Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine antichissima, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività silvo-pastorali. I lasnighesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in case sparse. Il territorio, che disegna un profilo geometrico vario e irregolare con variazioni altimetriche accentuate, si articola in tre vallate, dove a prati scoscesi si alternano rilievi rocciosi. L'abitato si estende ai piedi del monte Oriolo, su un terrazzo morenico lungo la sponda sinistra del fiume Lambro, ed è attraversato da un torrente proveniente dalla Conca di Crezzo, che è il primo affluente del Lambro. Il centro storico, costituito da costruzioni in pietra a vista e da edifici che le decorazioni dei portali datano al Sei-Settecento, ha conservato inalterato nel corso dei secoli il suo aspetto, grazie anche all'assenza del fenomeno dell'espansione edilizia.

Piccola comunità di montagna, di origine antichissima, la cui economia è basata essenzialmente sulle attività silvo-pastorali. I lasnighesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in case sparse. Il territorio, che disegna un profilo geometrico vario e irregolare con variazioni altimetriche accentuate, si articola in tre vallate, dove a prati scoscesi si alternano rilievi rocciosi. L'abitato si estende ai piedi del monte Oriolo, su un terrazzo morenico lungo la sponda sinistra del fiume Lambro, ed è attraversato da un torrente proveniente dalla Conca di Crezzo, che è il primo affluente del Lambro. Il centro storico, costituito da costruzioni in pietra a vista e da edifici che le decorazioni dei portali datano al Sei-Settecento, ha conservato inalterato nel corso dei secoli il suo aspetto, grazie anche all'assenza del fenomeno dell'espansione edilizia.

Storia

Il rinvenimento di punte di frecce e lame in selce conferma la presenza di gruppi umani in questo territorio in età preistorica, presenza già ampiamente documentata dai resti di capanne rinvenuti in località Madonna di Loreto. Al periodo della colonizzazione romana risalgono alcuni rinvenimenti a carattere funerario e il toponimo, che deriva dal personale latino ASINA, con l'aggiunta di un suffisso aggettivale a indicare appartenenza. Secondo un'antica tradizione pare che l'abitato si estendesse anche sulla sponda destra del fiume Lambro: quello della riva destra si chiamava Orsenigo e fu distrutto una prima volta dal terremoto del 1117, quindi dalle alluvioni del 1226; col tempo il luogo in cui sorgeva (poco soleggiato ed esposto ai venti) fu abbandonato e dell'antico abitato restano tracce di terrazzamenti e parte della cinta muraria. Combatté contro Como a fianco degli arcivescovi milanesi e contro Milano a fianco di Federico Barbarossa. Prese parte alla lega di Pontida e nel 1183, dopo la pace di Costanza, tornò sotto il controllo degli arcivescovi e, agli inizi del XV secolo, fu annessa al ducato di Milano. Nel periodo post-rinascimentale divenne un noto e ricco centro di produzione di vasellame, che riforniva tutta la vallata. Notevole interesse storico oltre che artistico riveste la chiesa di Sant'Alessandro (dichiarata monumento nazionale nel 1912), il cui campanile costituisce un pregevole esempio di architettura romanica comasca; il corso dei secoli e i continui rimaneggiamenti hanno modificato la struttura originaria, sulla quale si sono sommati i tratti tipici di diversi stili architettonici.

