Descrizione

Cittadina di origine alto-medievale situata su di un colle, con un tessuto industriale ma privo di autentica linfa vitale. La comunità dei lastrigiani -caratterizzata da un indice di vecchiaia superiore alla media- si frammenta in un buon numero di aggregati urbani minori: Brucianesi, Calcinaia, Caoannuccia, Carchieri, Ginestra Fiorentina, Malmantile, Marliano, Ponte a Signa, Porto di Mezzo. Essi fanno corona al capoluogo comunale che, antico nella sua parte alta, si è sviluppato nella sottostante area pianeggiante che volge verso Scandicci, assumendo una fisionomia moderna e industrializzata. Il territorio comunale, dal profilo regolare e abbastanza uniforme, si segnala per l'antichità delle stratificazioni rocciose nella zona di Gonfolina: i ritrovamenti fossili sono infatti ascrivibili ad un'era geologica lontana a dir poco  un milione di anni. Lo stemma presenta un simbolo che in termini araldici è denominato archipenzolo, scaglione o capriolo; esso indica genericamente fedeltà alla Chiesa e ai nobili ideali, ma, in questo caso specifico, con la sua tipica forma angolare, richiama le squadre usate da scalpellini e scavatori della zona.  

Cittadina di origine alto-medievale situata su di un colle, con un tessuto industriale ma privo di autentica linfa vitale. La comunità dei lastrigiani -caratterizzata da un indice di vecchiaia superiore alla media- si frammenta in un buon numero di aggregati urbani minori: Brucianesi, Calcinaia, Caoannuccia, Carchieri, Ginestra Fiorentina, Malmantile, Marliano, Ponte a Signa, Porto di Mezzo. Essi fanno corona al capoluogo comunale che, antico nella sua parte alta, si è sviluppato nella sottostante area pianeggiante che volge verso Scandicci, assumendo una fisionomia moderna e industrializzata. Il territorio comunale, dal profilo regolare e abbastanza uniforme, si segnala per l'antichità delle stratificazioni rocciose nella zona di Gonfolina: i ritrovamenti fossili sono infatti ascrivibili ad un'era geologica lontana a dir poco  un milione di anni. Lo stemma presenta un simbolo che in termini araldici è denominato archipenzolo, scaglione o capriolo; esso indica genericamente fedeltà alla Chiesa e ai nobili ideali, ma, in questo caso specifico, con la sua tipica forma angolare, richiama le squadre usate da scalpellini e scavatori della zona.  

Storia

Fino alla metà del secolo XIV "la Lastra" è citata nei documenti come località dotata di un ospedale, sulla strada tra Firenze e Pisa. Nel 1365 il paese fu saccheggiato dai pisani e da mercenari inglesi, sicché il comune di Firenze lo fortificò con mura visibili in gran parte ancora oggi, particolarmente lungo il corso dell'Arno. Del periodo successivo va senz'altro ricordato l'importante funzione di comunicazione con Empoli che il comune rivestì nel corso dell'assedio di Firenze del 1529. Istituita in comunità nel 1774, riuniva ben dodici "popoli" e piccoli comuni; nel 1883, poi, il suo assetto territoriale subì altre trasformazioni: perse una parrocchia, in favore di Carmignano, e ne aggiunse tre, appartenenti alla comunità di Casellina e Torri. A fronte dell'esiguità di avvenimenti storici di un qualche rilievo, sono invece numerosi e di grande interesse i monumenti architettonici del passato; fra questi spicca la cinta muraria sistemata dal Brunelleschi e quella che è probabilmente una sua opera giovanile, l'ospedale di S. Antonio; non sono da meno però la propositura di S. Martino, con abside semicircolare eretta da Leon Battista Alberti, né la villa rinascimentale di Bellosguardo con uno splendido giardino all'italiana.  

Fino alla metà del secolo XIV "la Lastra" è citata nei documenti come località dotata di un ospedale, sulla strada tra Firenze e Pisa. Nel 1365 il paese fu saccheggiato dai pisani e da mercenari inglesi, sicché il comune di Firenze lo fortificò con mura visibili in gran parte ancora oggi, particolarmente lungo il corso dell'Arno. Del periodo successivo va senz'altro ricordato l'importante funzione di comunicazione con Empoli che il comune rivestì nel corso dell'assedio di Firenze del 1529. Istituita in comunità nel 1774, riuniva ben dodici "popoli" e piccoli comuni; nel 1883, poi, il suo assetto territoriale subì altre trasformazioni: perse una parrocchia, in favore di Carmignano, e ne aggiunse tre, appartenenti alla comunità di Casellina e Torri. A fronte dell'esiguità di avvenimenti storici di un qualche rilievo, sono invece numerosi e di grande interesse i monumenti architettonici del passato; fra questi spicca la cinta muraria sistemata dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=BRUNELLESCHI'>Brunelleschi</a> e quella che è probabilmente una sua opera giovanile, l'ospedale di S. Antonio; non sono da meno però la propositura di S. Martino, con abside semicircolare eretta da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LEONBATTISTAALBERTI'>Leon Battista Alberti</a>, né la villa rinascimentale di Bellosguardo con uno splendido giardino all'italiana.  

