Descrizione

Città medievale, capoluogo di provincia, centro agricolo, industriale, commerciale e turistico allo stesso tempo, fa registrare un indice di vecchiaia molto alto. Distribuiti in numerose località (Aquileia, Ciciana, Piaggione, Piazza di Brancoli, Piazzano, Pieve di Brancoli, Ponte della Maddalena, Stabbiano, Torre), i lucchesi offrono al turista un centro storico che ha mantenuto intatto l'aspetto di città-stato e nel quale si alternano mirabilmente torri, palazzi e chiese medievali a case signorili del Rinascimento e del'700. All'esterno della cerchia muraria, invece, si sviluppa la città moderna e nei colli vicini sorgono i centri residenziali con villette unifamiliari. Il territorio comunale, situato sulla riva sinistra del fiume Serchio, in una pianura alluvionale, presenta un profilo vario ma dolce ed un clima temperato. Lo stemma comunale, semplicissimo, (una balzana d'argento e rosso), denota le origini antichissime, risalenti a periodi precedenti al 1000. È stato concesso con Decreto del Capo del Governo.

Città medievale, capoluogo di provincia, centro agricolo, industriale, commerciale e turistico allo stesso tempo, fa registrare un indice di vecchiaia molto alto. Distribuiti in numerose località (Aquileia, Ciciana, Piaggione, Piazza di Brancoli, Piazzano, Pieve di Brancoli, Ponte della Maddalena, Stabbiano, Torre), i lucchesi offrono al turista un centro storico che ha mantenuto intatto l'aspetto di città-stato e nel quale si alternano mirabilmente torri, palazzi e chiese medievali a case signorili del Rinascimento e del'700. All'esterno della cerchia muraria, invece, si sviluppa la città moderna e nei colli vicini sorgono i centri residenziali con villette unifamiliari. Il territorio comunale, situato sulla riva sinistra del fiume Serchio, in una pianura alluvionale, presenta un profilo vario ma dolce ed un clima temperato. Lo stemma comunale, semplicissimo, (una balzana d'argento e rosso), denota le origini antichissime, risalenti a periodi precedenti al 1000. È stato concesso con Decreto del Capo del Governo.

Storia

Le origini risalgono al periodo pre-romano: la leggenda dice che i continui allagamenti del lago Bientina spinsero le popolazioni a sistemarsi nel luogo dove attualmente sorge la città. Colonia romana nel 180 a.C., poi stazione sulla antica Via Romea, Ducato nel periodo longobardo e Marchesato di Toscana durante l'impero carolingio, diventò in seguito Comune, intensificando i suoi traffici verso il mare e trovandosi quindi spesso in conflitto con Pisa; conobbe parecchie signorie fino al 1369, quando divenne Repubblica libera retta da un governo di Nobili e Signori, ma dopo quattro secoli di indipendenza entrò a far parte del principato napoleonico; più tardi nel 1817, passò ai Borboni di Parma che la cedettero nel 1847 al granducato di Toscana, sotto cui rimase fino all'unificazione dell'Italia. La città, così ricca di storie e di arte, conserva l'impianto urbanistico medievale: la Piazza del Mercato, sorta sull'anfiteatro romano; il Duomo di S. Martino, in stile romanico influenzato da quello pisano-lombardo (XI-XII sec.), la chiesa di S. Michele in Foro, di architettura pisano-lucchese (XII sec.); la chiesa di S. Frediano, consacrata nel 1147 e rialzata nel XIII sec.; le chiese di S. Giusto, S. Romano (XIII sec.), Sant'Alessandro (romanica, XII sec.) e altre. Fra gli edifici civili: le case turrite e loggiate di Giunigi ('300), il Palazzo Pretorio (XV sec.) attribuito a Matteo Cividali, il Palazzo Mansi con pinacoteca nazionale.

