Descrizione

Cittadina collinare di fondazione medievale; accanto all’artigianato tradizionale fioriscono l’industria e il commercio, alimentato soprattutto dal turismo religioso. La maggior parte dei loretani, con un indice di vecchiaia superiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale; il resto della comunità risiede nelle località di Costabianca, Le Grotte, Loreto Stazione e Musone, nell’aggregato urbano elementare di Montorso e in alcune case sparse. L’abitato, cinto in parte da mura difensive, è posto su un’altura protesa verso la pianura litoranea; dai suoi belvedere si gode di un ampio panorama sulla stretta valle del fiume Musone, serpeggiante tra dolci rilievi collinari e ormai prossimo alla foce, nonché sulla placida distesa del mare Adriatico. A poca distanza si erge il promontorio roccioso del Conero, ammantato nel versante rivolto all’entroterra da vaste distese di pini d’Aleppo e lecci. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia la Madonna con in braccio il Bambino, seduta sopra il tetto del santuario della Santa Casa; quest’ultimo è posto a sua volta sulla vetta centrale di un monte all’italiana a tre cime, su cui sono impresse le lettere F, C e L –iniziali di FELIX CIVITAS LAURETANA–; il santuario, inoltre, è affiancato da due ramoscelli di pero.

Cittadina collinare di fondazione medievale; accanto all’artigianato tradizionale fioriscono l’industria e il commercio, alimentato soprattutto dal turismo religioso. La maggior parte dei loretani, con un indice di vecchiaia superiore alla media, si concentra nel capoluogo comunale; il resto della comunità risiede nelle località di Costabianca, Le Grotte, Loreto Stazione e Musone, nell’aggregato urbano elementare di Montorso e in alcune case sparse. L’abitato, cinto in parte da mura difensive, è posto su un’altura protesa verso la pianura litoranea; dai suoi belvedere si gode di un ampio panorama sulla stretta valle del fiume Musone, serpeggiante tra dolci rilievi collinari e ormai prossimo alla foce, nonché sulla placida distesa del mare Adriatico. A poca distanza si erge il promontorio roccioso del Conero, ammantato nel versante rivolto all’entroterra da vaste distese di pini d’Aleppo e lecci. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia la Madonna con in braccio il Bambino, seduta sopra il tetto del santuario della Santa Casa; quest’ultimo è posto a sua volta sulla vetta centrale di un monte all’italiana a tre cime, su cui sono impresse le lettere F, C e L –iniziali di FELIX CIVITAS LAURETANA–; il santuario, inoltre, è affiancato da due ramoscelli di pero.

Storia

Le sue origini sono legate al miracolo della traslazione, per opera divina, della casa appartenuta alla Sacra Famiglia; tale prodigioso avvenimento sottrasse la Santa Casa all’invasione maomettana della Palestina. Il miracolo avvenne, secondo la tradizione cristiana, nel dicembre del 1294; da quel momento ebbe inizio un processo urbanistico che affiancò alla Santa Casa le prime abitazioni e le strutture atte ad accogliere i fedeli e che culminò, nell’ultimo trentennio del Quattrocento, nella costruzione del santuario voluto da papa Paolo II. Cinta da mura nel XVI secolo ed elevata al rango di città da papa Leone X, si mantenne sempre al di fuori delle lotte che contraddistinsero le vicende storiche della regione. Il toponimo deriva dal fitonimo latino LAURUM –in riferimento all’abbondanza di piante d’alloro nel sito della leggendaria traslazione–, con l’aggiunta del suffisso collettivo –ETUM. Numerosi furono gli artisti che contribuirono alla realizzazione del santuario della Santa Casa, da Giovan Battista Alberti, che nel 1470 pose la prima pietra, a Baccio Pontelli, Giuliano da Sangallo, Bramante, Antonio da Sangallo e Luigi Vanvitelli; quadri, sculture, maioliche, stucchi e vetrate ne arricchiscono l’interno. Sul lato opposto alla basilica, sulla piazza della Madonna, sorge il Palazzo Apostolico, opera di alcuni tra i maggiori architetti che posero mano alla costruzione del santuario. Della cinta muraria rimangono due bastioni rotondi nonché porta Marina, antico ingresso all’abitato.

