Descrizione

Centro di origine antica, dedito ad attività agricolo-industriale e artigianale, particolarmente nel campo della lavorazione del legno. La comunità dei lucignanesi, con un indice di vecchiaia molto alto, è distribuita in numerose località, quali: Calcione, Croce, Fabbriche, La Querce, Pieve Vecchia, Santa Maria, Madonna delle Querce. Ha un centro storico ben conservato, con un insediamento molto caratteristico, dalla struttura concentrica. Il paesaggio è quello tipico della bassa collina con predominanza di olivi. Lo stemma, con l'immagine del grifo rampante, ricorda non la dominazione fiorentina ma il dominio di Perugia. La stella indica l'altura su cui è posto il paese. Alla fine dell'700 la comunità aveva in uso due emblemi contemporaneamente: un leone con la bandiera e una biscia popolarmente detta "lucignola".  

Centro di origine antica, dedito ad attività agricolo-industriale e artigianale, particolarmente nel campo della lavorazione del legno. La comunità dei lucignanesi, con un indice di vecchiaia molto alto, è distribuita in numerose località, quali: Calcione, Croce, Fabbriche, La Querce, Pieve Vecchia, Santa Maria, Madonna delle Querce. Ha un centro storico ben conservato, con un insediamento molto caratteristico, dalla struttura concentrica. Il paesaggio è quello tipico della bassa collina con predominanza di olivi. Lo stemma, con l'immagine del grifo rampante, ricorda non la dominazione fiorentina ma il dominio di Perugia. La stella indica l'altura su cui è posto il paese. Alla fine dell'700 la comunità aveva in uso due emblemi contemporaneamente: un leone con la bandiera e una biscia popolarmente detta "lucignola".  

Storia

Di origine etrusco-romana, fu centro attivo nell'Evo Antico. La zona ha subito l'influenza romana soprattutto in prossimità dell'attuale pieve di San Felice. Il paese è stato costruito molto più tardi, esattamente nel XIII secolo, dai Longobardi. Il castello è stato il simbolo fortificato del nuovo insediamento. Nel 1289, dopo la famosa battaglia di Campaldino, i fiorentini si impossesseranno anche del castello che, insieme ad altre rocche, venne "concesso" temporaneamente ai senesi in funzione anti-aretina. Nel 1336 fu assoggettato dai perugini e nel 1384 passò sotto Firenze. Nel '400 conobbe una grave crisi demografica ed economica e, dopo un'altra parentesi di dominio senese, fu riconquistata dai Medici nel 1553. I monumenti da ammirare sono: la pieve Vecchia di S. Felice a Subiano, la Chiesa di S. Francesco, il palazzo comunale (XIV sec.), la fortezza medica (XVI sec.), il santuario della Madonna delle Querce (XVI sec.). Neoclassica è la chiesa della Misericordia, rinascimentale quella di Santa Maria. Di particolare rilievo: la chiesa di San Francesco, testimonianza dell'influenza senese, riscontrabile, oltre che nella sofisticata architettura della zona absidale, soprattutto nel rivestimento bicromo della facciata e nei dipinti che ne arricchiscono l'interno; la chiesa di Santa Maria della Querce, attribuita ora ad Antonio da Sangallo, ora al Vasari (i lavori per la sua edificazione risalgono al 1568 ma i dipinti ce ne ornano le navate sarebbero anteriori). Le strade dell'abitato disegnano una struttura urbanistica a cerchi concentrici attorno alla chiesa maggiore.  

