Descrizione

Comune montano di origini probabilmente antiche; presenta un'economia imperniata sulle tradizionali attività silvicole, agricole e zootecniche ma, facendo leva sulle notevoli attrattive paesaggistiche, tenta di incrementare le iniziative imprenditoriali. La comunità dei laurinesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, risiede per lo più nella località di Villa Littorio e nel capoluogo comunale, il quale presenta una struttura compatta e domina l'alta valle del fiume Calore; un modesto numero di case sparse punteggia il territorio comunale, il cui profilo geometrico s'inarca sensibilmente laddove le pendici boscose del monte Cavallo si protendono sull'alto corso del Calore e del torrente Ripiti; il verde è il colore dominante, con sfumature diverse a seconda che si tratti di coltivi, boschi cedui o fustaie di latifoglie -soprattutto cerri, faggi, lecci e roverelle-.  

Comune montano di origini probabilmente antiche; presenta un'economia imperniata sulle tradizionali attività silvicole, agricole e zootecniche ma, facendo leva sulle notevoli attrattive paesaggistiche, tenta di incrementare le iniziative imprenditoriali. La comunità dei laurinesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, risiede per lo più nella località di Villa Littorio e nel capoluogo comunale, il quale presenta una struttura compatta e domina l'alta valle del fiume Calore; un modesto numero di case sparse punteggia il territorio comunale, il cui profilo geometrico s'inarca sensibilmente laddove le pendici boscose del monte Cavallo si protendono sull'alto corso del Calore e del torrente Ripiti; il verde è il colore dominante, con sfumature diverse a seconda che si tratti di coltivi, boschi cedui o fustaie di latifoglie -soprattutto cerri, faggi, lecci e roverelle-.  

Storia

Le origini dell'abitato, la cui denominazione sembra riprendere l'aggettivo latino LAURINUS 'di alloro', risalgono molto probabilmente ad epoca antica ma la prime notizie che lo riguardano sono contenute in un documento del 932 d.C. Una serie di pergamene tra il 1079 ed il 1381 danno notizia del castello di Laurino e di alcuni terreni siti in prossimità dell'abitato. Nel 1333 signore dei luoghi fu Giacomo Sanseverino e nel 1441 un altro esponente di questa famiglia, Americo, definì i confini del feudo; in seguito dominarono i Carafa, poi gli Spinelli fino all'abolizione dei diritti feudali. Nel 1848 i laurinesi parteciparono attivamente ai moti cilentani contro il regime dei Borboni. Le più significative testimonianze storico-architettoniche del comprensorio denotano l'enorme importanza del patrimonio culturale della comunità laurinese. Meritano grande attenzione il palazzo ducale, la chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente all'anno Mille ma ricostruita nel 1776, con un coro ligneo e alcuni dipinti di pregevole fattura, e le chiese d'Ognissanti, trecentesca, di San Biagio, di Sant'Antonio, con un portale di legno scolpito, e dell'Annunziata, eretta nel XVI secolo su una struttura preesistente. Il convento di Sant'Antonio presenta molti affreschi, alcuni frammentari, che rievocano la vita del Santo.  

Le origini dell'abitato, la cui denominazione sembra riprendere l'aggettivo latino LAURINUS 'di alloro', risalgono molto probabilmente ad epoca antica ma la prime notizie che lo riguardano sono contenute in un documento del 932 d.C. Una serie di pergamene tra il 1079 ed il 1381 danno notizia del castello di Laurino e di alcuni terreni siti in prossimità dell'abitato. Nel 1333 signore dei luoghi fu Giacomo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a> e nel 1441 un altro esponente di questa famiglia, Americo, definì i confini del feudo; in seguito dominarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARAFA'>Carafa</a>, poi gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SPINELLI'>Spinelli</a> fino all'abolizione dei diritti feudali. Nel 1848 i laurinesi parteciparono attivamente ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=MOTICILENTANI'>moti cilentani</a> contro il regime dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BORBONI'>Borboni</a>. Le più significative testimonianze storico-architettoniche del comprensorio denotano l'enorme importanza del patrimonio culturale della comunità laurinese. Meritano grande attenzione il palazzo ducale, la chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente all'anno Mille ma ricostruita nel 1776, con un coro ligneo e alcuni dipinti di pregevole fattura, e le chiese d'Ognissanti, trecentesca, di San Biagio, di Sant'Antonio, con un portale di legno scolpito, e dell'Annunziata, eretta nel XVI secolo su una struttura preesistente. Il convento di Sant'Antonio presenta molti affreschi, alcuni frammentari, che rievocano la vita del Santo.  

