Descrizione

Comune medievale adagiato su un colle aprico, sostenuto dai proventi delle attività rurali -è rinomato per la produzione artigianale di formaggi- e in misura più ridotta anche dall'industria e dal commercio, non molto vivaci. La comunità dei lentellesi, che presenta un indice di vecchiaia compreso nella media, è concentrata nel capoluogo comunale, che ha conosciuto un'espansione edilizia contenuta, nonostante la posizione favorevole rispetto alle vie di comunicazione e benché il territorio comunale sia propizio all'insediamento e docile all'intervento dell'uomo: i monti dei Frentani, infatti, si stagliano pallidi e un po' sbiaditi all'orizzonte mentre il profilo del comprensorio lentellese ricalca solo morbide ondulazioni coperte di coltivi e di verdeggianti praterie nonché aree pianeggianti nella fascia contigua al letto dei fiumi Trigno e Treste. Dall'abitato si domina una splendida veduta delle due valli fluviali. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un baccello di lenticchie.

Comune medievale adagiato su un colle aprico, sostenuto dai proventi delle attività rurali -è rinomato per la produzione artigianale di formaggi- e in misura più ridotta anche dall'industria e dal commercio, non molto vivaci. La comunità dei lentellesi, che presenta un indice di vecchiaia compreso nella media, è concentrata nel capoluogo comunale, che ha conosciuto un'espansione edilizia contenuta, nonostante la posizione favorevole rispetto alle vie di comunicazione e benché il territorio comunale sia propizio all'insediamento e docile all'intervento dell'uomo: i monti dei Frentani, infatti, si stagliano pallidi e un po' sbiaditi all'orizzonte mentre il profilo del comprensorio lentellese ricalca solo morbide ondulazioni coperte di coltivi e di verdeggianti praterie nonché aree pianeggianti nella fascia contigua al letto dei fiumi Trigno e Treste. Dall'abitato si domina una splendida veduta delle due valli fluviali. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un baccello di lenticchie.

Storia

Ai tempi dell'invasione normanna il borgo risulta soggetto a quel Roberto Grandinato che dominava la vicina Fresagrandinaria. È questa una delle poche certezze relative alla sua storia, condannata all'oblio dalla penuria di fonti documentarie superstiti; è provata anche l'appartenenza del feudo, nel 1447, a Raguacio de Nerido e nel XVIII secolo ai D'Avalos di Vasto, che lo tennero probabilmente fino all'eversione dei diritti feudali. Fra le poche testimonianze del passato, sopravvissute al logorio del tempo, si segnala la splendida parrocchiale intitolata ai Santi Cosma e Damiano, che contribuisce in modo determinante a definire l'immagine del borgo. La consistenza numerica della comunità era ben più ragguardevole all'inizio di questo secolo e si è drasticamente ridotta soprattutto dal dopoguerra ad oggi.

Ai tempi dell'invasione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=NORMANNA'>normanna</a> il borgo risulta soggetto a quel Roberto Grandinato che dominava la vicina Fresagrandinaria. È questa una delle poche certezze relative alla sua storia, condannata all'oblio dalla penuria di fonti documentarie superstiti; è provata anche l'appartenenza del feudo, nel 1447, a Raguacio de Nerido e nel XVIII secolo ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>D'Avalos</a> di Vasto, che lo tennero probabilmente fino all'eversione dei diritti feudali. Fra le poche testimonianze del passato, sopravvissute al logorio del tempo, si segnala la splendida parrocchiale intitolata ai Santi Cosma e Damiano, che contribuisce in modo determinante a definire l'immagine del borgo. La consistenza numerica della comunità era ben più ragguardevole all'inizio di questo secolo e si è drasticamente ridotta soprattutto dal dopoguerra ad oggi.

Economia

Il fattore che in prossimo futuro deciderà le sorti di questo comune, estraneo ai ritmi convulsi della vita cittadina, è il grado di apertura al nuovo di cui saprà dare prova, vincendo la connaturata soggezione al dettato della tradizione. Attualmente il programma di sviluppo economico è solo abbozzato: l'agricoltura, e più precisamente la coltivazione di cereali, legumi, ortaggi, uva, olive e frutta, conserva una posizione di preminenza nel quadro delle risorse economiche, mentre l'industria è rivolta con poco slancio verso le tradizionali attività estrattive ed edilizie, il commercio fatica ad incrementare il suo volume di affari e i servizi, privi del sostegno dell'intermediazione finanziaria, operano principalmente nel settore dei trasporti. Le lacune del sistema delle infrastrutture di servizio è uno degli ostacoli che intralciano l'iniziativa degli operatori economici. In questo comune non sono presenti importanti sedi burocratico-amministrative; è attiva una biblioteca comunale ma non è garantita nemmeno la frequenza dell'intero ciclo della scuola dell'obbligo; l'apparato ricettivo è essenziale ma tutto sommato soddisfacente, come gli impianti sportivi -campi da tennis, di bocce e di calcio-, che dimostrano una certa attenzione per lo svago e il benessere fisico della comunità; la domanda di servizi sanitari ha come punti di riferimento una farmacia e un ambulatorio della Usl.

Il fattore che in prossimo futuro deciderà le sorti di questo comune, estraneo ai ritmi convulsi della vita cittadina, è il grado di apertura al nuovo di cui saprà dare prova, vincendo la connaturata soggezione al dettato della tradizione. Attualmente il programma di sviluppo economico è solo abbozzato: l'agricoltura, e più precisamente la coltivazione di cereali, legumi, ortaggi, uva, olive e frutta, conserva una posizione di preminenza nel quadro delle risorse economiche, mentre l'industria è rivolta con poco slancio verso le tradizionali attività estrattive ed edilizie, il commercio fatica ad incrementare il suo volume di affari e i servizi, privi del sostegno dell'intermediazione finanziaria, operano principalmente nel settore dei trasporti. Le lacune del sistema delle infrastrutture di servizio è uno degli ostacoli che intralciano l'iniziativa degli operatori economici. In questo comune non sono presenti importanti sedi burocratico-amministrative; è attiva una biblioteca comunale ma non è garantita nemmeno la frequenza dell'intero ciclo della scuola dell'obbligo; l'apparato ricettivo è essenziale ma tutto sommato soddisfacente, come gli impianti sportivi -campi da tennis, di bocce e di calcio-, che dimostrano una certa attenzione per lo svago e il benessere fisico della comunità; la domanda di servizi sanitari ha come punti di riferimento una farmacia e un ambulatorio della Usl.

Relazioni

La comunità lentellese è costretta ad una spiccata mobilità dalle lacune del sistema delle infrastrutture, che oltretutto riducono le possibilità di veder riconosciute e apprezzate, da parte del movimento turistico, le attrattive paesaggistiche e climatiche di questo angolo appartato della vallata del Trigno. La festa dei Patroni, i Santi Cosma e Damiano, si celebra il 27 settembre con una suggestiva processione di fanciulle vestite dei costumi tradizionali; è preceduta inoltre da una fiera.

La comunità lentellese è costretta ad una spiccata mobilità dalle lacune del sistema delle infrastrutture, che oltretutto riducono le possibilità di veder riconosciute e apprezzate, da parte del movimento turistico, le attrattive paesaggistiche e climatiche di questo angolo appartato della vallata del Trigno. La festa dei Patroni, i Santi Cosma e Damiano, si celebra il 27 settembre con una suggestiva processione di fanciulle vestite dei costumi tradizionali; è preceduta inoltre da una fiera.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lentella rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.