Descrizione

Centro collinare di origini alto-medievali, con un'economia basata quasi esclusivamente sulle attività primarie (agricoltura, zootecnia e silvicoltura). I lenolesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, che sta attraversando una fase di forte espansione edilizia; una piccola parte della comunità risiede nella località di Valle Bernardo e in diversi aggregati urbani minori e case sparse. Una corona di verdeggianti cime circonda l'abitato, suddiviso in due nuclei distinti e scaglionato lungo i fianchi di un solitario contrafforte collinare: la parte più antica, dalla tipica struttura urbanistica medievale –anguste stradine e ripide scalinate sulle quali si affacciano le case in pietra, strette le une alle altre– si raggomitola all'ombra protettiva delle mura del castello che svetta sulla sommità del colle; in basso sorge la parte moderna, circondata da opulenti campi coltivati e argentei oliveti, che salendo di quota cedono il posto a estesi boschi di castagno.

Centro collinare di origini alto-medievali, con un'economia basata quasi esclusivamente sulle attività primarie (agricoltura, zootecnia e silvicoltura). I lenolesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, che sta attraversando una fase di forte espansione edilizia; una piccola parte della comunità risiede nella località di Valle Bernardo e in diversi aggregati urbani minori e case sparse. Una corona di verdeggianti cime circonda l'abitato, suddiviso in due nuclei distinti e scaglionato lungo i fianchi di un solitario contrafforte collinare: la parte più antica, dalla tipica struttura urbanistica medievale –anguste stradine e ripide scalinate sulle quali si affacciano le case in pietra, strette le une alle altre– si raggomitola all'ombra protettiva delle mura del castello che svetta sulla sommità del colle; in basso sorge la parte moderna, circondata da opulenti campi coltivati e argentei oliveti, che salendo di quota cedono il posto a estesi boschi di castagno.

Storia

Le prime notizie sicure risalgono alla seconda metà del secolo XI, quando viene citata nel testamento del duca Littefredo di Fondi che, non avendo eredi, donò all'abbazia di Montecassino un terzo del suo ducato. Alla fine del XIII secolo, insieme a Fondi, divenne possedimento della famiglia Caetani e nel 1534 fu distrutta da Kaireddin Barbarossa, corsaro del sultano Solimano II il Magnifico. Per la sua posizione al confine tra lo Stato Pontificio e il regno di Napoli soffrì a lungo a causa del brigantaggio e fu teatro dell'ultimo atto delle gesta della banda di Luigi Alonzi, detto Chiavone (1870), rimasto fedele all'ultimo re borbone, Ferdinando II. Durante la seconda guerra mondiale è stata teatro delle violenze compiute contro i civili dalle truppe francesi del generale Juin. Il toponimo, attestato nel Catalogus Baronum (1150-1168), deriverebbe dall'evoluzione fonetica dell'antico nome latino INOLA in ENULA; tuttavia tali forme non sono documentate in epoca classica. Tra le vestigia del passato spiccano il castello baronale di epoca medievale e l'annessa piccola chiesa di San Giovanni Battista, la chiesa della Madonna del Latte e, soprattutto, il santuario della Madonna del Colle (XVII-XVIII secolo), luogo taumaturgico e meta di pellegrinaggi.

Le prime notizie sicure risalgono alla seconda metà del secolo XI, quando viene citata nel testamento del duca Littefredo di Fondi che, non avendo eredi, donò all'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIMONTECASSINO'>abbazia di Montecassino</a> un terzo del suo ducato. Alla fine del XIII secolo, insieme a Fondi, divenne possedimento della famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a> e nel 1534 fu distrutta da Kaireddin Barbarossa, corsaro del sultano Solimano II il Magnifico. Per la sua posizione al confine tra lo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=STATOPONTIFICIO'>Stato Pontificio</a> e il regno di Napoli soffrì a lungo a causa del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BRIGANTAGGIO'>brigantaggio</a> e fu teatro dell'ultimo atto delle gesta della banda di Luigi Alonzi, detto Chiavone (1870), rimasto fedele all'ultimo re borbone, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FERDINANDOII'>Ferdinando II</a>. Durante la seconda guerra mondiale è stata teatro delle violenze compiute contro i civili dalle truppe francesi del generale Juin. Il toponimo, attestato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> (1150-1168), deriverebbe dall'evoluzione fonetica dell'antico nome latino INOLA in ENULA; tuttavia tali forme non sono documentate in epoca classica. Tra le vestigia del passato spiccano il castello baronale di epoca medievale e l'annessa piccola chiesa di San Giovanni Battista, la chiesa della Madonna del Latte e, soprattutto, il santuario della Madonna del Colle (XVII-XVIII secolo), luogo taumaturgico e meta di pellegrinaggi.

