Descrizione
Comune di montagna, di origini medievali, con un’economia basata essenzialmente sull’agricoltura. Gli isolesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente alto, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e numerose case sparse. Il territorio, comprendente anche le isole amministrative Bonda –interclusa tra i territori di Pigna, Castel Vittorio e Apricale– e Gouta –interclusa tra i territori di Rocchetta Mervina, Pigna e Monte Frasce-Gouta (a sua volta isola amministrativa di Apricale)–, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.309 metri di quota. L’abitato, che, con i resti del castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, mostra segni di espansione edilizia; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia una torre rossa a due palchi, merlata alla guelfa, fondata su una verde campagna e sormontata da una corona d’oro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.
Storia
Il toponimo, che in un documento della fine del XIII secolo compare nella forma Insula Bona, è composto dal termine latino INSULA, usato nel senso di ‘territorio compreso tra due corsi d’acqua’, con chiaro riferimento ai torrenti che ne attraversano il territorio, e dall’aggettivo ugualmente latino BONA, avente il significato di ‘fertile’. Sviluppatasi intorno al castello costruitovi dai Doria, nel Duecento, sul finire del secolo si unì ad Apricale, da cui si staccò, nel Cinquecento, dopo interminabili contese. Seguendo le sorti dei territori circostanti, fu a lungo assoggettata al dominio della repubblica di Genova, sostituita dalla Repubblica ligure, all’indomani della rivoluzione francese. Fu aggregata all’impero napoleonico, all’inizio del XIX secolo, e al regno dei Savoia, col congresso di Vienna, del 1815. Sotto il profilo storico-architettonico, oltre ai resti del castello dei Doria, costituiti da un torrione quadrato e da poche mura, meritano di essere citati: una fontana ottagonale, in pietra, della seconda metà del XV secolo; la quattrocentesca chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, rifatta nel Seicento; il santuario di Nostra Signora delle Grazie, di origine medievale, con un pronao dorico, aggiunto nel XVII secolo, e affreschi cinquecenteschi; la chiesetta cimiteriale di Santa Maria, risalente al 1100.
Economia
L’agricoltura, che fa registrare una contrazione nel numero degli addetti al settore, si basa sulla produzione di ortaggi, olivo, uve e altra frutta. Le attività industriali, limitate a qualche piccola fabbrica di mobili, non hanno ancora avuto un adeguato sviluppo. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’assenza di una farmacia rende necessario spostarsi altrove anche per i servizi sanitari di base. Buona è invece la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono un’ampia possibilità di soggiorno.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre e delle bellezze dell’ambiente naturale. È poco frequentata per lavoro, in quanto il modesto livello delle sue attività produttive non consente di assorbire neppure tutta la manodopera locale. I rapporti con i comuni vicini non sono particolarmente intensi; a essi gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, oltre che per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali vanno ricordate: la fiera di Santa Croce, a maggio, e quella di ottobre. Il mercato settimanale si svolge la domenica. La festa della Patrona, Santa Maria Maddalena, viene celebrata il 22 luglio.
Località
Bonda, Gouta
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Isolabona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 679
- Lat 43° 52' 42,55'' 43.87848611
- Long 7° 38' 22,16'' 7.63948889
- CAP 18030
- Prefisso 0184
- Codice ISTAT 008032
- Codice Catasto E346
- Altitudine slm 106 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1502 - Superficie 12.4 Km2
- Densità 54,76 ab/Km2
- Sismicità Zona 3s
- Alba 08:06
- Tramonto 16:55
- Dario Faraone
- Via Roma N. 57
- 18035 (IM) Liguria
- postacert@pec.comuneisolabona.it
- comune@comuneisolabona.it
- www.comuneisolabona.it
- 81004430088