Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda sulla compresenza di attività agricole e industriali. La comunità dei luraghesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale che, in seguito alla forte espansione edilizia, è ormai contiguo a Fenegrò, Veniano e Limido Cremasco dei comuni omonimi. Il territorio, attraversato dal corso del torrente Lura e lambito dal torrente Antiga, presenta un suolo argilloso e un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, conserva l'aspetto del piccolo nucleo rurale e offre una gradevole vista sulle colline circostanti. La parte superiore, scaccata di oro e di nero, dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, ricorda l'antico stemma della famiglia Litta, il cui ramo Litta-Biumi-Resta aveva consistenti proprietà immobiliari sul territorio comunale.

Comune di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda sulla compresenza di attività agricole e industriali. La comunità dei luraghesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale che, in seguito alla forte espansione edilizia, è ormai contiguo a Fenegrò, Veniano e Limido Cremasco dei comuni omonimi. Il territorio, attraversato dal corso del torrente Lura e lambito dal torrente Antiga, presenta un suolo argilloso e un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante, conserva l'aspetto del piccolo nucleo rurale e offre una gradevole vista sulle colline circostanti. La parte superiore, scaccata di oro e di nero, dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, ricorda l'antico stemma della famiglia Litta, il cui ramo Litta-Biumi-Resta aveva consistenti proprietà immobiliari sul territorio comunale.

Storia

La genesi di questo piccolo comune, che fin da tempi remoti ha basato la propria economia sull'agricoltura e sullo sfruttamento intensivo delle caratteristiche del suo terreno ricco di argilla, è certamente da attribuirsi ai romani; reperti del I secolo a.C., quali ad esempio oggetti di uso comune e sepolcri, avvalorano tale ipotesi. Il toponimo è una formazione prediale da un personale antico, probabilmente il latino LAURIUS, con l'aggiunta del suffisso -acus e della specificazione Marinone, che ripete il nome della famiglia feudataria del luogo. Nel corso del Medioevo l'ordine degli Umiliati, insieme ad altri ordini religiosi, fu proprietario di ampie porzioni del suo territorio. Nel XIII secolo la rovinosa fine di un borgo limitrofo, Castelseprio, favorì il massiccio afflusso dei suoi abitanti a Lurago con conseguente rivitalizzazione di ogni settore produttivo. Per ciò che concerne la storia contemporanea gli unici eventi di rilievo sono rappresentati dal collegamento tranviario (1911) e dalla realizza zione dell'acquedotto (1914). La chiesetta di San Giorgio, in stile gotico, racchiude in sé, insieme ai suoi preziosi affreschi e iscrizioni, tutta la storia del comune; a San Giorgio è dedicata anche la parrocchiale, la cui costruzione fu promossa da Carlo Borromeo e che conserva in una delle cappelle laterali le spoglie di San Valentino Martire. Di notevole interesse storico-artistico sono, inoltre, Villa Binda e Palazzo Litta.

La genesi di questo piccolo comune, che fin da tempi remoti ha basato la propria economia sull'agricoltura e sullo sfruttamento intensivo delle caratteristiche del suo terreno ricco di argilla, è certamente da attribuirsi ai romani; reperti del I secolo a.C., quali ad esempio oggetti di uso comune e sepolcri, avvalorano tale ipotesi. Il toponimo è una formazione prediale da un personale antico, probabilmente il latino LAURIUS, con l'aggiunta del suffisso -acus e della specificazione Marinone, che ripete il nome della famiglia feudataria del luogo. Nel corso del Medioevo l'ordine degli Umiliati, insieme ad altri ordini religiosi, fu proprietario di ampie porzioni del suo territorio. Nel XIII secolo la rovinosa fine di un borgo limitrofo, Castelseprio, favorì il massiccio afflusso dei suoi abitanti a Lurago con conseguente rivitalizzazione di ogni settore produttivo. Per ciò che concerne la storia contemporanea gli unici eventi di rilievo sono rappresentati dal collegamento tranviario (1911) e dalla realizza zione dell'acquedotto (1914). La chiesetta di San Giorgio, in stile gotico, racchiude in sé, insieme ai suoi preziosi affreschi e iscrizioni, tutta la storia del comune; a San Giorgio è dedicata anche la parrocchiale, la cui costruzione fu promossa da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARLOBORROMEO'>Carlo Borromeo</a> e che conserva in una delle cappelle laterali le spoglie di San Valentino Martire. Di notevole interesse storico-artistico sono, inoltre, Villa Binda e Palazzo Litta.

