Descrizione

Comune di impronta medievale adagiato su di un colle, noto per la produzione artigianale di fuochi d'artificio e dedito alle attività rurali, al loro indotto agro-alimentare e al commercio. La comunità degli elicesi, il cui indice di vecchiaia è in linea con i valori medi, è sparpagliata in un gran numero di case sparse, che costeggiano la maglia poderale, e in alcuni aggregati urbani minori; dal recente sviluppo economico, demografico e urbanistico del comune scaturisce la moderna espansione edilizia del capoluogo comunale, orientata verso le grandi reti di traffico. Le dolci increspature che movimentano il profilo geometrico del territorio comunale sono quelle che delimitano la media valle del fiume Fino e che sfumano con gradualità nella sottile pianura costiera; dall'altura su cui si erge l'abitato, lo sguardo si spinge da un lato fino al Gran Sasso, dall'altro alla distesa azzurra del mare, che fa sentire il suo influsso mitigatore sul clima elicese. Al centro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una croce latina; ai lati di questa sono raffigurate due stelle a sei raggi e una palma.

Comune di impronta medievale adagiato su di un colle, noto per la produzione artigianale di fuochi d'artificio e dedito alle attività rurali, al loro indotto agro-alimentare e al commercio. La comunità degli elicesi, il cui indice di vecchiaia è in linea con i valori medi, è sparpagliata in un gran numero di case sparse, che costeggiano la maglia poderale, e in alcuni aggregati urbani minori; dal recente sviluppo economico, demografico e urbanistico del comune scaturisce la moderna espansione edilizia del capoluogo comunale, orientata verso le grandi reti di traffico. Le dolci increspature che movimentano il profilo geometrico del territorio comunale sono quelle che delimitano la media valle del fiume Fino e che sfumano con gradualità nella sottile pianura costiera; dall'altura su cui si erge l'abitato, lo sguardo si spinge da un lato fino al Gran Sasso, dall'altro alla distesa azzurra del mare, che fa sentire il suo influsso mitigatore sul clima elicese. Al centro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una croce latina; ai lati di questa sono raffigurate due stelle a sei raggi e una palma.

Storia

Il toponimo conserva la memoria dei lecci che un tempo rivestivano i rilievi collinari elicesi -qui la presenza dell'uomo è documentata fin dal paleolitico-. Del borgo medievale si ignora l'origine ma è noto che per un certo periodo di tempo riuscì a mantenere la propria autonomia. Nel Quattrocento, però, era possesso di Penne e alcuni documenti del XVI secolo testimoniano la sua appartenenza alla famiglia Castiglioni, che ne mantenne il controllo fino al XVIII secolo. Il castello medievale costruito in pietra e mattoni rappresenta il fulcro del centro storico insieme alla parrocchiale di antica costruzione, interamente rimaneggiata forse al principio del XIX secolo; i due colossi incombono con la loro mole sull'abitato. L'artigianato elicese vanta una tradizione antica e prestigiosa: negli ultimi decenni del secolo scorso nacque sul posto una fabbrica di ceramica artistica, che riuscì a piazzare i suoi pregiati manufatti sul mercato regionale.

Il toponimo conserva la memoria dei lecci che un tempo rivestivano i rilievi collinari elicesi -qui la presenza dell'uomo è documentata fin dal paleolitico-. Del borgo medievale si ignora l'origine ma è noto che per un certo periodo di tempo riuscì a mantenere la propria autonomia. Nel Quattrocento, però, era possesso di Penne e alcuni documenti del XVI secolo testimoniano la sua appartenenza alla famiglia Castiglioni, che ne mantenne il controllo fino al XVIII secolo. Il castello medievale costruito in pietra e mattoni rappresenta il fulcro del centro storico insieme alla parrocchiale di antica costruzione, interamente rimaneggiata forse al principio del XIX secolo; i due colossi incombono con la loro mole sull'abitato. L'artigianato elicese vanta una tradizione antica e prestigiosa: negli ultimi decenni del secolo scorso nacque sul posto una fabbrica di ceramica artistica, che riuscì a piazzare i suoi pregiati manufatti sul mercato regionale.

Economia

La vivacità e il movimento turistico che fervono sul litorale si stemperano gradualmente nella quiete delle colline retrostanti, che ne conservano solo un'eco attutita. In questo contesto la comunità si dedica, con mezzi tecnici appropriati, alla zootecnia, alla cerealicoltura e soprattutto alla produzione di uva e olive, trasformate da alcune aziende enologiche ed olearie in vini e oli pregiati, commercializzati su vasta scala. Il commercio è appunto una delle voci più importanti dell'economia locale, nella quale il comparto del credito e quello delle assicurazioni faticano ad imporre la loro qualificante presenza. Le capacità organizzative che presiedono al processo di sviluppo economico non si mostrano con altrettanta evidenza nel sistema delle infrastrutture sociali. Il comune non dispone che degli ordinari uffici municipali e postali; dotato di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, è carente di strutture culturali; è privo di alberghi e con una palestra ed un campo di calcio, a disposizione delle due squadre locali (Elicese Associazione Sportiva ed Elicese Polisportiva), è di poco sostegno alle esigenze di svago e di esercizio fisico della comunità.

La vivacità e il movimento turistico che fervono sul litorale si stemperano gradualmente nella quiete delle colline retrostanti, che ne conservano solo un'eco attutita. In questo contesto la comunità si dedica, con mezzi tecnici appropriati, alla zootecnia, alla cerealicoltura e soprattutto alla produzione di uva e olive, trasformate da alcune aziende enologiche ed olearie in vini e oli pregiati, commercializzati su vasta scala. Il commercio è appunto una delle voci più importanti dell'economia locale, nella quale il comparto del credito e quello delle assicurazioni faticano ad imporre la loro qualificante presenza. Le capacità organizzative che presiedono al processo di sviluppo economico non si mostrano con altrettanta evidenza nel sistema delle infrastrutture sociali. Il comune non dispone che degli ordinari uffici municipali e postali; dotato di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, è carente di strutture culturali; è privo di alberghi e con una palestra ed un campo di calcio, a disposizione delle due squadre locali (Elicese Associazione Sportiva ed Elicese Polisportiva), è di poco sostegno alle esigenze di svago e di esercizio fisico della comunità.

Relazioni

Questo angolo dell'entroterra collinare pescarese è una meta ideale per chi voglia momentaneamente sottrarsi alla congestione e alla calura della costa nei mesi estivi. In questo periodo dell'anno, nella cornice allegra della sagra gastronomica che si svolge il 7 e l'8 luglio, è possibile assaggiare una celebre specialità gastronomica abruzzese, le "scrippelle", altrettanto gustose ma meno pretenziose delle crêpe francesi. Il Patrono S. Martino si festeggia l'11 novembre.

Questo angolo dell'entroterra collinare pescarese è una meta ideale per chi voglia momentaneamente sottrarsi alla congestione e alla calura della costa nei mesi estivi. In questo periodo dell'anno, nella cornice allegra della sagra gastronomica che si svolge il 7 e l'8 luglio, è possibile assaggiare una celebre specialità gastronomica abruzzese, le "scrippelle", altrettanto gustose ma meno pretenziose delle crêpe francesi. Il Patrono S. Martino si festeggia l'11 novembre.

Località

Case Chiavarini, Castellano, Cocciagrasso, Colle d'Odio, Collina, Madonna degli Angeli, Sant'Agnello

Case Chiavarini, Castellano, Cocciagrasso, Colle d'Odio, Collina, Madonna degli Angeli, Sant'Agnello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Elice rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.