Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. La comunità dei landionesi, che presenta un indice di vecchiaia molto alto, vive per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che partono da un minimo di 173 e arrivano a un massimo di 190 metri sul livello del mare. L’abitato rispecchia le caratteristiche del territorio, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un torrione a base quadrata, rosso, fondato in punta e accompagnato, in capo, da una fascia ondata, azzurra.

Comune di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. La comunità dei landionesi, che presenta un indice di vecchiaia molto alto, vive per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che partono da un minimo di 173 e arrivano a un massimo di 190 metri sul livello del mare. L’abitato rispecchia le caratteristiche del territorio, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un torrione a base quadrata, rosso, fondato in punta e accompagnato, in capo, da una fascia ondata, azzurra.

Storia

Il toponimo, attestato come “Lindiona” nell’anno Mille, secondo qualche studioso potrebbe essere accostato al nome personale germanico “Linding”, derivato a sua volta da “Lind”. Compresa, nell’antichità, nella zona di influenza vercellese, in quanto separata da Novara dal corso del fiume Sesia, viene citata per la prima volta in un documento del X secolo, periodo in cui era sottoposta alla pieve di Biandrate. Durante le lotte con il marchese di Monferrato fu incendiata per opera di Galeazzo Visconti. Nel 1450 Francesco Sforza la infeudò ad Antonio e Giovanni Pietro Rabozio che a loro volta la cedettero alla famiglia Guardi. Passata nelle mani della Camera di Milano nel 1614, venne venduta a Francesco Caccia alla cui famiglia rimase per lungo tempo. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: il castello medievale, di cui restano pochi resti, commissionato da Paolo Caccia sul finire del Duecento, a testimonianza delle caratteristiche originarie della fortificazione costruita a ciottoli; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, edificata nel XVII secolo; infine, il santuario della Madonna dei Campi, situata in una zona ricca di reperti, tra cui numerose necropoli tardo-romane.

Il toponimo, attestato come “Lindiona” nell’anno Mille, secondo qualche studioso potrebbe essere accostato al nome personale germanico “Linding”, derivato a sua volta da “Lind”. Compresa, nell’antichità, nella zona di influenza vercellese, in quanto separata da Novara dal corso del fiume Sesia, viene citata per la prima volta in un documento del X secolo, periodo in cui era sottoposta alla pieve di Biandrate. Durante le lotte con il marchese di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a> fu incendiata per opera di Galeazzo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Nel 1450 Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SFORZA'>Sforza</a> la infeudò ad Antonio e Giovanni Pietro Rabozio che a loro volta la cedettero alla famiglia Guardi. Passata nelle mani della Camera di Milano nel 1614, venne venduta a Francesco Caccia alla cui famiglia rimase per lungo tempo. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: il castello medievale, di cui restano pochi resti, commissionato da Paolo Caccia sul finire del Duecento, a testimonianza delle caratteristiche originarie della fortificazione costruita a ciottoli; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, edificata nel XVII secolo; infine, il santuario della Madonna dei Campi, situata in una zona ricca di reperti, tra cui numerose necropoli tardo-romane.

Economia

Non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano soprattutto patate, uva, frumento e foraggi; si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da piccole imprese operanti nei comparti alimentare, della lavorazione e conservazione delle carni, delle confezioni, della lavorazione del legno, dell’industria chimica, metallurgico e dell’edilizia. Modesta è anche l’attività del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle sole classi materne ed elementari. Manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie costringono i landionesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano soprattutto patate, uva, frumento e foraggi; si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da piccole imprese operanti nei comparti alimentare, della lavorazione e conservazione delle carni, delle confezioni, della lavorazione del legno, dell’industria chimica, metallurgico e dell’edilizia. Modesta è anche l’attività del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle sole classi materne ed elementari. Manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie costringono i landionesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. Da qui è possibile raggiungere il Parco naturale Lame del Sesia, che consente di effettuare molteplici percorsi di tipo didattico, naturalistico, botanico, ecc., guidati da personale specializzato e correlati da materiale informativo su natura, sentieristica, ricettività o quant’altro li caratterizzi. Esso costituisce una vera attrattiva per le scolaresche, che scelgono di visitare il Parco durante la loro gita annuale. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si evidenzia una particolare ricchezza di feste religiose di rilevanza intercomunale. Le festa patronale, dedicata alla Madonna del Carmine, si celebra il 16 luglio.

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. Da qui è possibile raggiungere il Parco naturale Lame del Sesia, che consente di effettuare molteplici percorsi di tipo didattico, naturalistico, botanico, ecc., guidati da personale specializzato e correlati da materiale informativo su natura, sentieristica, ricettività o quant’altro li caratterizzi. Esso costituisce una vera attrattiva per le scolaresche, che scelgono di visitare il Parco durante la loro gita annuale. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si evidenzia una particolare ricchezza di feste religiose di rilevanza intercomunale. Le festa patronale, dedicata alla Madonna del Carmine, si celebra il 16 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Landiona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.