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Economia

Vi sono i servizi pubblici comunali, postali e bancari, la casa di riposo comunale e la residenza sociale assistita della Usl. Le strutture scolastiche sono quelle della scuola dell'obbligo, non sono presenti istituti di istruzione secondaria di secondo grado. I servizi sanitari sono quelli ambulatoriali ordinarie e di pronto intervento. Come in altri comuni della provincia, vi si trova una dipendenza del Consorzio agrario provinciale. Un impulso alla cultura viene dato dalla presenza di una biblioteca e dal museo comunale. La principale fonte di reddito è costituita dai prodotti agricoli quali frumento, barbabietole da zucchero, ortaggi, tabacco, uva, olive. Le attività industriali consistono nella lavorazione del legname, in una fornace per laterizi, in un mulino, in uno stabilimento per la produzione di camiceria; quelli commerciali riguardano principalmente prodotti agricoli e zootecnici. Il paese, anche se conosce l'esistenza di un certo movimento turistico, non conosce ritmi di vita frenetica ma rimane appartato, raccolto nella sua tradizione; la popolazione, comunque, gode di un livello di vita piuttosto alto.  

Vi sono i servizi pubblici comunali, postali e bancari, la casa di riposo comunale e la residenza sociale assistita della Usl. Le strutture scolastiche sono quelle della scuola dell'obbligo, non sono presenti istituti di istruzione secondaria di secondo grado. I servizi sanitari sono quelli ambulatoriali ordinarie e di pronto intervento. Come in altri comuni della provincia, vi si trova una dipendenza del Consorzio agrario provinciale. Un impulso alla cultura viene dato dalla presenza di una biblioteca e dal museo comunale. La principale fonte di reddito è costituita dai prodotti agricoli quali frumento, barbabietole da zucchero, ortaggi, tabacco, uva, olive. Le attività industriali consistono nella lavorazione del legname, in una fornace per laterizi, in un mulino, in uno stabilimento per la produzione di camiceria; quelli commerciali riguardano principalmente prodotti agricoli e zootecnici. Il paese, anche se conosce l'esistenza di un certo movimento turistico, non conosce ritmi di vita frenetica ma rimane appartato, raccolto nella sua tradizione; la popolazione, comunque, gode di un livello di vita piuttosto alto.  

Relazioni

È interessata ad un certo flusso di turismo che gravita nella zona alla scoperta di un paese architettonicamente molto interessante, sia per la sua struttura, che resta scolpita nella mente, sia per gli edifici medievali. Fra le manifestazioni popolari si segnala la "maggiolata lucignanese" che consiste in una sfilata di carri fioriti e di un corteo storico accompagnati da gruppi folcloristici provenienti da tutta Italia; essa ha luogo generalmente nell'ultima settimana di maggio. La festa in onore del Patrono S. Felice si celebra il 29 luglio. Il maggiore contributo alla cultura nazionale è individuabile nella figura di Giovanni Rasini (1776-1855) che ha scritto un romanzo considerato la continuazione di quello manzoniano e che riprende lo stesso titolo di quello, ben più fortunato, "I Promessi Sposi".  

È interessata ad un certo flusso di turismo che gravita nella zona alla scoperta di un paese architettonicamente molto interessante, sia per la sua struttura, che resta scolpita nella mente, sia per gli edifici medievali. Fra le manifestazioni popolari si segnala la "maggiolata lucignanese" che consiste in una sfilata di carri fioriti e di un corteo storico accompagnati da gruppi folcloristici provenienti da tutta Italia; essa ha luogo generalmente nell'ultima settimana di maggio. La festa in onore del Patrono S. Felice si celebra il 29 luglio. Il maggiore contributo alla cultura nazionale è individuabile nella figura di Giovanni Rasini (1776-1855) che ha scritto un romanzo considerato la continuazione di quello manzoniano e che riprende lo stesso titolo di quello, ben più fortunato, "I Promessi Sposi".  

Località

Croce, Fisco-Fornace, Giglio, Maestà dei Mori, Pieve Vecchia, Poschini, San Savino, Santa Maria, Scerpella-Sentenze

Croce, Fisco-Fornace, Giglio, Maestà dei Mori, Pieve Vecchia, Poschini, San Savino, Santa Maria, Scerpella-Sentenze

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lucignano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.