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS, che indica l'originaria proprietà fondiaria. Il borgo è citato nelle fonti documentarie già dal Mille; successivamente divenne un casale di Napoli e nel 1629 passò a titolo di feudo al marchese di Carella; fu poi possedimento di Caterina Manriquez e quindi venne ceduto alla famiglia Caracciolo, che ne mantenne il dominio per più di un secolo. Nell'ambito del patrimonio architettonico sono da segnalare la torre Caracciolo, appartenuta in passato anche ai Piscicelli, il mausoleo romano, risalente con tutta probabilità al II secolo d.C., costruito in OPUS RETICOLATUM con elementi in cotto, e la chiesa parrocchiale dello Spirito Santo, di antica costruzione ma più volte rimaneggiata. A partire dal secondo dopoguerra si è registrata una dinamica demografica costantemente positiva.  

Il toponimo, cui è stata aggiunta la specificazione di Napoli nel 1863, è uno dei numerosi riflessi del personale latino MARLUS, con l'aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS, che indica l'originaria proprietà fondiaria. Il borgo è citato nelle fonti documentarie già dal Mille; successivamente divenne un casale di Napoli e nel 1629 passò a titolo di feudo al marchese di Carella; fu poi possedimento di Caterina Manriquez e quindi venne ceduto alla famiglia Caracciolo, che ne mantenne il dominio per più di un secolo. Nell'ambito del patrimonio architettonico sono da segnalare la torre Caracciolo, appartenuta in passato anche ai Piscicelli, il mausoleo romano, risalente con tutta probabilità al II secolo d.C., costruito in OPUS RETICOLATUM con elementi in cotto, e la chiesa parrocchiale dello Spirito Santo, di antica costruzione ma più volte rimaneggiata. A partire dal secondo dopoguerra si è registrata una dinamica demografica costantemente positiva.  

Economia

L'agricoltura continua a essere l'autentico pilastro dell'economia, malgrado la scarsa adesione dei giovani, che non la considerano un'allettante prospettiva di lavoro; tra le coltivazioni c'è la netta prevalenza della vite, dell'olivo e dei prodotti ortofrutticoli, come in tutta la pianura campana a nord di Napoli. Per parte sua l'industria ha ancora una dimensione artigianale ma si occupa di una vasta gamma di attività (prodotti alimentari, confezioni, legno, metallurgia ed edilizia). Il comune è sede, oltre che degli ordinari uffici municipali e postali, di una sezione di pretura, di alcuni istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado (istituto magistrale e tecnico commerciale); dispone di una biblioteca comunale e di un circolo sociale; fra le strutture sanitarie annovera, oltre alla sede del distretto sanitario, un poliambulatorio, un presidio di guardia medica, un'unità operativa di prevenzione collettiva e un consultorio materno-infantile; tra le strutture ricettive è presente anche un albergo.  

L'agricoltura continua a essere l'autentico pilastro dell'economia, malgrado la scarsa adesione dei giovani, che non la considerano un'allettante prospettiva di lavoro; tra le coltivazioni c'è la netta prevalenza della vite, dell'olivo e dei prodotti ortofrutticoli, come in tutta la pianura campana a nord di Napoli. Per parte sua l'industria ha ancora una dimensione artigianale ma si occupa di una vasta gamma di attività (prodotti alimentari, confezioni, legno, metallurgia ed edilizia). Il comune è sede, oltre che degli ordinari uffici municipali e postali, di una sezione di pretura, di alcuni istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado (istituto magistrale e tecnico commerciale); dispone di una biblioteca comunale e di un circolo sociale; fra le strutture sanitarie annovera, oltre alla sede del distretto sanitario, un poliambulatorio, un presidio di guardia medica, un'unità operativa di prevenzione collettiva e un consultorio materno-infantile; tra le strutture ricettive è presente anche un albergo.  

Relazioni

L'evoluzione socio-urbanistica e le dinamiche di sviluppo l'hanno portata, in particolare negli ultimi decenni, a stabilire scambi proficui con i comuni più rappresentativi della regione, in particolare quelli della conurbazione napoletana. Il capoluogo regionale, tuttavia, a partire dagli anni Cinquanta ha sbilanciato in suo favore le funzioni politiche, sociali ed economiche contribuendo alla formazione di profondi vincoli di sudditanza psicologica da parte del suo hinterland, di cui il comune fa parte. Da poco più di un decennio la comunità reagisce a questo fenomeno portando avanti una serie di progetti tesi a favorire il decentramento, nel faticoso tentativo di affrancarsi da quei vincoli. La festa del Patrono San Castrese si celebra l'11 febbraio.

L'evoluzione socio-urbanistica e le dinamiche di sviluppo l'hanno portata, in particolare negli ultimi decenni, a stabilire scambi proficui con i comuni più rappresentativi della regione, in particolare quelli della conurbazione napoletana. Il capoluogo regionale, tuttavia, a partire dagli anni Cinquanta ha sbilanciato in suo favore le funzioni politiche, sociali ed economiche contribuendo alla formazione di profondi vincoli di sudditanza psicologica da parte del suo hinterland, di cui il comune fa parte. Da poco più di un decennio la comunità reagisce a questo fenomeno portando avanti una serie di progetti tesi a favorire il decentramento, nel faticoso tentativo di affrancarsi da quei vincoli. La festa del Patrono San Castrese si celebra l'11 febbraio.

Località

Castello Monteleone, Masseria Arecca, Masseria Romano, San Marco, San Rocco, Torre Dentice

Castello Monteleone, Masseria Arecca, Masseria Romano, San Marco, San Rocco, Torre Dentice

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Marano di Napoli rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.