Descrizione

Cittadina di pianura, dalle antiche origini che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha incrementato le attività commerciali e soprattutto ha sviluppato il tessuto industriale, basato sulla forte presenza dell'industria tessile. I manerbiesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, oltre che in numerose Cascine, una delle quali (Cascina Selva) contigua alla località Offlaga del comune omonimo. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Nello stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si raffigura un braccio vestito di azzurro che impugna un manipolo di erbe, in evidente assonanza con il toponimo.

Cittadina di pianura, dalle antiche origini che, accanto alle tradizionali attività agricole, ha incrementato le attività commerciali e soprattutto ha sviluppato il tessuto industriale, basato sulla forte presenza dell'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>. I manerbiesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, oltre che in numerose Cascine, una delle quali (Cascina Selva) contigua alla località Offlaga del comune omonimo. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Nello stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si raffigura un braccio vestito di azzurro che impugna un manipolo di erbe, in evidente assonanza con il toponimo.

Storia

Deve l'origine del toponimo al teonimo "Minerva", da cui si è originato l'aggettivo MINERVIUS. Le sue origini sono antichissime, precedenti all'occupazione romana: ne sono testimonianza numerose monete d'argento rinvenute nella zona, che si sono conservate in buono stato e sono custodite nel Museo archeologico di Brescia. Epigrafi e tracce della centuriazione (sulla via Praetoria, di collegamento fra Brescia e Manerbio, era la LIMITATIO) costituiscono, invece, le attestazioni della presenza romana sul posto. L'urbanizzazione del periodo medievale segue la necessità di fronteggiare le continue invasioni barbariche: il nucleo abitato si forma intorno al castello (distrutto dalle truppe imperiali di Enrico IV nell'undicesimo secolo), che costituiva una delle fortificazioni erette a scopo difensivo. Sede di una pieve, dal punto di vista civile fu governata da Brescia, che esercitò il suo potere tramite un vicario. Era manerbiese il vescovo Manfredo (fra gli accusatori di Arnaldo da Brescia), che fondò una comunità cistercense femminile. Numerose furono le occupazioni che subì dal '200 in poi: nella prima metà del XIII secolo fu la volta delle truppe di Federico II; all'inizio del '400 fu invasa da quelle dei Malatesta, seguite da quelle dei Visconti. Agli inizi del XVI secolo (durante l'occupazione francese del bresciano) Brescia e il re di Francia Luigi XII osteggiarono il tentativo dei Gambara di unirla al proprio feudo. Gli anni che seguirono ne videro l'attiva partecipazione ai moti risorgimentali e il grande sviluppo dell'industria tessile. Il patrimonio storico-architettonico comprende: la settecentesca parrocchiale di San Lorenzo, la chiesa della Disciplina e l'antichissimo oratorio di San Faustino ma anche palazzo Luzzago (del '600, sede del municipio e del museo archeologico) e le ville Ghirardi e Cantoni.

Deve l'origine del toponimo al teonimo "Minerva", da cui si è originato l'aggettivo MINERVIUS. Le sue origini sono antichissime, precedenti all'occupazione romana: ne sono testimonianza numerose monete d'argento rinvenute nella zona, che si sono conservate in buono stato e sono custodite nel Museo archeologico di Brescia. Epigrafi e tracce della centuriazione (sulla via Praetoria, di collegamento fra Brescia e Manerbio, era la LIMITATIO) costituiscono, invece, le attestazioni della presenza romana sul posto. L'urbanizzazione del periodo medievale segue la necessità di fronteggiare le continue invasioni barbariche: il nucleo abitato si forma intorno al castello (distrutto dalle truppe imperiali di Enrico IV nell'undicesimo secolo), che costituiva una delle fortificazioni erette a scopo difensivo. Sede di una pieve, dal punto di vista civile fu governata da Brescia, che esercitò il suo potere tramite un vicario. Era manerbiese il vescovo Manfredo (fra gli accusatori di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ARNALDODABRESCIA'>Arnaldo da Brescia</a>), che fondò una comunità <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CISTERCENSE'>cistercense</a> femminile. Numerose furono le occupazioni che subì dal '200 in poi: nella prima metà del XIII secolo fu la volta delle truppe di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>; all'inizio del '400 fu invasa da quelle dei Malatesta, seguite da quelle dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Agli inizi del XVI secolo (durante l'occupazione francese del bresciano) Brescia e il re di Francia Luigi XII osteggiarono il tentativo dei Gambara di unirla al proprio feudo. Gli anni che seguirono ne videro l'attiva partecipazione ai moti risorgimentali e il grande sviluppo dell'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>. Il patrimonio storico-architettonico comprende: la settecentesca parrocchiale di San Lorenzo, la chiesa della Disciplina e l'antichissimo oratorio di San Faustino ma anche palazzo Luzzago (del '600, sede del municipio e del museo archeologico) e le ville Ghirardi e Cantoni.

