Descrizione

Cittadina di antiche origini adagiata su un dolce pendio, con un'economia che contempla, accanto alle tradizionali attività rurali, un ricco tessuto industriale e un florido terziario; nelle botteghe artigiane che si affacciano sulle sue strade si producono dolci, si lavora il ferro, si tessono coperte e tappeti, si decora la ceramica e si produce oggettistica sacra. In un'area densamente popolata, tutta cosparsa di casolari, di minuscoli agglomerati urbani (Buongarzone, Camicie, Campitelli, Candelori, Carrieri, Follani, Fontanelle, Fonte Barile, Giammarino, Gnemme, Marcianese, Paolucci, Pasquini, Picchiatelli, Re di Coppe, Rotelle, Santa Maria dei Mesi, Santo Iorio, Spaccarelli, Spoltore e Torre Marino) e di centri abitati come Costa di Chieti, Rizzacorno, Sant'Amato-Nasutri, Sant'Onofrio e Villa Elce, è adagiato il capoluogo comunale, che ospita una larghissima fetta della comunità dei lancianesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media. Il paesaggio offre allo sguardo lo spettacolo di dolci colline intensamente coltivate, che sfumano nella vicina pianura costiera. La simbologia dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è piuttosto articolata: in un angolo del "capo" compare un sole; nell'altro un giglio; in un angolo della "punta" un altro giglio e in "mezza punta" un monte a tre cime; al centro è raffigurata una lancia, attraversata da una sbarra che contiene tre stelle a sei raggi.

Cittadina di antiche origini adagiata su un dolce pendio, con un'economia che contempla, accanto alle tradizionali attività rurali, un ricco tessuto industriale e un florido terziario; nelle botteghe artigiane che si affacciano sulle sue strade si producono dolci, si lavora il ferro, si tessono coperte e tappeti, si decora la ceramica e si produce oggettistica sacra. In un'area densamente popolata, tutta cosparsa di casolari, di minuscoli agglomerati urbani (Buongarzone, Camicie, Campitelli, Candelori, Carrieri, Follani, Fontanelle, Fonte Barile, Giammarino, Gnemme, Marcianese, Paolucci, Pasquini, Picchiatelli, Re di Coppe, Rotelle, Santa Maria dei Mesi, Santo Iorio, Spaccarelli, Spoltore e Torre Marino) e di centri abitati come Costa di Chieti, Rizzacorno, Sant'Amato-Nasutri, Sant'Onofrio e Villa Elce, è adagiato il capoluogo comunale, che ospita una larghissima fetta della comunità dei lancianesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media. Il paesaggio offre allo sguardo lo spettacolo di dolci colline intensamente coltivate, che sfumano nella vicina pianura costiera. La simbologia dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è piuttosto articolata: in un angolo del "capo" compare un sole; nell'altro un giglio; in un angolo della "punta" un altro giglio e in "mezza punta" un monte a tre cime; al centro è raffigurata una lancia, attraversata da una sbarra che contiene tre stelle a sei raggi.

Storia

In località Marcianese sono affiorati i resti di un insediamento preistorico noto come Villaggio Rossi e nelle vicinanze della cittadina, in località Re di Coppe e Gaeta, sono visibili tracce del periodo preromano. L'antica ANXANUM fu emporio dei frentani e divenne in seguito municipio romano famoso per i suoi traffici. Subì saccheggi e devastazioni ad opera dei goti ma dal XII secolo è ormai un castello fortificato e sotto gli Angioini si accelera la sua trasformazione in centro commerciale cosmopolita. Le scorrerie turche, le epidemie del XVI secolo e il venir meno di molti privilegi e franchigie frenano l'ascesa del comune, che nel 1646 perde quell'autonomia di cui aveva sempre goduto come città di pertinenza regia. Il centro storico si compone di un nucleo molto antico, a forma di fuso e raccolto su un colle, e di due quartieri medievali dalla pianta alquanto irregolare. Nel suo inestimabile patrimonio architettonico spiccano la chiesa di Santa Maria Maggiore, eretta nel XII secolo, ampliata nel XIII e più volte rimaneggiata -presenta un monumentale portale a strombo, uno splendido rosone e una possente torre campanaria-, la basilica quattrocentesca di Santa Maria del Ponte, rifatta nel XVIII secolo, e le chiese medievali di S. Francesco, di Sant'Agostino e di Santa Lucia.

In località Marcianese sono affiorati i resti di un insediamento preistorico noto come Villaggio Rossi e nelle vicinanze della cittadina, in località Re di Coppe e Gaeta, sono visibili tracce del periodo preromano. L'antica ANXANUM fu emporio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FRENTANI'>frentani</a> e divenne in seguito municipio romano famoso per i suoi traffici. Subì saccheggi e devastazioni ad opera dei goti ma dal XII secolo è ormai un castello fortificato e sotto gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ANGIOINI'>Angioini</a> si accelera la sua trasformazione in centro commerciale cosmopolita. Le scorrerie turche, le epidemie del XVI secolo e il venir meno di molti privilegi e franchigie frenano l'ascesa del comune, che nel 1646 perde quell'autonomia di cui aveva sempre goduto come città di pertinenza regia. Il centro storico si compone di un nucleo molto antico, a forma di fuso e raccolto su un colle, e di due quartieri medievali dalla pianta alquanto irregolare. Nel suo inestimabile patrimonio architettonico spiccano la chiesa di Santa Maria Maggiore, eretta nel XII secolo, ampliata nel XIII e più volte rimaneggiata -presenta un monumentale portale a strombo, uno splendido rosone e una possente torre campanaria-, la basilica quattrocentesca di Santa Maria del Ponte, rifatta nel XVIII secolo, e le chiese medievali di S. Francesco, di Sant'Agostino e di Santa Lucia.

