Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, fonda la propria economia su tutti i settori produttivi, in particolare primario e secondario. I lodivecchini presentano un indice di vecchiaia nella media e sono in gran parte concentrati nel capoluogo comunale, oltre che in numerose cascine, una delle quali contigua al comune di San Zenone al Lambro (MI). Il territorio comunale, in espansione edilizia, ha un profilo geometrico regolare, senza sostanziali variazioni di livello. Il centro abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale, concesso con Decreto del 1963, riproduce una croce d'oro in campo rosso.

Centro di pianura, di antiche origini, fonda la propria economia su tutti i settori produttivi, in particolare primario e secondario. I lodivecchini presentano un indice di vecchiaia nella media e sono in gran parte concentrati nel capoluogo comunale, oltre che in numerose cascine, una delle quali contigua al comune di San Zenone al Lambro (MI). Il territorio comunale, in espansione edilizia, ha un profilo geometrico regolare, senza sostanziali variazioni di livello. Il centro abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma municipale, concesso con Decreto del 1963, riproduce una croce d'oro in campo rosso.

Storia

Secondo la testimonianza di Plinio il Vecchio sarebbe stata fondata dai galli boi nel 500 a.C. Divenne successivamente colonia dei romani, che la chiamarono Laus, evidente richiamo al nome augurale LAUS 'lode, onore' o, per alcuni, probabile derivazione di un precedente toponimo celtico; nell'89 a.C. si aggiunse la specificazione "Pompeia", (da quel Pompeo Strabone grazie al quale i galli avevano ottenuto che fosse riconosciuta come colonia latina, per la collaborazione fornita nel periodo delle guerre sociali). Nel 49 a.C. Giulio Cesare concesse alla popolazione il diritto alla cittadinanza romana; fu l'inizio di un periodo di commerci fecondi, di mutamenti urbanistici e socio-culturali, agevolati dalla presenza di un'assemblea municipale, propria della città, con magistrati e senatori propri. Divenne sede vescovile sin dai primi tempi dell'età cristiana e, nel 374, per volere del vescovo Bassiano, fu dotata della basilica dei Dodici Apostoli. Laus, o Laude, fu nelle mire espansionistiche dei milanesi che, attratti dal suo splendore economico, compirono numerosi tentativi di sopraffazione, tali da indurre l'imperatore Corrado, nell'undicesimo secolo, a revocare al vescovo di Milano il diritto di eleggere il vescovo locale; ciononostante i milanesi la distrussero nei primi anni del XII secolo, togliendo alla popolazione il diritto di navigazione dei fiumi vicini e il mercato. La tenacia degli abitanti portò alla ricostruzione del borgo seppure in tempi lunghi. Verso la metà dello stesso secolo subì una seconda distruzione ad opera dei milanesi, malgrado l'intervento diplomatico di Federico Barbarossa. Nel XIII secolo fu conquistata da Matteo Visconti, che riuscì ad avere ragione sui Torriani. Degne di menzione sono le opere architettoniche rimaste (di carattere sacro), quali la chiesa parrocchiale di San Pietro, restaurata nel XVII secolo, e la basilica di San Bassiano o dei Dodici Apostoli, che sorgerebbe su un antico nucleo del IV secolo d.C.

Secondo la testimonianza di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PLINIOILVECCHIO'>Plinio il Vecchio</a> sarebbe stata fondata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> boi nel 500 a.C. Divenne successivamente colonia dei romani, che la chiamarono Laus, evidente richiamo al nome augurale LAUS 'lode, onore' o, per alcuni, probabile derivazione di un precedente toponimo celtico; nell'89 a.C. si aggiunse la specificazione "Pompeia", (da quel Pompeo Strabone grazie al quale i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> avevano ottenuto che fosse riconosciuta come colonia latina, per la collaborazione fornita nel periodo delle guerre sociali). Nel 49 a.C. Giulio Cesare concesse alla popolazione il diritto alla cittadinanza romana; fu l'inizio di un periodo di commerci fecondi, di mutamenti urbanistici e socio-culturali, agevolati dalla presenza di un'assemblea municipale, propria della città, con magistrati e senatori propri. Divenne sede vescovile sin dai primi tempi dell'età cristiana e, nel 374, per volere del vescovo Bassiano, fu dotata della basilica dei Dodici Apostoli. Laus, o Laude, fu nelle mire espansionistiche dei milanesi che, attratti dal suo splendore economico, compirono numerosi tentativi di sopraffazione, tali da indurre l'imperatore Corrado, nell'undicesimo secolo, a revocare al vescovo di Milano il diritto di eleggere il vescovo locale; ciononostante i milanesi la distrussero nei primi anni del XII secolo, togliendo alla popolazione il diritto di navigazione dei fiumi vicini e il mercato. La tenacia degli abitanti portò alla ricostruzione del borgo seppure in tempi lunghi. Verso la metà dello stesso secolo subì una seconda distruzione ad opera dei milanesi, malgrado l'intervento diplomatico di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>. Nel XIII secolo fu conquistata da Matteo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, che riuscì ad avere ragione sui <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a>. Degne di menzione sono le opere architettoniche rimaste (di carattere sacro), quali la chiesa parrocchiale di San Pietro, restaurata nel XVII secolo, e la basilica di San Bassiano o dei Dodici Apostoli, che sorgerebbe su un antico nucleo del IV secolo d.C.

