Descrizione

Comune medievale esteso sulle pendici di un colle, nella cui economia, piuttosto povera, predominano le attività rurali e il loro indotto. La comunità dei guilmesi, che presenta un indice di vecchiaia straordinariamente elevato, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale, minacciato da qualche intrusione edilizia poco conforme ai valori ambientali e architettonici del centro storico. L'abitato gode di un punto di vista panoramico sull'alta valle del fiume Sinello, che scorre placido fra morbide ondulazioni collinari a tratti nascoste sotto un manto di boschi cedui. Il profilo geometrico del territorio comunale è tanto dolce e regolare quanto il clima è favorevole, soprattutto grazie all'ottima esposizione dell'abitato. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano tre colli all'italiana; da quello centrale spunta una pianta di gigli, accompagnata da un lato da una torre su cui sventola una bandiera e sul lato opposto da una cometa con la coda ondeggiante rivolta in alto.

Comune medievale esteso sulle pendici di un colle, nella cui economia, piuttosto povera, predominano le attività rurali e il loro indotto. La comunità dei guilmesi, che presenta un indice di vecchiaia straordinariamente elevato, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale, minacciato da qualche intrusione edilizia poco conforme ai valori ambientali e architettonici del centro storico. L'abitato gode di un punto di vista panoramico sull'alta valle del fiume Sinello, che scorre placido fra morbide ondulazioni collinari a tratti nascoste sotto un manto di boschi cedui. Il profilo geometrico del territorio comunale è tanto dolce e regolare quanto il clima è favorevole, soprattutto grazie all'ottima esposizione dell'abitato. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano tre colli all'italiana; da quello centrale spunta una pianta di gigli, accompagnata da un lato da una torre su cui sventola una bandiera e sul lato opposto da una cometa con la coda ondeggiante rivolta in alto.

Storia

A parte la fonte documentaria che risale al 1012 e contiene la prima citazione ufficiale del toponimo -si tratta dell'atto di donazione della chiesa di S. Marco al monastero di Santo Stefano da parte del conte Trasmondo II di Chieti-, la documentazione successiva superstite non consente una ricostruzione attendibile delle vicende del borgo. È dimostrata l'appartenenza del feudo a Giacomo Caldora, conte di Monteodorisio, che ne venne in possesso nella prima metà del XV secolo; a costui subentrarono i D'Avalos, marchesi di Vasto, fino all'eversione dei diritti feudali. Spiccano nel tessuto urbano del centro storico l'imponente parrocchiale e palazzo Lizzi. La comunità, che all'indomani dell'unità d'Italia contava 2.237 anime, si è ridotta drasticamente negli ultimi decenni.

A parte la fonte documentaria che risale al 1012 e contiene la prima citazione ufficiale del toponimo -si tratta dell'atto di donazione della chiesa di S. Marco al monastero di Santo Stefano da parte del conte Trasmondo II di Chieti-, la documentazione successiva superstite non consente una ricostruzione attendibile delle vicende del borgo. È dimostrata l'appartenenza del feudo a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=GIACOMOCALDORA'>Giacomo Caldora</a>, conte di Monteodorisio, che ne venne in possesso nella prima metà del XV secolo; a costui subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>D'Avalos</a>, marchesi di Vasto, fino all'eversione dei diritti feudali. Spiccano nel tessuto urbano del centro storico l'imponente parrocchiale e palazzo Lizzi. La comunità, che all'indomani dell'unità d'Italia contava 2.237 anime, si è ridotta drasticamente negli ultimi decenni.

Economia

La popolazione di questo tranquillo comune vive delle attività rurali: coltivazione di cereali, ortaggi, vite e olivo, allevamento ovino, suino ed equino e produzione di prosciutti e insaccati. Nelle coscienze del resto è profondamente radicata l'appartenenza ad una civiltà contadina mentre stenta a farsi strada una cultura manageriale capace di suscitare un genuino spirito imprenditoriale: poche e disgregate iniziative caratterizzano l'industria, il commercio e i servizi guilmesi -questi ultimi non includono l'intermediazione finanziaria-; sono invece numerose le cause di malcontento all'origine dell'esodo dei giovani. Fra queste sono sicuramente da ricordare le lacune del sistema delle infrastrutture. Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi ed è dotato appena di una scuola materna; è carente di strumenti urbanistici preposti alla salvaguardia e alla diffusione del patrimonio culturale; dispone di esercizi di ristoro ma non di strutture per il soggiorno; nel complesso dei suoi impianti sportivi figura un campo di calcio memtre un ambulatorio comunale assicura l'assistenza sanitaria di base.

La popolazione di questo tranquillo comune vive delle attività rurali: coltivazione di cereali, ortaggi, vite e olivo, allevamento ovino, suino ed equino e produzione di prosciutti e insaccati. Nelle coscienze del resto è profondamente radicata l'appartenenza ad una civiltà contadina mentre stenta a farsi strada una cultura manageriale capace di suscitare un genuino spirito imprenditoriale: poche e disgregate iniziative caratterizzano l'industria, il commercio e i servizi guilmesi -questi ultimi non includono l'intermediazione finanziaria-; sono invece numerose le cause di malcontento all'origine dell'esodo dei giovani. Fra queste sono sicuramente da ricordare le lacune del sistema delle infrastrutture. Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi ed è dotato appena di una scuola materna; è carente di strumenti urbanistici preposti alla salvaguardia e alla diffusione del patrimonio culturale; dispone di esercizi di ristoro ma non di strutture per il soggiorno; nel complesso dei suoi impianti sportivi figura un campo di calcio memtre un ambulatorio comunale assicura l'assistenza sanitaria di base.

Relazioni

Per suscitare un genuino interesse da parte del movimento turistico, il comune dovrebbe arricchirsi di quell'insieme di strutture e di servizi che rendono appetibile se non ricercata la sosta o il soggiorno prolungato. Per il momento le principali ricchezze del comprensorio guilmese, purtroppo misconosciute, sono la sua natura selvaggia, la salubrità del clima, la quiete che domina indisturbata per tutto l'arco dell'anno. La festa del Patrono S. Nicola si celebra il 5 maggio: sfilano per l'occasione conche ricolme di salumi, di dolci e di innumerevoli prodotti graditi al palato; tali delizie sono vendute all'asta al termine del rito religioso, per coprire le spese della festa.

Per suscitare un genuino interesse da parte del movimento turistico, il comune dovrebbe arricchirsi di quell'insieme di strutture e di servizi che rendono appetibile se non ricercata la sosta o il soggiorno prolungato. Per il momento le principali ricchezze del comprensorio guilmese, purtroppo misconosciute, sono la sua natura selvaggia, la salubrità del clima, la quiete che domina indisturbata per tutto l'arco dell'anno. La festa del Patrono S. Nicola si celebra il 5 maggio: sfilano per l'occasione conche ricolme di salumi, di dolci e di innumerevoli prodotti graditi al palato; tali delizie sono vendute all'asta al termine del rito religioso, per coprire le spese della festa.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Guilmi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.