Descrizione

Comune di montagna, di antiche origini, con un’economia basata essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. I laucani, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Avaglio, Buttea, Trava e Vinaio. Il territorio, comprendente anche i nuclei Sot Cretz, Allegnidis, Chiassis, Plugna, Val e Vas, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.967 metri di quota. L’abitato, che non fa registrare segni di espansione edilizia, conservando un aspetto rurale, è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, due quadrilateri d’oro che si originano dai fianchi dello scudo e che poggiano su una pianura verde. Uno dei due quadrilateri è accompagnato in capo da un pino silvestre argentato.

Comune di montagna, di antiche origini, con un’economia basata essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. I laucani, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Avaglio, Buttea, Trava e Vinaio. Il territorio, comprendente anche i nuclei Sot Cretz, Allegnidis, Chiassis, Plugna, Val e Vas, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.967 metri di quota. L’abitato, che non fa registrare segni di espansione edilizia, conservando un aspetto rurale, è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, due quadrilateri d’oro che si originano dai fianchi dello scudo e che poggiano su una pianura verde. Uno dei due quadrilateri è accompagnato in capo da un pino silvestre argentato.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi molto antichi, come testimoniato da alcune tombe preromane e dai resti di un castelliere preistorico scoperti nel territorio; a questi ne subentrarono altri di veneti e celti, cui sembra vada riportata l’origine del toponimo, fatto derivare dal personale celtico “Laucos”. Citata per la prima volta in un documento del X secolo, nel Medioevo fu sotto il controllo del patriarca di Aquileia che, nella seconda metà del Ducento, la infeudò ai signori di Gemona del Friuli. La sua storia, nella quale mancano avvenimenti di particolare rilievo, non si discosta da quella del resto della Carnia che, pur tra alterne vicende, rimase assoggettata alla dominazione austriaca fino al 1866, quando venne annessa al regno d’Italia. Notevoli sono stati i danni causati dal terremoto del 1976. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale del capoluogo comunale; la chiesa di Avaglio, che contiene pregevoli dipinti, e, in località Trava, la chiesa di San Michele, in cui è possibile ammirare un polittico e un altare in legno, del XVII secolo, la parrocchiale e il seicentesco santuario della Madonna. Interessanti sono anche alcune vecchie case di tipo carnico.

I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi molto antichi, come testimoniato da alcune tombe preromane e dai resti di un castelliere preistorico scoperti nel territorio; a questi ne subentrarono altri di veneti e celti, cui sembra vada riportata l’origine del toponimo, fatto derivare dal personale celtico “Laucos”. Citata per la prima volta in un documento del X secolo, nel Medioevo fu sotto il controllo del patriarca di Aquileia che, nella seconda metà del Ducento, la infeudò ai signori di Gemona del Friuli. La sua storia, nella quale mancano avvenimenti di particolare rilievo, non si discosta da quella del resto della Carnia che, pur tra alterne vicende, rimase assoggettata alla dominazione austriaca fino al 1866, quando venne annessa al regno d’Italia. Notevoli sono stati i danni causati dal terremoto del 1976. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale del capoluogo comunale; la chiesa di Avaglio, che contiene pregevoli dipinti, e, in località Trava, la chiesa di San Michele, in cui è possibile ammirare un polittico e un altare in legno, del XVII secolo, la parrocchiale e il seicentesco santuario della Madonna. Interessanti sono anche alcune vecchie case di tipo carnico.

Economia

Il quadro economico non risulta molto fiorente: risente dell’impronta rurale della zona, a causa delle caratteristiche del territorio, a tratti aspro e di difficile coltivazione, con un’agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di cereali e ortaggi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda alimentare ed edile, sono poco significative. Modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva, di cui si compone, è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Il quadro economico non risulta molto fiorente: risente dell’impronta rurale della zona, a causa delle caratteristiche del territorio, a tratti aspro e di difficile coltivazione, con un’agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di cereali e ortaggi; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda alimentare ed edile, sono poco significative. Modesta è anche la presenza del terziario: mancano servizi qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva, di cui si compone, è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di estesi boschi di latifoglie e conifere. È poco frequenta pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con il circondario non sono rilevanti; la popolazione vi si rivolge anche per motivi di studio e per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche di rilievo, che potrebbero animare la comunità. Degna di nota è la festa del Patrono, San Rocco, celebrata il 16 agosto.

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di estesi boschi di latifoglie e conifere. È poco frequenta pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta quotidianamente a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con il circondario non sono rilevanti; la popolazione vi si rivolge anche per motivi di studio e per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche di rilievo, che potrebbero animare la comunità. Degna di nota è la festa del Patrono, San Rocco, celebrata il 16 agosto.

Località

Allegnidis, Avaglio, Buttea, Chiassis, Plugna, Sot Cretz, Trava, Val, Vas, Vinaio

Allegnidis, Avaglio, Buttea, Chiassis, Plugna, Sot Cretz, Trava, Val, Vas, Vinaio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lauco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.