Le origini risalgono al periodo pre-romano: la leggenda dice che i continui allagamenti del lago Bientina spinsero le popolazioni a sistemarsi nel luogo dove attualmente sorge la città. Colonia romana nel 180 a.C., poi stazione sulla antica Via Romea, Ducato nel periodo longobardo e Marchesato di Toscana durante l'impero carolingio, diventò in seguito Comune, intensificando i suoi traffici verso il mare e trovandosi quindi spesso in conflitto con Pisa; conobbe parecchie signorie fino al 1369, quando divenne Repubblica libera retta da un governo di Nobili e Signori, ma dopo quattro secoli di indipendenza entrò a far parte del principato napoleonico; più tardi nel 1817, passò ai Borboni di Parma che la cedettero nel 1847 al granducato di Toscana, sotto cui rimase fino all'unificazione dell'Italia. La città, così ricca di storie e di arte, conserva l'impianto urbanistico medievale: la Piazza del Mercato, sorta sull'anfiteatro romano; il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=DUOMODISMARTINO'>Duomo di S. Martino</a>, in stile romanico influenzato da quello pisano-lombardo (XI-XII sec.), la chiesa di S. Michele in Foro, di architettura pisano-lucchese (XII sec.); la chiesa di S. Frediano, consacrata nel 1147 e rialzata nel XIII sec.; le chiese di S. Giusto, S. Romano (XIII sec.), Sant'Alessandro (romanica, XII sec.) e altre. Fra gli edifici civili: le case turrite e loggiate di Giunigi ('300), il Palazzo Pretorio (XV sec.) attribuito a Matteo Cividali, il Palazzo Mansi con pinacoteca nazionale.

Economia

Centro di svariati ed importanti servizi quali: Usl (n. 2), distretto scolastico, Comunità montana (Zona N - Area Lucchese), uffici finanziari ed altri, permeata da un fervido impulso all'industrializzazione e all'accoglienza turistica, favorisce un tipo di vita assai stimolante. Il tessuto imprenditoriale, vasto e differenziato, comprende i comparti: metalmeccanico, chimico, alimentare, cartario, tessile, della lavorazione della seta e della produzione dell'olio. La cucina regionale ricca e rinomata propone fra i piatti tipici la "zuppa di magro", l'"infarinata", la "garmuccia", il risotto al piccione, la "rosticciana al maiale", maiale con polenta di castagne, anguille fritte o in "zimino". Le strutture scolastiche consentono la frequenza di numerosi istituti di istruzione secondaria di secondo grado, con possibilità di svariati orientamenti; la città dispone inoltre di musei, pinacoteche, biblioteche, cinema e teatri; naturalmente assai sviluppati sono i pubblici esercizi e le strutture ricettive, come pure complessivamente adeguate a soddisfare una molteplicità di esigenze sono le strutture sportive, che comprendono campi da tennis, piscine, maneggi, aeroclub, stadio e palazzetto dello sport. Ai servizi offerti dalle strutture sanitarie locali, ospedaliere e ambulatoriali, si aggiungono quelli di organizzazioni private.

Centro di svariati ed importanti servizi quali: Usl (n. 2), distretto scolastico, Comunità montana (Zona N - Area Lucchese), uffici finanziari ed altri, permeata da un fervido impulso all'industrializzazione e all'accoglienza turistica, favorisce un tipo di vita assai stimolante. Il tessuto imprenditoriale, vasto e differenziato, comprende i comparti: metalmeccanico, chimico, alimentare, cartario, tessile, della lavorazione della seta e della produzione dell'olio. La cucina regionale ricca e rinomata propone fra i piatti tipici la "zuppa di magro", l'"infarinata", la "garmuccia", il risotto al piccione, la "rosticciana al maiale", maiale con polenta di castagne, anguille fritte o in "zimino". Le strutture scolastiche consentono la frequenza di numerosi istituti di istruzione secondaria di secondo grado, con possibilità di svariati orientamenti; la città dispone inoltre di musei, pinacoteche, biblioteche, cinema e teatri; naturalmente assai sviluppati sono i pubblici esercizi e le strutture ricettive, come pure complessivamente adeguate a soddisfare una molteplicità di esigenze sono le strutture sportive, che comprendono campi da tennis, piscine, maneggi, aeroclub, stadio e palazzetto dello sport. Ai servizi offerti dalle strutture sanitarie locali, ospedaliere e ambulatoriali, si aggiungono quelli di organizzazioni private.

