Descrizione

Centro collinare, di origine antica, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. La comunità dei luraghesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che, in seguito al fenomeno dell'espansione edilizia, è divenuto ormai contiguo a Inverigo del comune omonimo. Solo una piccola parte della popolazione è distribuita nelle località di Cà Sala, Casalta, Cascina Teresa e Coreggiola. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 294 sul livello del mare ad un massimo di 388 metri. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico tipico collinare, sorge in una posizione panoramica che offre una splendida vista sull'ameno paesaggio circostante e sulle Prealpi Comasche. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo trinciato dentato (la partizione deriva dallo stemma Bentivoglio); sul primo campo, a sfondo argenteo, spicca una torre rossa (derivante dallo stemma Giussani); nel secondo, a sfondo rosso, è rappresentato un leone rampante dorato (derivante dagli stemmi dei Sormani e dei Balbiani).

Centro collinare, di origine antica, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. La comunità dei luraghesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che, in seguito al fenomeno dell'espansione edilizia, è divenuto ormai contiguo a Inverigo del comune omonimo. Solo una piccola parte della popolazione è distribuita nelle località di Cà Sala, Casalta, Cascina Teresa e Coreggiola. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 294 sul livello del mare ad un massimo di 388 metri. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico tipico collinare, sorge in una posizione panoramica che offre una splendida vista sull'ameno paesaggio circostante e sulle Prealpi Comasche. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo trinciato dentato (la partizione deriva dallo stemma Bentivoglio); sul primo campo, a sfondo argenteo, spicca una torre rossa (derivante dallo stemma Giussani); nel secondo, a sfondo rosso, è rappresentato un leone rampante dorato (derivante dagli stemmi dei Sormani e dei Balbiani).

Storia

Il toponimo è una formazione prediale da un personale antico, forse il latino LAURIUS, con l'aggiunta del suffisso -acus. I rinvenimenti archeologici testimoniano che la zona era abitata sin dall'età della pietra; agli insediamenti dell'età del bronzo e del ferro seguirono l'occupazione dei galli e la colonizzazione romana. Di quest'ultimo periodo si conservano tracce evidenti quali tombe, materiali edili, monete. Diversi documenti di storia antica fanno cenno a tale comune, il più antico dei quali porta la data dell'879. Il suo territorio, dapprima facente parte della pieve d'Incino, nel 1383 registrò il passaggio delle consegne dai vecchi feudatari Visconti ai nuovi Dal Verme, cui subentrò il conte Giussani dal 1656 al 1682. Villa Sormani Andreani Verri, datata 1783 e sorta all'interno della proprietà Giussani, è conservata in buone condizioni tanto da essere ancora abitabile. Nel patrimonio architettonico sacro spiccano l'antica parrocchiale di San Giovanni Battista, ricostruita ex-novo nei primi anni del 1900, e due oratori: uno dedicato a Santo Stefano, che ha subito diverse modifiche, l'altro della Madonna di Loreto, datato al XVII secolo.

Il toponimo è una formazione prediale da un personale antico, forse il latino LAURIUS, con l'aggiunta del suffisso -acus. I rinvenimenti archeologici testimoniano che la zona era abitata sin dall'età della pietra; agli insediamenti dell'età del bronzo e del ferro seguirono l'occupazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> e la colonizzazione romana. Di quest'ultimo periodo si conservano tracce evidenti quali tombe, materiali edili, monete. Diversi documenti di storia antica fanno cenno a tale comune, il più antico dei quali porta la data dell'879. Il suo territorio, dapprima facente parte della pieve d'Incino, nel 1383 registrò il passaggio delle consegne dai vecchi feudatari <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> ai nuovi Dal Verme, cui subentrò il conte Giussani dal 1656 al 1682. Villa Sormani Andreani Verri, datata 1783 e sorta all'interno della proprietà Giussani, è conservata in buone condizioni tanto da essere ancora abitabile. Nel patrimonio architettonico sacro spiccano l'antica parrocchiale di San Giovanni Battista, ricostruita ex-novo nei primi anni del 1900, e due oratori: uno dedicato a Santo Stefano, che ha subito diverse modifiche, l'altro della Madonna di Loreto, datato al XVII secolo.