Economia

Messe in secondo piano le attività agricole, l'industria, operante soprattutto nel settore manifatturiero (confezioni, maglieria, calzature), fa ormai la parte del leone nel quadro delle attività economiche -in seno a queste la telematica ha trovato sistematica applicazione-, promuovendo significativi valori di reddito e di consumi; le si affiancano un certo numero di aziende a carattere artigianale che, specializzate nella produzione di ceramiche e nella lavorazione della paglia, si proiettano su un mercato non solo locale con una buona dose di determinazione. In un quadro sostanzialmente positivo suona come una stonatura la scarsa consistenza numerica delle strutture scolastiche, che garantiscono la frequenza della scuola dell'obbligo ma non degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. La cittadina possiede due biblioteche e vanta l'operato di associazioni culturali e per la promozione turistica, oltre ad offrire una serie di servizi sociali come: asilo nido, centro sociale, assistenza degli anziani. Poco consistenti le strutture sanitarie. Maggiore attenzione è rivolta alle attività sportive e al tempo libero, a cui si indirizzano L'Associazione sportiva "Malmantile" -la squadra di calcio locale, la Lastrigiana, milita nei campionati minori-, il circolo "Toscanini" e il circolo ricreativo "L'incontro".  

Messe in secondo piano le attività agricole, l'industria, operante soprattutto nel settore manifatturiero (confezioni, maglieria, calzature), fa ormai la parte del leone nel quadro delle attività economiche -in seno a queste la telematica ha trovato sistematica applicazione-, promuovendo significativi valori di reddito e di consumi; le si affiancano un certo numero di aziende a carattere artigianale che, specializzate nella produzione di ceramiche e nella lavorazione della paglia, si proiettano su un mercato non solo locale con una buona dose di determinazione. In un quadro sostanzialmente positivo suona come una stonatura la scarsa consistenza numerica delle strutture scolastiche, che garantiscono la frequenza della scuola dell'obbligo ma non degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. La cittadina possiede due biblioteche e vanta l'operato di associazioni culturali e per la promozione turistica, oltre ad offrire una serie di servizi sociali come: asilo nido, centro sociale, assistenza degli anziani. Poco consistenti le strutture sanitarie. Maggiore attenzione è rivolta alle attività sportive e al tempo libero, a cui si indirizzano L'Associazione sportiva "Malmantile" -la squadra di calcio locale, la Lastrigiana, milita nei campionati minori-, il circolo "Toscanini" e il circolo ricreativo "L'incontro".  

Relazioni

Pur senza riuscire a fungere da catalizzatore dei flussi turistici, che la trascurano per la vicina Firenze, la località non rinuncia a prodursi in una serie di coraggiose iniziative culturali: un concorso di pittura "Premio nazionale città di Lastra" e una "Mostra del piccolo antiquariato e del restauro", che si svolge generalmente ad aprile, giugno, agosto e dicembre nello scenario del centro storico del comune. La festa del patrono S. Martino si celebra l'11 novembre. É gemellata con: Saint-Fons (Francia) dal 1985.  

Pur senza riuscire a fungere da catalizzatore dei flussi turistici, che la trascurano per la vicina Firenze, la località non rinuncia a prodursi in una serie di coraggiose iniziative culturali: un concorso di pittura "Premio nazionale città di Lastra" e una "Mostra del piccolo antiquariato e del restauro", che si svolge generalmente ad aprile, giugno, agosto e dicembre nello scenario del centro storico del comune. La festa del patrono S. Martino si celebra l'11 novembre. É gemellata con: Saint-Fons (Francia) dal 1985.  

Località

Bricoli, Brucianesi, Capannuccia, Casone, Ginestra Fiorentina, Inno, La Lisca, La Luna, Le Casine, Malmantile, Marliano, Ponte di Macinaia, Ponte Torto, Pozzo Rosso, Romania, San Martino a Carcheri, Sant'Ilario, Stagno

Bricoli, Brucianesi, Capannuccia, Casone, Ginestra Fiorentina, Inno, La Lisca, La Luna, Le Casine, Malmantile, Marliano, Ponte di Macinaia, Ponte Torto, Pozzo Rosso, Romania, San Martino a Carcheri, Sant'Ilario, Stagno

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lastra a Signa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.