Le sue origini sono legate al miracolo della traslazione, per opera divina, della casa appartenuta alla Sacra Famiglia; tale prodigioso avvenimento sottrasse la Santa Casa all’invasione maomettana della Palestina. Il miracolo avvenne, secondo la tradizione cristiana, nel dicembre del 1294; da quel momento ebbe inizio un processo urbanistico che affiancò alla Santa Casa le prime abitazioni e le strutture atte ad accogliere i fedeli e che culminò, nell’ultimo trentennio del Quattrocento, nella costruzione del santuario voluto da papa Paolo II. Cinta da mura nel XVI secolo ed elevata al rango di città da papa Leone X, si mantenne sempre al di fuori delle lotte che contraddistinsero le vicende storiche della regione. Il toponimo deriva dal fitonimo latino LAURUM –in riferimento all’abbondanza di piante d’alloro nel sito della leggendaria traslazione–, con l’aggiunta del suffisso collettivo –ETUM. Numerosi furono gli artisti che contribuirono alla realizzazione del santuario della Santa Casa, da Giovan Battista Alberti, che nel 1470 pose la prima pietra, a Baccio Pontelli, Giuliano da Sangallo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=MAR&parola=BRAMANTE'>Bramante</a>, Antonio da Sangallo e Luigi Vanvitelli; quadri, sculture, maioliche, stucchi e vetrate ne arricchiscono l’interno. Sul lato opposto alla basilica, sulla piazza della Madonna, sorge il Palazzo Apostolico, opera di alcuni tra i maggiori architetti che posero mano alla costruzione del santuario. Della cinta muraria rimangono due bastioni rotondi nonché porta Marina, antico ingresso all’abitato.

Economia

L’industria assorbe la metà della popolazione attiva locale nei comparti dei prodotti alimentari, dell’abbigliamento, del legno, della gomma e della plastica, della lavorazione dei metalli, della meccanica e dell’elettronica; la tradizionale produzione artigianale di strumenti musicali e oggetti di oreficeria ha dato inoltre impulso a una produzione più marcatamente industriale, che alimenta il volume delle esportazioni; il terziario annovera anche un buon numero di servizi qualificati. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un istituto professionale industriale, di un istituto tecnico commerciale, di due biblioteche e di alcuni musei –aeronautico, delle armi antiche e della Santa Casa, con annessa pinacoteca–. L’ospedale, un consultorio familiare, un poliambulatorio e la guardia medica assicurano l’assistenza sanitaria; particolarmente qualificato è inoltre l’apparato ricettivo.

L’industria assorbe la metà della popolazione attiva locale nei comparti dei prodotti alimentari, dell’abbigliamento, del legno, della gomma e della plastica, della lavorazione dei metalli, della meccanica e dell’elettronica; la tradizionale produzione artigianale di strumenti musicali e oggetti di oreficeria ha dato inoltre impulso a una produzione più marcatamente industriale, che alimenta il volume delle esportazioni; il terziario annovera anche un buon numero di servizi qualificati. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un istituto professionale industriale, di un istituto tecnico commerciale, di due biblioteche e di alcuni musei –aeronautico, delle armi antiche e della Santa Casa, con annessa pinacoteca–. L’ospedale, un consultorio familiare, un poliambulatorio e la guardia medica assicurano l’assistenza sanitaria; particolarmente qualificato è inoltre l’apparato ricettivo.

Relazioni

Nota soprattutto come meta di pellegrinaggi religiosi, è oggetto di una grande attenzione da parte degli estimatori dell’arte, affascinati dalla bellezza del santuario della Santa Casa. Sono naturalmente molti gli appuntamenti legati al culto cristiano: il più importante è quello che celebra la ricorrenza della venuta della Santa Casa (dicembre) mentre in occasione della Pasqua si svolge una suggestiva Passione vivente, nello scenario di villa Musone. Tra le altre manifestazioni tradizionali spiccano la rassegna internazionale di cori a cappella intitolata “Cappelle musicali” (aprile) e quella dei madonnari (luglio). Per gli sportivi si tiene invece, ad aprile, un meeting internazionale di nuoto. I festeggiamenti patronali in onore della Natività di Maria Vergine si svolgono l’8 settembre ma iniziano il giorno precedente con un’animata corsa di cavalli in salita. È gemellata dal 1991 con Altötting, in Germania.

Nota soprattutto come meta di pellegrinaggi religiosi, è oggetto di una grande attenzione da parte degli estimatori dell’arte, affascinati dalla bellezza del santuario della Santa Casa. Sono naturalmente molti gli appuntamenti legati al culto cristiano: il più importante è quello che celebra la ricorrenza della venuta della Santa Casa (dicembre) mentre in occasione della Pasqua si svolge una suggestiva Passione vivente, nello scenario di villa Musone. Tra le altre manifestazioni tradizionali spiccano la rassegna internazionale di cori a cappella intitolata “Cappelle musicali” (aprile) e quella dei madonnari (luglio). Per gli sportivi si tiene invece, ad aprile, un meeting internazionale di nuoto. I festeggiamenti patronali in onore della Natività di Maria Vergine si svolgono l’8 settembre ma iniziano il giorno precedente con un’animata corsa di cavalli in salita. È gemellata dal 1991 con Altötting, in Germania.

Località

Ave Maria, Costabianca, Le Grotte, Loreto Stazione, Montorso, Musone

Ave Maria, Costabianca, Le Grotte, Loreto Stazione, Montorso, Musone