Descrizione

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria, ha un'economia basata sulle attività agricole e zootecniche. La totalità dei leiesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 192 a un massimo di 1.133 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina.

Comune collinare, che affonda le sue origini nella preistoria, ha un'economia basata sulle attività agricole e zootecniche. La totalità dei leiesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 192 a un massimo di 1.133 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina.

Storia

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Léi”, è attestato, dal 1341, attraverso le forme “Lien” e “Ley”. Di verosimile origine protosarda, l'etimo è poco chiaro, sebbene alcuni studiosi l'abbiano considerato attinente alla voce latina LAURUS, ‘alloro', e a quella fenicia “Lehe”, ‘fatica, molestia', che potrebbe riferirsi alla ripida salita. Le origini del suo insediamento sono tuttora incerte. In epoca medievale fece parte del Giudicato di Torres e di quello d'Arborea. Il XVIII secolo fu testimone del suo passaggio al marchesato del Marghine e della sua cessione in feudo ai Pimentel e ai Tellez Giron d'Alcantara. Tra le vestigia del passato figurano: i resti di età preistorica rinvenuti presso Su Furrighesu e Muros (asce, ossidiane, bracciale di bronzo), attualmente conservati presso il Museo Sanna di Sassari; un antico anello di bronzo che nella gemma ha scolpito un cavaliere, rinvenuto in località Santu Martine; monete, embrici, giare, bronzi, ghiande missili di terracotta, mole asinare di pietra vulcanica; il protonuraghe Ozzastros; la domus de janas di Su Furrighesu; la tomba dei giganti Cubadda; i nuraghi Beralines e Pattada; la parrocchiale intitolata a San Marco; la chiesa di San Michele, edificata nel XIII secolo in stile romanico arcaico, e di recente restaurata, al cui interno sono state trovate terrecotte e suppellettili medievali.

Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Léi”, è attestato, dal 1341, attraverso le forme “Lien” e “Ley”. Di verosimile origine protosarda, l'etimo è poco chiaro, sebbene alcuni studiosi l'abbiano considerato attinente alla voce latina LAURUS, ‘alloro', e a quella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICIA'>fenicia</a> “Lehe”, ‘fatica, molestia', che potrebbe riferirsi alla ripida salita. Le origini del suo insediamento sono tuttora incerte. In epoca medievale fece parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Torres e di quello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DARBOREA'>d'Arborea</a>. Il XVIII secolo fu testimone del suo passaggio al marchesato del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARGHINE'>Marghine</a> e della sua cessione in feudo ai Pimentel e ai Tellez Giron d'Alcantara. Tra le vestigia del passato figurano: i resti di età preistorica rinvenuti presso Su Furrighesu e Muros (asce, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=OSSIDIANE'>ossidiane</a>, bracciale di bronzo), attualmente conservati presso il Museo Sanna di Sassari; un antico anello di bronzo che nella gemma ha scolpito un cavaliere, rinvenuto in località Santu Martine; monete, embrici, giare, bronzi, ghiande missili di terracotta, mole asinare di pietra vulcanica; il protonuraghe Ozzastros; la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a> di Su Furrighesu; la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBADEIGIGANTI'>tomba dei giganti</a> Cubadda; i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> Beralines e Pattada; la parrocchiale intitolata a San Marco; la chiesa di San Michele, edificata nel XIII secolo in stile romanico arcaico, e di recente restaurata, al cui interno sono state trovate terrecotte e suppellettili medievali.

Economia

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, foraggi, ulivi, viti e altri alberi da frutta; si pratica l'allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il settore industriale, se si eccettua qualche piccola azienda che opera nel comparto edile, è inesistente. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, foraggi, ulivi, viti e altri alberi da frutta; si pratica l'allevamento di bovini, suini, ovini, equini e avicoli. Il settore industriale, se si eccettua qualche piccola azienda che opera nel comparto edile, è inesistente. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete di maggiore afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli e rilassanti escursioni sui monti del Marghine e sugli interessanti e numerosi siti protonuragici e nuraghi sparsi sul suo territorio, nonché lungo le sponde del vicino rio di Canales. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della festa di San Marco, la seconda domenica di settembre. La festa del Patrono, San Pietro, si celebra il 29 giugno. Il giorno di astensione dal lavoro è il 25 aprile, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Marco.

Sebbene non figuri tra le mete di maggiore afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli e rilassanti escursioni sui monti del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARGHINE'>Marghine</a> e sugli interessanti e numerosi siti protonuragici e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> sparsi sul suo territorio, nonché lungo le sponde del vicino rio di Canales. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della festa di San Marco, la seconda domenica di settembre. La festa del Patrono, San Pietro, si celebra il 29 giugno. Il giorno di astensione dal lavoro è il 25 aprile, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Marco.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Lei in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.