Economia

Il centro è dotato dei consueti uffici municipali e postali, nonché della stazione dei carabinieri. La popolazione vive dei prodotti dell'agricoltura, quali cereali e foraggi, oltre che di quelli dell'allevamento di bovini e suini. Fonda, inoltre, la sua economia sui settori secondario e terziario: il primo è rappresentato dai comparti metalmeccanico, edile, dell'abbigliamento, di produzione di mobili, di saponi e detergenti, di articoli in plastica e gomma e di manufatti in vetro; il secondo dai servizi di credito e intermediazione monetaria e da aziende di consulenza informatica. Sono assenti organi di diffusione della cultura e dell'informazione, quali emittenti radio-televisive e testate quotidiane o periodiche locali, come mancano strutture sociali, quali asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche consentono il conseguimento del titolo di studio obbligatorio e si registra la presenza di strutture per l'approfondimento culturale, quali biblioteche ed emeroteche. Le strutture ricettive garantiscono la sola ristorazione quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Il centro è dotato dei consueti uffici municipali e postali, nonché della stazione dei carabinieri. La popolazione vive dei prodotti dell'agricoltura, quali cereali e foraggi, oltre che di quelli dell'allevamento di bovini e suini. Fonda, inoltre, la sua economia sui settori secondario e terziario: il primo è rappresentato dai comparti metalmeccanico, edile, dell'abbigliamento, di produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, di saponi e detergenti, di articoli in plastica e gomma e di manufatti in vetro; il secondo dai servizi di credito e intermediazione monetaria e da aziende di consulenza informatica. Sono assenti organi di diffusione della cultura e dell'informazione, quali emittenti radio-televisive e testate quotidiane o periodiche locali, come mancano strutture sociali, quali asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche consentono il conseguimento del titolo di studio obbligatorio e si registra la presenza di strutture per l'approfondimento culturale, quali biblioteche ed emeroteche. Le strutture ricettive garantiscono la sola ristorazione quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Abbastanza frequentata per turismo, mantiene rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi, soprattutto per la presenza di insediamenti industriali; anche un movimento centrifugo, ovviamente, la caratterizza, vista l'assenza di alcune strutture e servizi di pubblica utilità, per i quali ci si rivolge al circondario. Fra gli agglomerati urbani più grandi del lodigiano, contende al capoluogo provinciale l'appellativo: vi è chi sostiene, infatti, che a una Lodi Vecchio dovrebbe essere contrapposta una Lodi Nuova, al fine di sottolineare il lungo passato di splendore economico, culturale ed artistico della prima. Pochi sono i momenti di aggregazione e le attrattive, fra cui va segnalata la festa in onore del Patrono, San Pietro, che si celebra la quarta domenica di ottobre.

Abbastanza frequentata per turismo, mantiene rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi, soprattutto per la presenza di insediamenti industriali; anche un movimento centrifugo, ovviamente, la caratterizza, vista l'assenza di alcune strutture e servizi di pubblica utilità, per i quali ci si rivolge al circondario. Fra gli agglomerati urbani più grandi del lodigiano, contende al capoluogo provinciale l'appellativo: vi è chi sostiene, infatti, che a una Lodi Vecchio dovrebbe essere contrapposta una Lodi Nuova, al fine di sottolineare il lungo passato di splendore economico, culturale ed artistico della prima. Pochi sono i momenti di aggregazione e le attrattive, fra cui va segnalata la festa in onore del Patrono, San Pietro, che si celebra la quarta domenica di ottobre.

Località

Cascina Comune e Gabetto, Cascina Gallinazza, Cascina Gualdane, Cascina Lavagna, Cascina Malgarotta, Cascina San Marco

Cascina Comune e Gabetto, Cascina Gallinazza, Cascina Gualdane, Cascina Lavagna, Cascina Malgarotta, Cascina San Marco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lodi Vecchio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.