Il rinvenimento di punte di frecce e lame in selce conferma la presenza di gruppi umani in questo territorio in età preistorica, presenza già ampiamente documentata dai resti di capanne rinvenuti in località Madonna di Loreto. Al periodo della colonizzazione romana risalgono alcuni rinvenimenti a carattere funerario e il toponimo, che deriva dal personale latino ASINA, con l'aggiunta di un suffisso aggettivale a indicare appartenenza. Secondo un'antica tradizione pare che l'abitato si estendesse anche sulla sponda destra del fiume Lambro: quello della riva destra si chiamava Orsenigo e fu distrutto una prima volta dal terremoto del 1117, quindi dalle alluvioni del 1226; col tempo il luogo in cui sorgeva (poco soleggiato ed esposto ai venti) fu abbandonato e dell'antico abitato restano tracce di terrazzamenti e parte della cinta muraria. Combatté contro Como a fianco degli arcivescovi milanesi e contro Milano a fianco di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>. Prese parte alla lega di Pontida e nel 1183, dopo la pace di Costanza, tornò sotto il controllo degli arcivescovi e, agli inizi del XV secolo, fu annessa al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>. Nel periodo post-rinascimentale divenne un noto e ricco centro di produzione di vasellame, che riforniva tutta la vallata. Notevole interesse storico oltre che artistico riveste la chiesa di Sant'Alessandro (dichiarata monumento nazionale nel 1912), il cui campanile costituisce un pregevole esempio di architettura romanica comasca; il corso dei secoli e i continui rimaneggiamenti hanno modificato la struttura originaria, sulla quale si sono sommati i tratti tipici di diversi stili architettonici.

Economia

La principale risorsa economica è costituita dall'allevamento (bovini, caprini, ovini, equini e avicoli), favorito dalle caratteristiche orografiche del territorio, cui si affianca un'industria metallurgica di modeste dimensioni e con un limitato numero di addetti. Poco articolato è anche il settore terziario, che comprende una rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare i bisogni primari della popolazione) e i servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole; mancano, invece, le attività e i servizi propri dei sistemi economici più avanzati (servizio bancario, attività di consulenza informatica, fondi pensione). Non si registra la presenza di servizi pubblici di particolare rilievo e le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle sole classi elementari; del tutto assenti sono, invece, quelle quelle sanitarie; quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno.

La principale risorsa economica è costituita dall'allevamento (bovini, caprini, ovini, equini e avicoli), favorito dalle caratteristiche orografiche del territorio, cui si affianca un'industria metallurgica di modeste dimensioni e con un limitato numero di addetti. Poco articolato è anche il settore terziario, che comprende una rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare i bisogni primari della popolazione) e i servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole; mancano, invece, le attività e i servizi propri dei sistemi economici più avanzati (servizio bancario, attività di consulenza informatica, fondi pensione). Non si registra la presenza di servizi pubblici di particolare rilievo e le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle sole classi elementari; del tutto assenti sono, invece, quelle quelle sanitarie; quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno.

Relazioni

Le bellezze naturalistiche (il territorio è punteggiato di grotte, ricche di concrezioni calcaree che le rendono tra le più interessanti di tutta la Valassina) e la posizione panoramica non sembrano aver favorito lo sviluppo e l'incremento delle sue potenzialità turistiche. Offre poche opportunità di lavoro e vive rapporti non rilevanti con i comuni limitrofi, ai quali tuttavia si rivolge per l'istruzione di ogni ordine e grado, le strutture sanitarie, il lavoro, il commercio e i servizi non disponibili sul posto. La vita della piccola comunità si anima in occasione della fiera di merci e bestiame che si tiene nel mese di novembre. La festa patronale, dedicata alla Presentazione della Beata Vergine Maria al tempio, si celebra il 21 novembre.

Le bellezze naturalistiche (il territorio è punteggiato di grotte, ricche di concrezioni calcaree che le rendono tra le più interessanti di tutta la Valassina) e la posizione panoramica non sembrano aver favorito lo sviluppo e l'incremento delle sue potenzialità turistiche. Offre poche opportunità di lavoro e vive rapporti non rilevanti con i comuni limitrofi, ai quali tuttavia si rivolge per l'istruzione di ogni ordine e grado, le strutture sanitarie, il lavoro, il commercio e i servizi non disponibili sul posto. La vita della piccola comunità si anima in occasione della fiera di merci e bestiame che si tiene nel mese di novembre. La festa patronale, dedicata alla Presentazione della Beata Vergine Maria al tempio, si celebra il 21 novembre.

Località

Monte Oriolo

Monte Oriolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lasnigo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.