Descrizione

Centro collinare, di origine antica, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I grottesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 140 a un massimo di 600 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge sul declivio di un colle, ricco di grotte e cavità, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Centro collinare, di origine antica, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I grottesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 140 a un massimo di 600 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge sul declivio di un colle, ricco di grotte e cavità, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

Dal greco “krýpte”, ‘grotta’, il toponimo allude alle numerose grotte che si aprono nelle circostanti colline. La sua origine risale molto probabilmente all’epoca antica, come testimoniano, per altro, numerosi reperti archeologici del periodo della dominazione romana nella zona. Le attestazioni documentate certe, però, a proposito della costituzione dell’attuale nucleo urbano, sono riconducibili al XVI secolo. Nell’anno 1634 il feudo fu acquistato dal nobile signore Desiderio di San Filippo, il quale si occupò sia della giurisdizione che dello sviluppo economico e artistico del casale. Successivamente, nel 1648, il borgo fu elevato al rango di ducato. In seguito il casale passò sotto l’amministrazione del principe di Carini, Vincenzo La Grua Talamanca, la cui nobile casata regnò fino al 1812, anno in cui furono aboliti i diritti feudali. La forte richiesta di zolfo da parte dell’industria inglese portò tra il 1834 ed il 1840 all’apertura di numerose miniere nel territorio di Grotte, Comitini e Racalmuto. Alla fine dell’Ottocento però una grave crisi occupazionale di questo settore costrinse all’emigrazione gran parte dei suoi abitanti. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati meritano di essere segnalati: la chiesa madre, costruita nel Settecento, accanto alla quale si erge una pregevole torre campanaria; la chiesa del Carmine d’origine cinquecentesca, ricostruita nel 1968; il palazzo La Grua Talamanca, fatto edificare nel XVIII secolo e precisamente nell’anno 1748; il Calvario, con le stazioni della via Crucis illustrate da sedici diversi pittori; il Palazzo del Municipio, realizzato all’interno dell’ex convento dei Padri Carmelitani; il settecentesco Palazzo del Duca di Grotte Vincenzo.

Dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “krýpte”, ‘grotta’, il toponimo allude alle numerose grotte che si aprono nelle circostanti colline. La sua origine risale molto probabilmente all’epoca antica, come testimoniano, per altro, numerosi reperti archeologici del periodo della dominazione romana nella zona. Le attestazioni documentate certe, però, a proposito della costituzione dell’attuale nucleo urbano, sono riconducibili al XVI secolo. Nell’anno 1634 il feudo fu acquistato dal nobile signore Desiderio di San Filippo, il quale si occupò sia della giurisdizione che dello sviluppo economico e artistico del casale. Successivamente, nel 1648, il borgo fu elevato al rango di ducato. In seguito il casale passò sotto l’amministrazione del principe di Carini, Vincenzo La Grua Talamanca, la cui nobile casata regnò fino al 1812, anno in cui furono aboliti i diritti feudali. La forte richiesta di zolfo da parte dell’industria inglese portò tra il 1834 ed il 1840 all’apertura di numerose miniere nel territorio di Grotte, Comitini e Racalmuto. Alla fine dell’Ottocento però una grave crisi occupazionale di questo settore costrinse all’emigrazione gran parte dei suoi abitanti. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati meritano di essere segnalati: la chiesa madre, costruita nel Settecento, accanto alla quale si erge una pregevole torre campanaria; la chiesa del Carmine d’origine cinquecentesca, ricostruita nel 1968; il palazzo La Grua Talamanca, fatto edificare nel XVIII secolo e precisamente nell’anno 1748; il Calvario, con le stazioni della via Crucis illustrate da sedici diversi pittori; il Palazzo del Municipio, realizzato all’interno dell’ex convento dei Padri Carmelitani; il settecentesco Palazzo del Duca di Grotte Vincenzo.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: lattiero-caseario, alimentare, chimico, della produzione e distribuzione del gas e dell’edilizia. Si praticano anche alcune tradizionali attività artigianali, quale quella della manifattura degli articoli di lana. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale (che soddisfa comunque le esigenze primarie della popolazione) oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali figurano asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca intitolata a “Martin Luther King”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Per gli amanti dello sport sono a disposizione campi da bocce e da tennis. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: lattiero-caseario, alimentare, chimico, della produzione e distribuzione del gas e dell’edilizia. Si praticano anche alcune tradizionali attività artigianali, quale quella della manifattura degli articoli di lana. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale (che soddisfa comunque le esigenze primarie della popolazione) oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali figurano asili nido e case di riposo. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca intitolata a “Martin Luther King”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Per gli amanti dello sport sono a disposizione campi da bocce e da tennis. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Pur essendo circondata da un tranquillo e riposante paesaggio collinare e offrendo la possibilità di praticare la pesca sulle rive del vicino fiume Gallo d’Oro, non è particolarmente ricercata come meta turistica. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Fatta eccezione per la fiera del bestiame, a settembre, non vi si svolgono particolari manifestazioni che potrebbero allietare la popolazione e richiamare visitatori dai dintorni. La Patrona, Santa Venera, si festeggia il 14 novembre.

Pur essendo circondata da un tranquillo e riposante paesaggio collinare e offrendo la possibilità di praticare la pesca sulle rive del vicino fiume Gallo d’Oro, non è particolarmente ricercata come meta turistica. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Fatta eccezione per la fiera del bestiame, a settembre, non vi si svolgono particolari manifestazioni che potrebbero allietare la popolazione e richiamare visitatori dai dintorni. La Patrona, Santa Venera, si festeggia il 14 novembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Grotte rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.