Descrizione

Cittadina rivierasca, ubicata in pianura e dalle antiche origini, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I lizzanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia. Il territorio, comprendente anche la località di Marina di Lizzano (contigua alla località di Monacizzo-Librari-Truglione del comune di Torricella), varie case sparse e la palude Mascia, presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche differenza di altitudine più accentuata. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nell’insegna municipale, concessa con Decreto del Capo del Governo, si raffigura un leccio il cui tronco è avvolto da una corda; tra le sue fronde un cartiglio reca il motto in caratteri neri: FRACTA ET LIGATA REFLORET.

Cittadina rivierasca, ubicata in pianura e dalle antiche origini, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I lizzanesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia. Il territorio, comprendente anche la località di Marina di Lizzano (contigua alla località di Monacizzo-Librari-Truglione del comune di Torricella), varie case sparse e la palude Mascia, presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche differenza di altitudine più accentuata. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nell’insegna municipale, concessa con Decreto del Capo del Governo, si raffigura un leccio il cui tronco è avvolto da una corda; tra le sue fronde un cartiglio reca il motto in caratteri neri: FRACTA ET LIGATA REFLORET.

Storia

Di origine greco-romana, deriva il toponimo dal nome latino di persona LICCIUS con l’aggiunta del suffisso aggettivale -anus. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati dopo la caduta dell’impero romano ad un susseguirsi di dominazioni, come quelle dei bizantini, dei longobardi, dei normanni, degli svevi, degli angioini, degli aragonesi, degli spagnoli e in ultimo degli austriaci e dei Borboni. Dal XII al XVII secolo fu feudo incontrastato di più nobili famiglie, divenendo libero comune nel periodo napoleonico. Le vicende successive all’ingresso nel regno d’Italia seguono quelle del resto della regione, facendo registrare un’attiva partecipazione agli ultimi conflitti mondiali. Tra i monumenti, oltre ad un torrione del cosiddetto castello, una residenza gentilizia eretta nel XVI secolo dai baroni de Raho su un fortilizio di epoca normanna, degni di nota sono il settecentesco convento di San Pasquale, la chiesa e la cripta rupestre dell’Annunziata, risalenti al IX e X secolo, la chiesa matrice, costruita alla fine del Cinquecento, l’antica cappella del Crocifisso, posta nei pressi del castello, e la torre Zozzoli sul litorale.

Di origine greco-romana, deriva il toponimo dal nome latino di persona LICCIUS con l’aggiunta del suffisso aggettivale -anus. La sua storia, nella quale mancano eventi di particolare rilievo, non si discosta da quella dei territori circostanti, assoggettati dopo la caduta dell’impero romano ad un susseguirsi di dominazioni, come quelle dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNI'>normanni</a>, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVI'>svevi</a>, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINI'>angioini</a>, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>, degli spagnoli e in ultimo degli austriaci e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONI'>Borboni</a>. Dal XII al XVII secolo fu feudo incontrastato di più nobili famiglie, divenendo libero comune nel periodo napoleonico. Le vicende successive all’ingresso nel regno d’Italia seguono quelle del resto della regione, facendo registrare un’attiva partecipazione agli ultimi conflitti mondiali. Tra i monumenti, oltre ad un torrione del cosiddetto castello, una residenza gentilizia eretta nel XVI secolo dai baroni de Raho su un fortilizio di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNA'>normanna</a>, degni di nota sono il settecentesco convento di San Pasquale, la chiesa e la cripta rupestre dell’Annunziata, risalenti al IX e X secolo, la chiesa matrice, costruita alla fine del Cinquecento, l’antica cappella del Crocifisso, posta nei pressi del castello, e la torre Zozzoli sul litorale.

Economia

Se si escludono la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di rilievo. Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno che consentono buone produzioni di ogni tipo di coltura, conserva un ruolo di primo piano; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di ovini e caprini. L’industria è costituita da varie aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico e del legno. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle sole classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale e dal museo di storia della conchiglia; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di rilievo. Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno che consentono buone produzioni di ogni tipo di coltura, conserva un ruolo di primo piano; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di ovini e caprini. L’industria è costituita da varie aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico e del legno. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle sole classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale e dal museo di storia della conchiglia; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folklore. Tra questi meritano di essere citate la calata dei Magi del 6 gennaio, la fiera di San Giuseppe, che si svolge il 19 maggio con uno spettacolo pirotecnico e le cosiddette “tavole” di San Giuseppe (rassegna e degustazione di piatti gastronomici locali), la fiera di San Pasquale del 17 e 18 maggio e quella della Madonna del Rosario della prima domenica di ottobre. La festa del Patrono, San Gaetano, si celebra il 7 agosto.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folklore. Tra questi meritano di essere citate la calata dei Magi del 6 gennaio, la fiera di San Giuseppe, che si svolge il 19 maggio con uno spettacolo pirotecnico e le cosiddette “tavole” di San Giuseppe (rassegna e degustazione di piatti gastronomici locali), la fiera di San Pasquale del 17 e 18 maggio e quella della Madonna del Rosario della prima domenica di ottobre. La festa del Patrono, San Gaetano, si celebra il 7 agosto.

Località

Bagnara, Le Conche, Marina di Lizzano, Palmintiello, Palude Mascia

Bagnara, Le Conche, Marina di Lizzano, Palmintiello, Palude Mascia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lizzano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.