Descrizione

Comune montano, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I grumentini o saponaresi presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno dai 532 ai 1.096 metri sul livello del mare, e offre un panorama molto suggestivo, con pascoli e vigneti estesi e rilievi coperti di vegetazione boschiva. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Comune montano, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I grumentini o saponaresi presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e numerosissime case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno dai 532 ai 1.096 metri sul livello del mare, e offre un panorama molto suggestivo, con pascoli e vigneti estesi e rilievi coperti di vegetazione boschiva. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Sorse verso l’undicesimo secolo, dopo la distruzione dell’antica Grumentum, una delle più prestigiose città lucane: municipio romano e poi sede vescovile, fu incendiata dai saraceni nella seconda metà del IX secolo e distrutta secondo alcuni nel 975 e secondo altri nel 1031. Chiamata in origine Saponara, dal latino SAPO o SAPONIS, inteso nel senso di ‘argilla simile al sapone’, in riferimento alla sua ubicazione su una collina di detrito chiaro e arenoso, nel 1863 assunse la denominazione di Saponara di Grumento, mentre quella attuale risale al 1932 e si richiama chiaramente all’antico abitato, il cui nome viene riportato al latino GRUMUS, ‘mucchio’. Rifugio dei superstiti grumentini, acquistò ben presto grande rilevanza e, dotata di fortificazioni in epoca normanna, entrò più tardi tra i possedimenti di varie nobili famiglie, quali i conti Marsico e i Sanseverino. Nel 1857 fu quasi completamente distrutta da un terremoto. Tra i monumenti figurano: la chiesa parrocchiale, dedicata all’Assunta e a Sant’Antonino Martire; le cappelle del Rosario, della Madonna di Pietà, della Madonna della Salute, della Clemenza e di Santa Caterina d’Alessandria, San Infantino e San Laverio e i resti del castello dei Sanseverino, risalente al XII secolo ma ricostruito nel Trecento. Degna di nota è la zona archeologica, con i resti di Grumentum.

Sorse verso l’undicesimo secolo, dopo la distruzione dell’antica Grumentum, una delle più prestigiose città lucane: municipio romano e poi sede vescovile, fu incendiata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SARACENI'>saraceni</a> nella seconda metà del IX secolo e distrutta secondo alcuni nel 975 e secondo altri nel 1031. Chiamata in origine Saponara, dal latino SAPO o SAPONIS, inteso nel senso di ‘argilla simile al sapone’, in riferimento alla sua ubicazione su una collina di detrito chiaro e arenoso, nel 1863 assunse la denominazione di Saponara di Grumento, mentre quella attuale risale al 1932 e si richiama chiaramente all’antico abitato, il cui nome viene riportato al latino GRUMUS, ‘mucchio’. Rifugio dei superstiti grumentini, acquistò ben presto grande rilevanza e, dotata di fortificazioni in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNA'>normanna</a>, entrò più tardi tra i possedimenti di varie nobili famiglie, quali i conti Marsico e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a>. Nel 1857 fu quasi completamente distrutta da un <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=TERREMOTO'>terremoto</a>. Tra i monumenti figurano: la chiesa parrocchiale, dedicata all’Assunta e a Sant’Antonino Martire; le cappelle del Rosario, della Madonna di Pietà, della Madonna della Salute, della Clemenza e di Santa Caterina d’Alessandria, San Infantino e San Laverio e i resti del castello dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a>, risalente al XII secolo ma ricostruito nel Trecento. Degna di nota è la zona archeologica, con i resti di Grumentum.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, viti, ulivi, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato soprattutto da fabbriche di articoli in plastica e prodotti chimici di base; a queste si affiancano più aziende che operano nei comparti alimentare, metalmeccanico, edile e della stampa. Più modesta è la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale (di dimensioni ridotte ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come quello bancario e strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale, dal museo archeologico nazionale dell’alta Val d’Agri e dagli scavi archeologici “Grumentum”. Le strutture ricettive, che comprendono pure qualche azienda agrituristica, offrono possibilità di ristorazione e, in misura più limitata, anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, viti, ulivi, agrumi e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato soprattutto da fabbriche di articoli in plastica e prodotti chimici di base; a queste si affiancano più aziende che operano nei comparti alimentare, metalmeccanico, edile e della stampa. Più modesta è la presenza del terziario, che si compone della rete commerciale (di dimensioni ridotte ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come quello bancario e strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale, dal museo archeologico nazionale dell’alta Val d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=AGRI'>Agri</a> e dagli scavi archeologici “Grumentum”. Le strutture ricettive, che comprendono pure qualche azienda agrituristica, offrono possibilità di ristorazione e, in misura più limitata, anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta turistica tra le più celebrate della zona, per le bellezze dell’ambiente naturale e soprattutto per le preziose vestigia del passato, rappresentate dagli scavi archeologici “Grumentum”, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, quali: la festa in onore di Santa Maria Salus Infirmorum Grumentino, che si svolge il 19 aprile; la festa di San Rocco, il 16 agosto; la sagra del vino, che si tiene il 27 agosto, e la festa di Santa Maria del Monserrato, che ha luogo il 30 dello stesso mese: tra marzo e aprile la statua della Madonna viene portata sul monte e l’ultima domenica di agosto, in occasione della festa del Patrono viene riportata in paese. Il Patrono, Sant’Antonino, si celebra l’ultima domenica di agosto.

Meta turistica tra le più celebrate della zona, per le bellezze dell’ambiente naturale e soprattutto per le preziose vestigia del passato, rappresentate dagli scavi archeologici “Grumentum”, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza di più insediamenti industriali che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, quali: la festa in onore di Santa Maria Salus Infirmorum Grumentino, che si svolge il 19 aprile; la festa di San Rocco, il 16 agosto; la sagra del vino, che si tiene il 27 agosto, e la festa di Santa Maria del Monserrato, che ha luogo il 30 dello stesso mese: tra marzo e aprile la statua della Madonna viene portata sul monte e l’ultima domenica di agosto, in occasione della festa del Patrono viene riportata in paese. Il Patrono, Sant’Antonino, si celebra l’ultima domenica di agosto.

Località

Bacino Pertusillo

Bacino Pertusillo

Fondi europei 2021-2027

Comune di Grumento Nova in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.