Economia

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è, all'occorrenza, rappresentata dal sindaco. La comunità trae ancora profitto dalla pratica delle tradizionali attività agricole, che si basano soprattutto sulla coltivazione di cereali e foraggi; una ulteriore fonte di reddito è rappresentata dalle piccole imprese industriali e artigianali operanti nei comparti tessile, edile e metalmeccanico, cui si affiancano le piccole aziende produttrici di mobili. Il terziario si compone di una rete distributiva sufficiente al soddisfacimento dei bisogni della popolazione e, tra i servizi, figura anche quello bancario. L'offerta dei servizi pubblici è scarsamente articolata: non si registra la presenza di particolari strutture sociali o di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche e musei; nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria. Le strutture ricettive, presenti ma in modo non rilevante, offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; piuttosto carenti, infine, anche le strutture destinate all'assistenza sanitaria, che si limitano ad offrire unicamente il servizio farmaceutico, costringendo la popolazione a spostarsi nei centri vicini per usufruire delle altre prestazioni.

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è, all'occorrenza, rappresentata dal sindaco. La comunità trae ancora profitto dalla pratica delle tradizionali attività agricole, che si basano soprattutto sulla coltivazione di cereali e foraggi; una ulteriore fonte di reddito è rappresentata dalle piccole imprese industriali e artigianali operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, edile e metalmeccanico, cui si affiancano le piccole aziende produttrici di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>. Il terziario si compone di una rete distributiva sufficiente al soddisfacimento dei bisogni della popolazione e, tra i servizi, figura anche quello bancario. L'offerta dei servizi pubblici è scarsamente articolata: non si registra la presenza di particolari strutture sociali o di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche e musei; nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria. Le strutture ricettive, presenti ma in modo non rilevante, offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; piuttosto carenti, infine, anche le strutture destinate all'assistenza sanitaria, che si limitano ad offrire unicamente il servizio farmaceutico, costringendo la popolazione a spostarsi nei centri vicini per usufruire delle altre prestazioni.

Relazioni

Grazie al patrimonio di risorse paesaggistiche e ai ritmi di vita estremamente pacati, è meta di un turismo di tipo residenziale oltre che occasionale. I rapporti con i centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per motivi legati all'istruzione, al commercio, al lavoro o per l'espletamento di pratiche burocratiche, sono particolarmente intensi e agevolati, tra l'altro, da un valido sistema di collegamenti. Il Patrono è San Valentino Martire, la cui reliquia, proveniente dalle catacombe romane, viene conservata da due secoli nella chiesa parrocchiale; la festa in suo onore viene celebrata l'ultima domenica di agosto con una sagra.

Grazie al patrimonio di risorse paesaggistiche e ai ritmi di vita estremamente pacati, è meta di un turismo di tipo residenziale oltre che occasionale. I rapporti con i centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per motivi legati all'istruzione, al commercio, al lavoro o per l'espletamento di pratiche burocratiche, sono particolarmente intensi e agevolati, tra l'altro, da un valido sistema di collegamenti. Il Patrono è San Valentino Martire, la cui reliquia, proveniente dalle catacombe romane, viene conservata da due secoli nella chiesa parrocchiale; la festa in suo onore viene celebrata l'ultima domenica di agosto con una sagra.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lurago Marinone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.