Descrizione

Comune collinare, di antica origine, che mostra un quadro economico composto da attività agricole, industriali e commerciali. La comunità dei grottolesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni di quota molto accentuate. L’abitato, che sta attraversando una fase di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurate due grotte nere, sormontate da due rocce d’argento, sulle cui sommità sono fondate una quercia e una torre argentata, munita di una banderuola rossa.

Comune collinare, di antica origine, che mostra un quadro economico composto da attività agricole, industriali e commerciali. La comunità dei grottolesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni di quota molto accentuate. L’abitato, che sta attraversando una fase di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, sono raffigurate due grotte nere, sormontate da due rocce d’argento, sulle cui sommità sono fondate una quercia e una torre argentata, munita di una banderuola rossa.

Storia

L’etimologia del toponimo, che si fa derivare dal sostantivo latino CRIPTULA, rivela l’origine antica dell’abitato, che inizialmente cominciò a formarsi all’interno di numerose piccole grotte di epoca preistorica, ancora presenti nella zona sottostante l’abitato. Oggi queste grotticelle vengono utilizzate come laboratori contenenti forni per la produzione di vasi in argilla, oggetti che rappresentano una caratteristica della tradizione artigianale locale. Durante il periodo della dominazione normanna fu possedimento di Alessandro Loffredo e successivamente entrò a far parte della contea di Tricarico. Quindi fu la volta di numerosi feudatari che si avvicendarono al potere locale: tra questi vanno ricordati i Monforte, i Ponziano, gli Zurlo e i Sances de Luna, cui fu riconosciuto anche il titolo di marchesi. In seguito subentrarono la signoria dei Caracciolo e quella degli Spinelli ma gli ultimi in ordine di tempo furono i Sanseverino, conti di Chiaromonte, con i quali si concluse la lunga parentesi della feudalità. Tra le emergenze architettoniche rilevano la chiesa di S. Rocco, costruita nel XVI secolo, il castello risalente al periodo longobardo e la secentesca chiesa madre edificata in onore dei Ss. Luca e Giuliano, che conserva al suo interno pregevoli sculture del XVI secolo.

L’etimologia del toponimo, che si fa derivare dal sostantivo latino CRIPTULA, rivela l’origine antica dell’abitato, che inizialmente cominciò a formarsi all’interno di numerose piccole grotte di epoca preistorica, ancora presenti nella zona sottostante l’abitato. Oggi queste grotticelle vengono utilizzate come laboratori contenenti forni per la produzione di vasi in argilla, oggetti che rappresentano una caratteristica della tradizione artigianale locale. Durante il periodo della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNA'>normanna</a> fu possedimento di Alessandro Loffredo e successivamente entrò a far parte della contea di Tricarico. Quindi fu la volta di numerosi feudatari che si avvicendarono al potere locale: tra questi vanno ricordati i Monforte, i Ponziano, gli Zurlo e i Sances de Luna, cui fu riconosciuto anche il titolo di marchesi. In seguito subentrarono la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a> e quella degli Spinelli ma gli ultimi in ordine di tempo furono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=SANSEVERINO'>Sanseverino</a>, conti di Chiaromonte, con i quali si concluse la lunga parentesi della feudalità. Tra le emergenze architettoniche rilevano la chiesa di S. Rocco, costruita nel XVI secolo, il castello risalente al periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> e la secentesca chiesa madre edificata in onore dei Ss. Luca e Giuliano, che conserva al suo interno pregevoli sculture del XVI secolo.

Economia

Accanto ai consueti uffici municipali e postali, è presente sul posto anche la Pro Loco. L’economia locale si basa essenzialmente sulle attività agricole legate alla produzione di cereali, in particolare il frumento, ortaggi, foraggi, uva, olivo, agrumi e frutta. Oltre al lavoro nei campi si pratica anche l’allevamento di capi ovini, caprini e bovini ma anche di suini ed equini. Un vanto della gastronomia locale è senza dubbio l’eccellente olio d’oliva che si produce in abbondanza nella zona. Il settore industriale contribuisce, seppure in minima parte, ad elevare il reddito della popolazione locale, grazie alla presenza di alcune fabbriche metallurgiche, alimentari, di abbigliamento, di articoli in plastica, che affiancano aziende per la produzione e distribuzione di gas. Tra le attività del terziario si può annoverare il servizio bancario. Mancano del tutto le strutture sociali, mentre l’attività scolastica è garantita dalla presenza delle scuole dell’obbligo. Per l’approfondimento culturale si può usufruire del servizio offerto dalla biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono soltanto la ristorazione. La farmacia è l’unico servizio sanitario a disposizione sul posto.

Accanto ai consueti uffici municipali e postali, è presente sul posto anche la Pro Loco. L’economia locale si basa essenzialmente sulle attività agricole legate alla produzione di cereali, in particolare il frumento, ortaggi, foraggi, uva, olivo, agrumi e frutta. Oltre al lavoro nei campi si pratica anche l’allevamento di capi ovini, caprini e bovini ma anche di suini ed equini. Un vanto della gastronomia locale è senza dubbio l’eccellente olio d’oliva che si produce in abbondanza nella zona. Il settore industriale contribuisce, seppure in minima parte, ad elevare il reddito della popolazione locale, grazie alla presenza di alcune fabbriche metallurgiche, alimentari, di abbigliamento, di articoli in plastica, che affiancano aziende per la produzione e distribuzione di gas. Tra le attività del terziario si può annoverare il servizio bancario. Mancano del tutto le strutture sociali, mentre l’attività scolastica è garantita dalla presenza delle scuole dell’obbligo. Per l’approfondimento culturale si può usufruire del servizio offerto dalla biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono soltanto la ristorazione. La farmacia è l’unico servizio sanitario a disposizione sul posto.

Relazioni

La particolarità delle antiche grotte presenti alla base dell’odierno abitato e la sua vicinanza all’oasi naturale del lago di S. Giuliano incrementano un discreto flusso turistico nella zona. I rapporti con il circondario risultano particolarmente intensi a causa della mancanza di istituti di istruzione secondaria di secondo grado e di altri importanti servizi sul posto. Non si svolgono durante l’anno eventi folcloristici di particolare richiamo. Il Patrono, S. Rocco, si festeggia il 16 agosto.

La particolarità delle antiche grotte presenti alla base dell’odierno abitato e la sua vicinanza all’oasi naturale del lago di S. Giuliano incrementano un discreto flusso turistico nella zona. I rapporti con il circondario risultano particolarmente intensi a causa della mancanza di istituti di istruzione secondaria di secondo grado e di altri importanti servizi sul posto. Non si svolgono durante l’anno eventi folcloristici di particolare richiamo. Il Patrono, S. Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Grottole in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.