Economia

Le attività primarie costituiscono ancora una significativa fonte di reddito per i lenolesi: il territorio comunale, occupato prevalentemente da pascoli e boschi, favorisce la silvicoltura e l'allevamento, in particolare quello ovino, mentre frumento, mais e olive costituiscono le principali produzioni agricole. Il settore secondario non è particolarmente sviluppato ed è caratterizzato da dimensioni aziendali artigianali: la maggior parte delle imprese opera nei comparti agro-alimentare, metallurgico, meccanico ed edile. La comunità dei lenolesi usufruisce di un soddisfacente insieme di servizi, tra i quali quello bancario, e mostra una notevole vivacità intellettuale, testimoniata dalla presenza di emittenti radiofoniche, squadre di calcio e club sportivi. Il comune, sede della Comunità montana e di una stazione dei carabinieri, presenta una buona dotazione di infrastrutture scolastiche e culturali: oltre alle scuole dell'obbligo, sono presenti una biblioteca comunale, un museo e un cinema; possiede un apparato ricettivo discretamente sviluppato e, per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, può contare sui servizi offerti dalla centrale operativa di continuità assistenziale di Latina e sulla farmacia.

Le attività primarie costituiscono ancora una significativa fonte di reddito per i lenolesi: il territorio comunale, occupato prevalentemente da pascoli e boschi, favorisce la silvicoltura e l'allevamento, in particolare quello ovino, mentre frumento, mais e olive costituiscono le principali produzioni agricole. Il settore secondario non è particolarmente sviluppato ed è caratterizzato da dimensioni aziendali artigianali: la maggior parte delle imprese opera nei comparti agro-alimentare, metallurgico, meccanico ed edile. La comunità dei lenolesi usufruisce di un soddisfacente insieme di servizi, tra i quali quello bancario, e mostra una notevole vivacità intellettuale, testimoniata dalla presenza di emittenti radiofoniche, squadre di calcio e club sportivi. Il comune, sede della Comunità montana e di una stazione dei carabinieri, presenta una buona dotazione di infrastrutture scolastiche e culturali: oltre alle scuole dell'obbligo, sono presenti una biblioteca comunale, un museo e un cinema; possiede un apparato ricettivo discretamente sviluppato e, per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, può contare sui servizi offerti dalla centrale operativa di continuità assistenziale di Latina e sulla farmacia.

Relazioni

È frequentata soprattutto nel periodo estivo da escursionisti e amanti della montagna, ai quali offre la possibilità di belle e salutari passeggiate tra il verde dei monti Ausoni. Numerosi visitatori accorrono, inoltre, in occasione della sagra della bruschetta, condita con l'ottimo olio d'oliva del posto (agosto), mentre il 15 settembre si svolge una processione al santuario della Madonna del Colle, situato vicino al bosco in cui, nel 1602, fu ritrovata un'effigie della Madonna, scolpita da alcuni cristiani sfuggiti alle persecuzioni dell'imperatore romano Decio. La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 24 giugno; per l'occasione si svolge anche una fiera di merci e bestiame. È gemellata con Mondragon (Francia).

È frequentata soprattutto nel periodo estivo da escursionisti e amanti della montagna, ai quali offre la possibilità di belle e salutari passeggiate tra il verde dei monti Ausoni. Numerosi visitatori accorrono, inoltre, in occasione della sagra della bruschetta, condita con l'ottimo olio d'oliva del posto (agosto), mentre il 15 settembre si svolge una processione al santuario della Madonna del Colle, situato vicino al bosco in cui, nel 1602, fu ritrovata un'effigie della Madonna, scolpita da alcuni cristiani sfuggiti alle persecuzioni dell'imperatore romano Decio. La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 24 giugno; per l'occasione si svolge anche una fiera di merci e bestiame. È gemellata con Mondragon (Francia).

Località

Camposarianni, Chiavino-Passignano, Cima del Monte, Liverani, Passignano, Valle Bernardo

Camposarianni, Chiavino-Passignano, Cima del Monte, Liverani, Passignano, Valle Bernardo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lenola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.