Descrizione

La città, capoluogo di provincia è centro agricolo industriale di rilevanza nazionale. I grossetani, con un indice di vecchiaia superiore alla media nazionale, si distribuiscono nelle numerose e tutte ugualmente popolose località che fanno capo in ordine sparso al capoluogo, ovvero: Alberese, Bagno Rosselle, Batignano, Braccagni, Centro Raccolta Quadrupedi, Istia d'Ombrone - Le Stracciole, Marina di Alberese, Marina di Grosseto, Montepescali, Nomadelfia, Principina a Mare, Ripescia, Santa Maria di Ripescia e Spergolaia. Lo stemma Comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura l'emblema risalente al XII sec.: sul fondo vermiglio di uno scudo, di memoria ghibellina, campeggia solitario un altero grifo che richiama le origini etrusche della città. Delle Signorie che nei secoli assoggettarono il comune non compare alcuna insegna con l'unica eccezione dello stocco che, tra gli artigli della mitica figura, è posto a ricordo dell'eroica difesa sostenuta dalla città contro Lodovico il Bavaro nel 1328.  

La città, capoluogo di provincia è centro agricolo industriale di rilevanza nazionale. I grossetani, con un indice di vecchiaia superiore alla media nazionale, si distribuiscono nelle numerose e tutte ugualmente popolose località che fanno capo in ordine sparso al capoluogo, ovvero: Alberese, Bagno Rosselle, Batignano, Braccagni, Centro Raccolta Quadrupedi, Istia d'Ombrone - Le Stracciole, Marina di Alberese, Marina di Grosseto, Montepescali, Nomadelfia, Principina a Mare, Ripescia, Santa Maria di Ripescia e Spergolaia. Lo stemma Comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura l'emblema risalente al XII sec.: sul fondo vermiglio di uno scudo, di memoria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GHIBELLINA'>ghibellina</a>, campeggia solitario un altero grifo che richiama le origini <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHE'>etrusche</a> della città. Delle Signorie che nei secoli assoggettarono il comune non compare alcuna insegna con l'unica eccezione dello stocco che, tra gli artigli della mitica figura, è posto a ricordo dell'eroica difesa sostenuta dalla città contro Lodovico il Bavaro nel 1328.  

Storia

Il primo insediamento etrusco di Roselle, oggi area di studio e di ricerca archeologica, conosce una rapida decadenza nei primi decenni del X sec. ad opera dei Saraceni, mentre il borgo grossetano è dall' 803 dominio dei conti Aldobrandeschi. Nel 1138 il centro diventa sede episcopale e dopo essere stato riconosciuto ufficialmente comune nel 1222 (a quest'epoca risale il Duomo), agli inizi del XIV sec. entra a far parte del governo della repubblica di Siena. La stessa sorte accomuna le due città rivali, che nel 1559 vengono annesse con le rispettive prerogative territoriali al granducato mediceo. Il governo di Francesco I, durante il quale la città conosce il suo maggior splendore, tenta di realizzare un'ampia opera di bonifica delle coste e dell'entroterra, paludoso e malarico, ma solo con i Lorena lo sforzo otterrà i risultati sperati avviando lo sviluppo agricolo-industriale ed una lenta ma costante espansione urbana del centro. La prossimità al corso dell'Ombrone ha sempre comportato il rischio di straripamento lungo tutto il suo corso: tra gli episodi più gravi, la disastrosa alluvione del 1966. Fortificazioni medioevali, pievi e ruderi si trovano un po' ovunque nel territorio.  

Il primo insediamento etrusco di Roselle, oggi area di studio e di ricerca archeologica, conosce una rapida decadenza nei primi decenni del X sec. ad opera dei Saraceni, mentre il borgo grossetano è dall' 803 dominio dei conti Aldobrandeschi. Nel 1138 il centro diventa sede episcopale e dopo essere stato riconosciuto ufficialmente comune nel 1222 (a quest'epoca risale il Duomo), agli inizi del XIV sec. entra a far parte del governo della repubblica di Siena. La stessa sorte accomuna le due città rivali, che nel 1559 vengono annesse con le rispettive prerogative territoriali al granducato mediceo. Il governo di Francesco I, durante il quale la città conosce il suo maggior splendore, tenta di realizzare un'ampia opera di bonifica delle coste e dell'entroterra, paludoso e malarico, ma solo con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LORENA'>Lorena</a> lo sforzo otterrà i risultati sperati avviando lo sviluppo agricolo-industriale ed una lenta ma costante espansione urbana del centro. La prossimità al corso dell'Ombrone ha sempre comportato il rischio di straripamento lungo tutto il suo corso: tra gli episodi più gravi, la disastrosa alluvione del 1966. Fortificazioni medioevali, pievi e ruderi si trovano un po' ovunque nel territorio.  

Economia

L'andamento socioeconomico del capoluogo delinea il quadro di una città ben radicata nel proprio territorio e dotata di una indubbia capacità propulsiva. Alla fiorente attività delle moderne aziende agricole, dedite alle policolture tipiche della zona e all'allevamento bovino ed equino, si è agganciato lo sviluppo della diffusa industria alimentare che insieme ai complessi metalmeccanici, tessili, poligrafici e plastici offre il maggior sbocco occupazionale ed assorbe gran parte della manodopera della provincia. Articolata e soddisfacente l'organizzazione interna della città, ben servita dagli sportelli istituzionali, dalle strutture pubbliche di assistenza sanitaria (presidio ospedaliero e sede della Usl n.9, Cri), da quelle scolastiche di ogni ordine e grado (c'è anche uno sportello dell'università di Siena) nonché per il tempo libero e per lo sport. Il terziario turistico è sviluppato principalmente nella frazioni costiere; modesta nel complesso la vita culturale, legata soprattutto alle numerose testimonianze storiche del capoluogo e dei dintorni. La città la culla della civiltà maremmana di cui sale espositive del Museo Archeologico d'Arte della Maremma, del Museo di Storia Naturale e del Museo della Cultura Popolare Grossetana, che rimanda alle ricerche dell'Archivio Comunale delle Tradizioni Popolari Grossetane.  