Economia

Piazzaforte commerciale per antica tradizione e polo terziario ai nostri giorni, la cittadina sprigiona un incontenibile spirito imprenditoriale: l'agro lancianese è sfruttato intensivamente per la produzione di cereali, ortaggi, uva, olive e tabacco; l'industria si è insediata soprattutto alla periferia sud dell'abitato con numerosi stabilimenti metalmeccanici, alimentari e delle confezioni; ferve l'artigianato più vario, che incrementa il volume delle esportazioni; l'irresistibile affermazione dell'intermediazione finanziaria accelera i processi economici e il benessere conseguente accresce la qualità della vita; proliferano le associazioni culturali e ricreative, le emittenti radiofoniche e le televisioni private nonché le infrastrutture di rilevanza sociale. Il comune, sede del distretto scolastico n. 10 e della Usl di Lanciano-Vasto, di pubblici uffici giudiziari e finanziari, dispone di case di riposo e orfanotrofi, di un liceo classico e di uno scientifico, di istituti tecnici e professionali; vanta un museo allestito nella sede comunale, alcune biblioteche, un cinema, un elegante teatro e un auditorium; possiede in abbondanza alberghi e ristoranti e i suoi impianti sportivi soddisfano ogni tipo di inclinazione; le strutture sanitarie annoverano un poliambulatorio specialistico, un presidio ospedaliero e un istituto di riabilitazione.

Piazzaforte commerciale per antica tradizione e polo terziario ai nostri giorni, la cittadina sprigiona un incontenibile spirito imprenditoriale: l'agro lancianese è sfruttato intensivamente per la produzione di cereali, ortaggi, uva, olive e tabacco; l'industria si è insediata soprattutto alla periferia sud dell'abitato con numerosi stabilimenti metalmeccanici, alimentari e delle confezioni; ferve l'artigianato più vario, che incrementa il volume delle esportazioni; l'irresistibile affermazione dell'intermediazione finanziaria accelera i processi economici e il benessere conseguente accresce la qualità della vita; proliferano le associazioni culturali e ricreative, le emittenti radiofoniche e le televisioni private nonché le infrastrutture di rilevanza sociale. Il comune, sede del distretto scolastico n. 10 e della Usl di Lanciano-Vasto, di pubblici uffici giudiziari e finanziari, dispone di case di riposo e orfanotrofi, di un liceo classico e di uno scientifico, di istituti tecnici e professionali; vanta un museo allestito nella sede comunale, alcune biblioteche, un cinema, un elegante teatro e un auditorium; possiede in abbondanza alberghi e ristoranti e i suoi impianti sportivi soddisfano ogni tipo di inclinazione; le strutture sanitarie annoverano un poliambulatorio specialistico, un presidio ospedaliero e un istituto di riabilitazione.

Relazioni

Le manifestazioni e le iniziative locali sono tutte di grande spessore, di notevole richiamo e di rara potenza evocativa: nella cornice del centro storico si svolgono le sacre rappresentazioni del periodo pasquale, i prestigiosi concerti dell'"Estate musicale frentana", la sfilata storica e i tornei in costume cavalleresco del palio delle contrade (primo fine settimana di settembre), nonché la fiera nazionale dell'agricoltura (aprile), il salone dello sport (giugno) e l'immancabile mostra nazionale settembrina della produzione artigiana. La festa della Patrona, la Madonna del Ponte, si celebra il 15 settembre ed è animata da una processione di donativi, da gare ippiche e da corse ciclistiche.

Le manifestazioni e le iniziative locali sono tutte di grande spessore, di notevole richiamo e di rara potenza evocativa: nella cornice del centro storico si svolgono le sacre rappresentazioni del periodo pasquale, i prestigiosi concerti dell'"Estate musicale frentana", la sfilata storica e i tornei in costume cavalleresco del palio delle contrade (primo fine settimana di settembre), nonché la fiera nazionale dell'agricoltura (aprile), il salone dello sport (giugno) e l'immancabile mostra nazionale settembrina della produzione artigiana. La festa della Patrona, la Madonna del Ponte, si celebra il 15 settembre ed è animata da una processione di donativi, da gare ippiche e da corse ciclistiche.

Località

Buongarzone, Campitelli, Carrieri, Costa di Chieti, Giammarino, Gnemme, Nasuti, Paolucci, Pasquini, Picchiatelli, Re di Coppe, Rizzacorno, Sant'Amato, Sant'Onofrio, Santa Margherita, Santa Maria dei Mesi, Santo Iono, Spaccarelli, Spoltore, Villa Andreoli, Villa Elce

Buongarzone, Campitelli, Carrieri, Costa di Chieti, Giammarino, Gnemme, Nasuti, Paolucci, Pasquini, Picchiatelli, Re di Coppe, Rizzacorno, Sant'Amato, Sant'Onofrio, Santa Margherita, Santa Maria dei Mesi, Santo Iono, Spaccarelli, Spoltore, Villa Andreoli, Villa Elce

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lanciano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.