Economia

L'attaccamento alle proprie radici imprime ritmi molto pacati all'esistenza dei laurinesi, limitandone l'apertura a nuovi orizzonti. Non è trascurabile il peso economico delle attività rurali: benché meno di un terzo del territorio sia adibito alle colture (cereali, uva e olive), a queste si dedica una larga parte della popolazione attiva. Le poche iniziative imprenditoriali, di dimensioni per lo più artigianali, riguardano i settori dei filati, del ferro battuto e dell'edilizia, il commercio e in minor misura i servizi, che non includono sportelli bancari. Il panorama delle infrastrutture si segnala per la sua varietà: il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, è provvisto di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di un istituto professionale per il commercio; vanta un museo archeologico e una vivace associazione Pro Loco, atti alla tutela e alla divulgazione del ricco patrimonio culturale, nonché adeguati impianti ricettivi; oltre all'assistenza farmaceutica le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di guardia medica.  

L'attaccamento alle proprie radici imprime ritmi molto pacati all'esistenza dei laurinesi, limitandone l'apertura a nuovi orizzonti. Non è trascurabile il peso economico delle attività rurali: benché meno di un terzo del territorio sia adibito alle colture (cereali, uva e olive), a queste si dedica una larga parte della popolazione attiva. Le poche iniziative imprenditoriali, di dimensioni per lo più artigianali, riguardano i settori dei filati, del ferro battuto e dell'edilizia, il commercio e in minor misura i servizi, che non includono sportelli bancari. Il panorama delle infrastrutture si segnala per la sua varietà: il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, è provvisto di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di un istituto professionale per il commercio; vanta un museo archeologico e una vivace associazione Pro Loco, atti alla tutela e alla divulgazione del ricco patrimonio culturale, nonché adeguati impianti ricettivi; oltre all'assistenza farmaceutica le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di guardia medica.  

Relazioni

Al grande valore della sua civiltà, improntata alle più genuine tradizioni del Cilento rurale, il comune unisce il richiamo della ricca vegetazione spondale del fiume Calore e il fascino dei boschi del monte Cavallo e di Farneta, popolati da cinghiali, volpi, falchi e lepri. Di spettacolare bellezza, nei pressi dell'abitato, la grava di Vesalo, enorme inghiottitoio immerso in una fitta faggeta, attraverso cui ci si immette in una grotta accessibile solo ai più esperti speleologi. La possibilità di praticare pesca, escursioni e canottaggio soddisfa inoltre qualsiasi visitatore, dal più pigro a quello più incline ai rischi dell'avventura. La manifestazione culturale "Laurino e i suoi tesori", che si svolge a metà agosto, prevede la visita di tutti i monumenti del comprensorio, alla scoperta delle sua storia e della sua arte. La Patrona Sant'Elena si festeggia il 22 maggio.

Al grande valore della sua civiltà, improntata alle più genuine tradizioni del Cilento rurale, il comune unisce il richiamo della ricca vegetazione spondale del fiume Calore e il fascino dei boschi del monte Cavallo e di Farneta, popolati da cinghiali, volpi, falchi e lepri. Di spettacolare bellezza, nei pressi dell'abitato, la grava di Vesalo, enorme inghiottitoio immerso in una fitta faggeta, attraverso cui ci si immette in una grotta accessibile solo ai più esperti speleologi. La possibilità di praticare pesca, escursioni e canottaggio soddisfa inoltre qualsiasi visitatore, dal più pigro a quello più incline ai rischi dell'avventura. La manifestazione culturale "Laurino e i suoi tesori", che si svolge a metà agosto, prevede la visita di tutti i monumenti del comprensorio, alla scoperta delle sua storia e della sua arte. La Patrona Sant'Elena si festeggia il 22 maggio.

Località

Costa di Sant'Elena, Villa Littorio

Costa di Sant'Elena, Villa Littorio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Laurino rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.