L'andamento socioeconomico del capoluogo delinea il quadro di una città ben radicata nel proprio territorio e dotata di una indubbia capacità propulsiva. Alla fiorente attività delle moderne aziende agricole, dedite alle policolture tipiche della zona e all'allevamento bovino ed equino, si è agganciato lo sviluppo della diffusa industria alimentare che insieme ai complessi metalmeccanici, tessili, poligrafici e plastici offre il maggior sbocco occupazionale ed assorbe gran parte della manodopera della provincia. Articolata e soddisfacente l'organizzazione interna della città, ben servita dagli sportelli istituzionali, dalle strutture pubbliche di assistenza sanitaria (presidio ospedaliero e sede della Usl n.9, Cri), da quelle scolastiche di ogni ordine e grado (c'è anche uno sportello dell'università di Siena) nonché per il tempo libero e per lo sport. Il terziario turistico è sviluppato principalmente nella frazioni costiere; modesta nel complesso la vita culturale, legata soprattutto alle numerose testimonianze storiche del capoluogo e dei dintorni. La città la culla della civiltà maremmana di cui sale espositive del Museo Archeologico d'Arte della Maremma, del Museo di Storia Naturale e del Museo della Cultura Popolare Grossetana, che rimanda alle ricerche dell'Archivio Comunale delle Tradizioni Popolari Grossetane.  

Relazioni

Il fattore di maggior richiamo turistico, dopo le località balneari di Marina e Principina a Mare, è il vicino parco naturale dell'Uccellina. Intensi gli scambi commerciali grazie anche alle frequenti manifestazioni fieristiche, come la fiera dell'agricoltura (aprile), l'expo dell'industria e del commercio grossetano (giugno) e la mostra mercato del cavallo maremmano (settembre), che si alternano alla ricorrenze folcloristiche, come la festa di primavera con la cerimonia della "merca" (maggio), la corsa al galoppo in notturna (giugno). Suggestiva la processione del Santo Patrono Lorenzo (10 agosto). È gemellata: dal 1962 con Dimitrovgrad (Bulgaria) e dal 1970 con Monteuil-sous-Bois (Francia).

Il fattore di maggior richiamo turistico, dopo le località balneari di Marina e Principina a Mare, è il vicino parco naturale dell'Uccellina. Intensi gli scambi commerciali grazie anche alle frequenti manifestazioni fieristiche, come la fiera dell'agricoltura (aprile), l'expo dell'industria e del commercio grossetano (giugno) e la mostra mercato del cavallo maremmano (settembre), che si alternano alla ricorrenze folcloristiche, come la festa di primavera con la cerimonia della "merca" (maggio), la corsa al galoppo in notturna (giugno). Suggestiva la processione del Santo Patrono Lorenzo (10 agosto). È gemellata: dal 1962 con Dimitrovgrad (Bulgaria) e dal 1970 con Monteuil-sous-Bois (Francia).

Località

Aiali, Alberese, Alberese Scalo, Bagno Roselle, Batignano, Bellavista, Braccagni, Casoni del Terzo, Casotto di Venezia, Casotto Pescatori, Centro Raccolta Quadrupedi, Comunità di Nomadelfia, Enaoli, Fattoria Acquisti, Fattoria Aiali, Fattoria Grancia, Fattoria Grottanelli, Fattoria Sterpeto, Formiche di Grosseto, Il Colombaio, Il Madonnino, Istia d'Ombrone, La Principina, Le Colonne, Le Stiacciole, Le Strillaie-Santo Stefano, Le Versegge, Magazzini Alberese, Marina di Grosseto, Montepescali, Oliveto, Pianetto, Pingrossino, Pingrosso, Principina a Mare, Querciolo, Rio Grande, Rispescia, Rugginosa Nuova, Rugginosina, San Mamiliano-Trappola, San Vincenzo d'Elba, Santa Maria di Rispescia, Spergolaia, Valle Maggiore, Vallerotana

Aiali, Alberese, Alberese Scalo, Bagno Roselle, Batignano, Bellavista, Braccagni, Casoni del Terzo, Casotto di Venezia, Casotto Pescatori, Centro Raccolta Quadrupedi, Comunità di Nomadelfia, Enaoli, Fattoria Acquisti, Fattoria Aiali, Fattoria Grancia, Fattoria Grottanelli, Fattoria Sterpeto, Formiche di Grosseto, Il Colombaio, Il Madonnino, Istia d'Ombrone, La Principina, Le Colonne, Le Stiacciole, Le Strillaie-Santo Stefano, Le Versegge, Magazzini Alberese, Marina di Grosseto, Montepescali, Oliveto, Pianetto, Pingrossino, Pingrosso, Principina a Mare, Querciolo, Rio Grande, Rispescia, Rugginosa Nuova, Rugginosina, San Mamiliano-Trappola, San Vincenzo d'Elba, Santa Maria di Rispescia, Spergolaia, Valle Maggiore, Vallerotana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Grosseto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.