Economia

Nella cittadina l'agricoltura, pur avendo perso terreno rispetto all'industria e al terziario, può contare su coltivazioni di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli, oltre che di caprini ed equini. Il tessuto industriale comprende l'industria tessile, cui si affiancano quella metalmeccanica, l'industria calzaturiera, l'industria del mobile e imprese edili; è presente anche il comparto chimico. Il terziario si compone della rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra cui, oltre a quelli di consulenza informatica, è presente il servizio bancario. Alla locale emittente radio-televisiva è affidato il compito di diffondere la cultura e l'informazione. Le strutture sociali offrono i servizi di asilo nido, casa di riposo e orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono istituti professionali e tecnici e licei scientifici; quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal Museo Civico archeologico, dove sono custodite selci neolitiche e reperti in ceramica di epoca romana. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione; quelle sanitarie garantiscono anche l'assistenza ospedaliera.

Nella cittadina l'agricoltura, pur avendo perso terreno rispetto all'industria e al terziario, può contare su coltivazioni di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli, oltre che di caprini ed equini. Il tessuto industriale comprende l'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, cui si affiancano quella metalmeccanica, l'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURIERA'>calzaturiera</a>, l'industria del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a> e imprese edili; è presente anche il comparto chimico. Il terziario si compone della rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra cui, oltre a quelli di consulenza informatica, è presente il servizio bancario. Alla locale emittente radio-televisiva è affidato il compito di diffondere la cultura e l'informazione. Le strutture sociali offrono i servizi di asilo nido, casa di riposo e orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono istituti professionali e tecnici e licei scientifici; quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal Museo Civico archeologico, dove sono custodite selci neolitiche e reperti in ceramica di epoca romana. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione; quelle sanitarie garantiscono anche l'assistenza ospedaliera.

Relazioni

Molto frequentata per lavoro, per il suo ragguardevole sviluppo economico, assume un ruolo attivo nei rapporti con il circondario, per le sue intense attività commerciali e per la presenza di scuole superiori. Importanti e di vasto richiamo sono anche alcuni tradizionali appuntamenti folcloristici, quali: la sagra della Seconda di ottobre e il carnevale, cui si aggiungono le feste religiose (in onore di San Faustino, in gennaio, e di San Rocco, in agosto, nel corso delle quali si tengono le feste rionali). La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Molto frequentata per lavoro, per il suo ragguardevole sviluppo economico, assume un ruolo attivo nei rapporti con il circondario, per le sue intense attività commerciali e per la presenza di scuole superiori. Importanti e di vasto richiamo sono anche alcuni tradizionali appuntamenti folcloristici, quali: la sagra della Seconda di ottobre e il carnevale, cui si aggiungono le feste religiose (in onore di San Faustino, in gennaio, e di San Rocco, in agosto, nel corso delle quali si tengono le feste rionali). La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Cascina Bassanine, Cascina Bologna, Cascina Fiorita, Cascina Gorno, Cascina Gozzole Bianche, Cascina Mercandone, Cascina Remondina, Cascina Selva, Cascina Stella Brolo

Cascina Bassanine, Cascina Bologna, Cascina Fiorita, Cascina Gorno, Cascina Gozzole Bianche, Cascina Mercandone, Cascina Remondina, Cascina Selva, Cascina Stella Brolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Manerbio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.