Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, basa la sua economia sulle tradizionali attività agro-pastorali. I librizzesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Colla Maffone, con il maggior numero di residenti, Murmari e Nasidi, nei nuclei urbani minori di Piana, San Pancrazio, Vallonevina Inferiore e Vallonevina Superiore, nonché in numerose case sparse. Il territorio, fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.106 metri di quota. L’abitato, che sorge su una collina con ampia veduta panoramica sul mare, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo purpureo, un’aquila nera, munita di una corona a quattro punte, azzurra.

Comune collinare, di origine medievale, basa la sua economia sulle tradizionali attività agro-pastorali. I librizzesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, vivono, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Colla Maffone, con il maggior numero di residenti, Murmari e Nasidi, nei nuclei urbani minori di Piana, San Pancrazio, Vallonevina Inferiore e Vallonevina Superiore, nonché in numerose case sparse. Il territorio, fertile e produttivo per la ricchezza di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 1.106 metri di quota. L’abitato, che sorge su una collina con ampia veduta panoramica sul mare, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo purpureo, un’aquila nera, munita di una corona a quattro punte, azzurra.

Storia

Non si conoscono le origini e l’etimologia del toponimo, che figura in documenti del XIV secolo in latino medievale come “Libricium”, mentre nelle fonti greche figura come ”Libríkes” e “Libríkios”. Il nome locale va confrontato col Monte Libra (relitto mediterraneo). Dell’origine medievale del primo nucleo abitato non si hanno attestazioni documentate né, del resto, nella sua storia si registrano pagine o eventi memorabili. Sempre in epoca medievale, verso la fine del XIV secolo, nel 1392, il borgo fu sottoposto alla giurisdizione del nobile Bartolomeo Alangona, che era stato anche il fondatore del feudo. Successivamente fu conquistato e amministrato dal feudatario Martino I, che a sua volta lo concesse per atto di donazione a Eleonora Centrelles. Agli inizi del XV secolo l’amministrazione del borgo passò nelle mani del vescovo di Patti. La storia successiva fu quella di tutta la zona: dalle varie vicissitudini preborboniche fino a tutto il periodo borbonico e quindi all’unificazione d’Italia e, infine, alla nascita dello stato repubblicano e della Regione autonoma siciliana. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnala la chiesa madre, dedicata a Maria Santissima della Catena, al cui interno è custodita una statua della Vergine, realizzata dallo scultore Gagini.

Non si conoscono le origini e l’etimologia del toponimo, che figura in documenti del XIV secolo in latino medievale come “Libricium”, mentre nelle fonti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECHE'>greche</a> figura come ”Libríkes” e “Libríkios”. Il nome locale va confrontato col Monte Libra (relitto mediterraneo). Dell’origine medievale del primo nucleo abitato non si hanno attestazioni documentate né, del resto, nella sua storia si registrano pagine o eventi memorabili. Sempre in epoca medievale, verso la fine del XIV secolo, nel 1392, il borgo fu sottoposto alla giurisdizione del nobile Bartolomeo Alangona, che era stato anche il fondatore del feudo. Successivamente fu conquistato e amministrato dal feudatario Martino I, che a sua volta lo concesse per atto di donazione a Eleonora Centrelles. Agli inizi del XV secolo l’amministrazione del borgo passò nelle mani del vescovo di Patti. La storia successiva fu quella di tutta la zona: dalle varie vicissitudini preborboniche fino a tutto il periodo borbonico e quindi all’unificazione d’Italia e, infine, alla nascita dello stato repubblicano e della Regione autonoma siciliana. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnala la chiesa madre, dedicata a Maria Santissima della Catena, al cui interno è custodita una statua della Vergine, realizzata dallo scultore Gagini.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, molto favorito dalla fertilità del terreno e dal clima mite, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, oliveti, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale (che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità) oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le sole classi dell’obbligo mentre per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado bisogna raggiungere i centri vicini; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, molto favorito dalla fertilità del terreno e dal clima mite, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, oliveti, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale (che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità) oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali permettono di frequentare le sole classi dell’obbligo mentre per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado bisogna raggiungere i centri vicini; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova, tuttavia, in una favorevole posizione che permette di raggiungere interessanti siti naturalistici. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Fatta eccezione per i suggestivi riti della Settimana Santa, non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la popolazione o richiamare visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, la Madonna della Catena, si celebra l’8 settembre. Altri festeggiamenti in onore della Madonna si hanno la prima domenica successiva al ferragosto. Ha dato i natali allo storiografo Antonino Cullurafi (1586-1655).

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova, tuttavia, in una favorevole posizione che permette di raggiungere interessanti siti naturalistici. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Fatta eccezione per i suggestivi riti della Settimana Santa, non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la popolazione o richiamare visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, la Madonna della Catena, si celebra l’8 settembre. Altri festeggiamenti in onore della Madonna si hanno la prima domenica successiva al ferragosto. Ha dato i natali allo storiografo Antonino Cullurafi (1586-1655).

Località

Castagnazza, Colla Maffone, Murmari, Nasidi, Piana, San Pancrazio, Sant'Opolo, Vallonevina Inferiore, Vallonevina Superiore

Castagnazza, Colla Maffone, Murmari, Nasidi, Piana, San Pancrazio, Sant'Opolo, Vallonevina Inferiore, Vallonevina Superiore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Librizzi rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.