Economia

Il sistema produttivo locale non ha abbandonato il tradizionale settore agricolo, che conta sulla coltivazione di cereali e a sull'allevamento. Attualmente la principale fonte di reddito è rappresentata dalle attività artigianali ma soprattutto da quelle industriali: in particolare è fiorente l'artigianato specializzato nella tessitura (attività tradizionale della regione briantea) e nella lavorazione del giunco e del vimine, che vengono intrecciati per dare vita a mobili e a funzionali oggetti d'arredamento; per quanto riguarda le attività industriali, la popolazione residente attiva è occupata soprattutto nei comparti tessile ed edile, a cui si affiancano l'industria cartaria e quella specializzata nella produzione di mobili d'arredamento. Il terziario si compone di una rete commerciale di discrete dimensioni e, tra i servizi, figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica e il servizio bancario. L'offerta dei servizi pubblici comprende una struttura scolastica che consente esclusivamente la frequenza della scuola dell'obbligo; fatta eccezione per la biblioteca comunale, mancano musei o altre strutture per la promozione e la conservazione della cultura. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; infine, le strutture sanitarie si limitano al solo servizio farmaceutico.

Il sistema produttivo locale non ha abbandonato il tradizionale settore agricolo, che conta sulla coltivazione di cereali e a sull'allevamento. Attualmente la principale fonte di reddito è rappresentata dalle attività artigianali ma soprattutto da quelle industriali: in particolare è fiorente l'artigianato specializzato nella tessitura (attività tradizionale della regione briantea) e nella lavorazione del giunco e del vimine, che vengono intrecciati per dare vita a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e a funzionali oggetti d'arredamento; per quanto riguarda le attività industriali, la popolazione residente attiva è occupata soprattutto nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> ed edile, a cui si affiancano l'industria cartaria e quella specializzata nella produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> d'arredamento. Il terziario si compone di una rete commerciale di discrete dimensioni e, tra i servizi, figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica e il servizio bancario. L'offerta dei servizi pubblici comprende una struttura scolastica che consente esclusivamente la frequenza della scuola dell'obbligo; fatta eccezione per la biblioteca comunale, mancano musei o altre strutture per la promozione e la conservazione della cultura. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; infine, le strutture sanitarie si limitano al solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La felice posizione, l'amenità del paesaggio e la vicinanza all'oasi verde rappresentata dal Parco della Valle del Lambro, fanno del centro una meta per il turismo residenziale e occasionale. Gli scambi con i centri vicini sono particolarmente intensi, sia in senso centripeto che centrifugo: la popolazione locale si rivolge ai comuni limitrofi per soddisfare esigenze legate all'istruzione secondaria di secondo grado, per i servizi sanitari di base e per l'espletamento di pratiche burocratiche. Un'ulteriore fonte di richiamo è costituita dalle fiere: in febbraio ha luogo la "Fiera di Sant'Ambrogio"; in aprile viene organizzata la "Fiera primaverile della flora e della fauna". La festa del Patrono, San Giovanni Evangelista, viene celebrata il 27 dicembre.

La felice posizione, l'amenità del paesaggio e la vicinanza all'oasi verde rappresentata dal Parco della Valle del Lambro, fanno del centro una meta per il turismo residenziale e occasionale. Gli scambi con i centri vicini sono particolarmente intensi, sia in senso centripeto che centrifugo: la popolazione locale si rivolge ai comuni limitrofi per soddisfare esigenze legate all'istruzione secondaria di secondo grado, per i servizi sanitari di base e per l'espletamento di pratiche burocratiche. Un'ulteriore fonte di richiamo è costituita dalle fiere: in febbraio ha luogo la "Fiera di Sant'Ambrogio"; in aprile viene organizzata la "Fiera primaverile della flora e della fauna". La festa del Patrono, San Giovanni Evangelista, viene celebrata il 27 dicembre.

Località

Ca' Sala, Casalta, Cascina Maria, Cascina Selvamonte, Cascina Teresa, Costone

Ca' Sala, Casalta, Cascina Maria, Cascina Selvamonte, Cascina Teresa, Costone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lurago d'Erba rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.