Relazioni

Grazie al suo indiscutibile patrimonio artistico, architettonico e storico la località è meta di un turismo qualificato, oltre ad essere centro di gravitazione per lavoro, servizi, commercio e istituzioni. Tra le principali manifestazioni spiccano: la Sagra musicale lucchese (aprile-maggio), l'Estate musicale lucchese (luglio-agosto), la Stagione lirica del Teatro del Giglio (settembre-ottobre), e il Concorso internazionale di canto (novembre). Ogni terzo sabato e domenica del mese Mercato antiquario, il 25 aprile Mostra dei fiori di Santa Zita, in luglio il Palio della balestra preceduto da un corteo storico, infine in settembre la Fiera campionaria e Mostra mercato dei prodotti tipici dell'agricoltura lucchese. La festa patronale, in onore della Santa Croce, si celebra il 14 settembre, con processione, fiera e luminaria del Volto Santo. La città è gemellata: dal 1962 con Colmar (Francia), con Schongau (Germania) e Sint Niklaas (Belgio); dal 1972 con Abingdon (Gran Bretagna); dal 1978 con South San Francisco (California, Usa). Sono nati a Lucca: Castruccio Castracani (1281-1328), i pittori Berlinghiero e Bonaventura Beringhieri (sec. XIII), lo scrittore Giovanni Sercambi, i musicisti Luigi Boccherini (1742-1805) e Giacomo Puccini (1858-1924).

Grazie al suo indiscutibile patrimonio artistico, architettonico e storico la località è meta di un turismo qualificato, oltre ad essere centro di gravitazione per lavoro, servizi, commercio e istituzioni. Tra le principali manifestazioni spiccano: la Sagra musicale lucchese (aprile-maggio), l'Estate musicale lucchese (luglio-agosto), la Stagione lirica del Teatro del Giglio (settembre-ottobre), e il Concorso internazionale di canto (novembre). Ogni terzo sabato e domenica del mese Mercato antiquario, il 25 aprile Mostra dei fiori di Santa Zita, in luglio il Palio della balestra preceduto da un corteo storico, infine in settembre la Fiera campionaria e Mostra mercato dei prodotti tipici dell'agricoltura lucchese. La festa patronale, in onore della Santa Croce, si celebra il 14 settembre, con processione, fiera e luminaria del Volto Santo. La città è gemellata: dal 1962 con Colmar (Francia), con Schongau (Germania) e Sint Niklaas (Belgio); dal 1972 con Abingdon (Gran Bretagna); dal 1978 con South San Francisco (California, Usa). Sono nati a Lucca: <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=CASTRUCCIOCASTRACANI'>Castruccio Castracani</a> (1281-1328), i pittori Berlinghiero e Bonaventura Beringhieri (sec. XIII), lo scrittore Giovanni Sercambi, i musicisti Luigi Boccherini (1742-1805) e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GIACOMOPUCCINI'>Giacomo Puccini</a> (1858-1924).

Località

A Bertolacci, A Temporale, Ai Borelli, Al Colletto, Al Molinaccio, Al Mutino, Alla Bidia, Alla Bottega, Aquilea, Arsina, Chiatri, Ciciana, Cima al Monte, Convento dell'Angelo, Convento di San Cerbone, Croce, Deccio di Brancoli, Formentale, Gugliano, Il Sanatorio, Mastiano, Monti di Chiatri, Ombreglio, Orzala, Palmata, Piaggione, Piana del Molinaccio, Piazza di Brancoli, Piazzano, Pieve di Brancoli, Pieve Santo Stefano, Ponte della Maddalena, Ponte Rosso, Ponte Rotto, Querce, San Concordio di Moriano, San Giusto di Brancoli, Sant'Ilario, Selve, Stabbiano, Torre, Villa, Villa il Lombardo, Villa Torriani, Villa Valenti, Villa Vera

A Bertolacci, A Temporale, Ai Borelli, Al Colletto, Al Molinaccio, Al Mutino, Alla Bidia, Alla Bottega, Aquilea, Arsina, Chiatri, Ciciana, Cima al Monte, Convento dell'Angelo, Convento di San Cerbone, Croce, Deccio di Brancoli, Formentale, Gugliano, Il Sanatorio, Mastiano, Monti di Chiatri, Ombreglio, Orzala, Palmata, Piaggione, Piana del Molinaccio, Piazza di Brancoli, Piazzano, Pieve di Brancoli, Pieve Santo Stefano, Ponte della Maddalena, Ponte Rosso, Ponte Rotto, Querce, San Concordio di Moriano, San Giusto di Brancoli, Sant'Ilario, Selve, Stabbiano, Torre, Villa, Villa il Lombardo, Villa Torriani, Villa Valenti, Villa Vera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lucca rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.