Descrizione

Comune collinare, abitato sin dall'età preistorica, formatosi in epoca medievale, basa la sua economia sull'attività agricola e sull'allevamento. La maggior parte dei maresi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, vive nel capoluogo comunale; solo pochissimi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, ricco di corsi d'acqua e sorgenti, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 162 a un massimo di 600 metri sul livello del mare. L'abitato, circondato da collinette una volta coltivate a grano, presenta quattro nuclei distinti oggi unificati quasi totalmente dalle nuove costruzioni; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di collina.

Comune collinare, abitato sin dall'età preistorica, formatosi in epoca medievale, basa la sua economia sull'attività agricola e sull'allevamento. La maggior parte dei maresi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, vive nel capoluogo comunale; solo pochissimi si distribuiscono in case sparse. Il territorio, ricco di corsi d'acqua e sorgenti, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 162 a un massimo di 600 metri sul livello del mare. L'abitato, circondato da collinette una volta coltivate a grano, presenta quattro nuclei distinti oggi unificati quasi totalmente dalle nuove costruzioni; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di collina.

Storia

Il toponimo, attestato dal 1346, riflette l'appellativo sardo “Mara”, che indica ‘palude, acquitrino', di origine preromana. Le sue origini risalgono all'età preistorica, sebbene il nucleo vero e proprio si formò intorno al XIV secolo in prossimità del castello di Bonu Ighinu, fatto costruire dalla famiglia dei Doria e, in seguito, venduto al giudice Mariano d'Arborea. Dopo essere stata governata dalla signoria di quest'ultimo, passò, su decisione di Eleonora, agli Aragonesi. Presto, però, ritornò agli Arborea. Nei secoli successivi il feudo venne ceduto a Pietro Fenz, che lo governò a titolo baronale. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse figurano: la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dall'originale campanile poligonale in perfetto stile sardo e dal barocco altare maggiore; le suggestive grotte di Sa Ucca de Filiestru e di Sa Ucca ‘e Su Tintirriocu (quest'ultima conservava interessanti resti umani e animali che hanno portato alla connotazione della cosiddetta “Cultura di Bonuighinu”, sviluppatasi nell'età neolitica media); il santuario di Nostra Signora Bonuighinu, raro esempio di architettura rococò in Sardegna, eretto alla fine del Settecento.

Il toponimo, attestato dal 1346, riflette l'appellativo sardo “Mara”, che indica ‘palude, acquitrino', di origine preromana. Le sue origini risalgono all'età preistorica, sebbene il nucleo vero e proprio si formò intorno al XIV secolo in prossimità del castello di Bonu Ighinu, fatto costruire dalla famiglia dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e, in seguito, venduto al giudice <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARIANODARBOREA'>Mariano d'Arborea</a>. Dopo essere stata governata dalla signoria di quest'ultimo, passò, su decisione di Eleonora, agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Presto, però, ritornò agli Arborea. Nei secoli successivi il feudo venne ceduto a Pietro Fenz, che lo governò a titolo baronale. Tra le vestigia del passato di maggiore interesse figurano: la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dall'originale campanile poligonale in perfetto stile sardo e dal barocco altare maggiore; le suggestive grotte di Sa Ucca de Filiestru e di Sa Ucca ‘e Su Tintirriocu (quest'ultima conservava interessanti resti umani e animali che hanno portato alla connotazione della cosiddetta “Cultura di Bonuighinu”, sviluppatasi nell'età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICA'>neolitica</a> media); il santuario di Nostra Signora Bonuighinu, raro esempio di architettura rococò in Sardegna, eretto alla fine del Settecento.

Economia

A parte gli ordinari uffici municipali e postali, non sono presenti altre strutture burocratiche e amministrative. Il settore agricolo è tradizionalmente specializzato nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e frutteti. Si pratica, inoltre, l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da un piccolo numero di aziende che operano nei comparti: estrattivo, dei laterizi ed edile. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale, che riesce a soddisfare in modo sufficiente le esigenze primarie della popolazione, ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è presente la farmacia.

A parte gli ordinari uffici municipali e postali, non sono presenti altre strutture burocratiche e amministrative. Il settore agricolo è tradizionalmente specializzato nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e frutteti. Si pratica, inoltre, l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da un piccolo numero di aziende che operano nei comparti: estrattivo, dei laterizi ed edile. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale, che riesce a soddisfare in modo sufficiente le esigenze primarie della popolazione, ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è presente la farmacia.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, quali i vicini rio Mulini, l'altopiano Meilogu e la valle del rio Sos Istrampos, ricca di lecci secolari e di rocce calcaree, presso cui è possibile effettuare delle piacevoli escursioni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della tradizionale celebrazione religiosa in onore di Nostra Signora di Bonuighinu, la terza domenica di settembre. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, quali i vicini rio Mulini, l'altopiano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MEILOGU'>Meilogu</a> e la valle del rio Sos Istrampos, ricca di lecci secolari e di rocce calcaree, presso cui è possibile effettuare delle piacevoli escursioni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della tradizionale celebrazione religiosa in onore di Nostra Signora di Bonuighinu, la terza domenica di settembre. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Mara in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.