Descrizione
Centro collinare, di origine antica, probabilmente romana, ha un’economia basata su attività primarie e secondarie. I gatticesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra la località di Maggiate Superiore, numerosi aggregati urbani minori e un elevato numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con differenze di altitudine non molto accentuate. L’abitato, interessato da una fase di forte espansione edilizia, rispecchia le caratteristiche del territorio, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro della prima sezione sono raffigurati cinque gigli d’argento, ordinati in fascia e sormontati da un lambello d’argento a cinque gocce; nel secondo campo, argenteo, spicca un castello rosso, munito di due torri merlate alla guelfa e fondato in punta allo scudo.
Storia
Il toponimo compare nei documenti del 1133 con “Gaticus” che rappresenta un derivato dal nome personale romano Catus. Il ritrovamento di due lapidi testimonia la sua origine del borgo. Primi documenti compaiono solo a partire dal 1133 quando la sua plebe risulta inserita nell’elenco di quelle novaresi della bolla di Innocenzo III. Nel XII secolo appartenne alla famiglia Da Castello; nel 1218 passò sotto la signoria del comune di Novara e in seguito, durante le lotte per la supremazia di Novara, il suo castello fu distrutto dai ghibellini novaresi, Tornielli e Visconti. Nel 1410 subì un ulteriore attacco da parte di Facino Cane, divenuto conte di Biandrate. Nel 1413 il duca di Milano concesse il dominio feudale a Ermes e Lancillotto Visconti ma, ben presto, Filippo Maria Visconti lo attribuì a Vitaliano Borromeo alla cui famiglia rimase fino alla fine del Settecento. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, del XV secolo, con al suo interno un pregevole affresco in stile tardo-gotico; la chiesa di San Martino, di origine romanica, che fu la precedente parrocchiale; la chiesa di Sant’Igino, anch’essa romanica, quella di Santa Maria, nota anche col nome di Madonna della Neve, e quella di Sant’Andrea, a navata unica con abside semicircolare orientata.
Economia
Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; non manca, però, la stazione dei carabinieri. Nel quadro economico locale la produzione agricola conserva un ruolo importante: si coltivano soprattutto mais, patate, vite e alberi da frutta. Accanto al lavoro dei campi si pratica anche l’allevamento, in particolare di bovini, suini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, tra cui il lattiero-caseario, tessile, delle confezioni, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, dei materiali da costruzione, della lavorazione e conservazione delle carni, della lavorazione della pietra, dei mobili, manifatturiero, metallurgico, meccanico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente, è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più frequentate della zona, l’ambiente naturale circostante e le bellezze del patrimonio artistico costituiscono, comunque, un valido motivo di richiamo. È abbastanza frequentata per lavoro, dato che il suo sviluppo economico è tale da consentire un discreto assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano manifestazioni di rilievo. Il mercato settimanale si tiene il lunedì. I Patroni, Santi Cosma e Damiano, si festeggiano il 26 giugno.
Località
Cascina Gattona, Cascina Grandina, Cascina Piola, Cascina Scella, Cascina Viganale, Maggiate Superiore, Sant'Igino
- Popolazione 3.430
- Lat 45° 42' 33,24'' 45.70923333
- Long 8° 31' 4,4'' 8.51778889
- CAP 28013
- Prefisso 0322
- Codice ISTAT 003071
- Codice Catasto D937
- Altitudine slm 383 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2802 - Superficie 16.14 Km2
- Densità 212,52 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 07:42
- Tramonto 16:43
- Andrea Zonca
- Via Roma, 31
- 28013 (NO) Piemonte
- gattico@cert.ruparpiemonte.it
- www.comune.gattico.no.it
- 82001230034