Descrizione

Centro di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e le attività commerciali. I grassobbiesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alla località Nuova Betosca del comune di Orio al Serio- e, in minor misura, in altre località, la più popolosa delle quali è Capanelle -contigua alla località Zanica del comune omonimo-. Il territorio, lambito dal fiume Serio, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate; l'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1980, rappresenta, in due immagini, il passato e il presente del paese: nella prima parte è raffigurato un castello in fiamme (l'incendio risale al periodo delle cruente lotte tra guelfi e ghibellini); nel secondo campo spicca un edificio industriale, simbolo del fortissimo sviluppo dell'economia locale, iniziato nel 1961, anno in cui il comune venne dichiarato "economicamente depresso".

Centro di pianura, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e le attività commerciali. I grassobbiesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alla località Nuova Betosca del comune di Orio al Serio- e, in minor misura, in altre località, la più popolosa delle quali è Capanelle -contigua alla località Zanica del comune omonimo-. Il territorio, lambito dal fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate; l'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1980, rappresenta, in due immagini, il passato e il presente del paese: nella prima parte è raffigurato un castello in fiamme (l'incendio risale al periodo delle cruente lotte tra guelfi e ghibellini); nel secondo campo spicca un edificio industriale, simbolo del fortissimo sviluppo dell'economia locale, iniziato nel 1961, anno in cui il comune venne dichiarato "economicamente depresso".

Storia

Sconosciute sono le origini del primitivo insediamento; il toponimo deriva dal diminutivo, con l'aggiunta del suffisso -ubulus, della parola "grasso", in riferimento alla fertilità della zona. Alcuni rinvenimenti archeologici fanno ipotizzare la presenza romana ma il primo documento che la menziona è un diploma di Federico Barbarossa del 1186. Fu fortificata e, come molti altri comuni del bergamasco, subì le conseguenze delle lotte tra guelfi e ghibellini, in particolare i saccheggi operati dai guelfi nel 1398, con effetti devastanti, e nel 1403, con un bilancio meno cruento. Agli inizi del XV secolo fu teatro degli scontri tra Venezia e Milano, città che si alternarono al suo governo. La situazione finì col normalizzarsi solo con la pace del 1452, che, nel fissare le rispettive sfere di competenza, la assegnò a Venezia. Fu colpita da varie calamità, prima fra tutte la peste del 1630, seguita da diverse inondazioni, come quella del 1646 e, in tempi più recenti, quella del 1920. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano il castello, a struttura rustica -residuo delle antiche fortificazioni-, e il secentesco palazzo Belli. La parrocchiale, dedicata a Sant'Alessandro e ricostruita dopo l'alluvione del 1646, deve le linee neoclassiche a rifacimenti ottocenteschi. Di notevole interesse artistico è la chiesetta dell'Assunta, che conserva affreschi del Seicento.

Sconosciute sono le origini del primitivo insediamento; il toponimo deriva dal diminutivo, con l'aggiunta del suffisso -ubulus, della parola "grasso", in riferimento alla fertilità della zona. Alcuni rinvenimenti archeologici fanno ipotizzare la presenza romana ma il primo documento che la menziona è un diploma di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> del 1186. Fu fortificata e, come molti altri comuni del bergamasco, subì le conseguenze delle lotte tra guelfi e ghibellini, in particolare i saccheggi operati dai guelfi nel 1398, con effetti devastanti, e nel 1403, con un bilancio meno cruento. Agli inizi del XV secolo fu teatro degli scontri tra Venezia e Milano, città che si alternarono al suo governo. La situazione finì col normalizzarsi solo con la pace del 1452, che, nel fissare le rispettive sfere di competenza, la assegnò a Venezia. Fu colpita da varie calamità, prima fra tutte la peste del 1630, seguita da diverse inondazioni, come quella del 1646 e, in tempi più recenti, quella del 1920. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano il castello, a struttura rustica -residuo delle antiche fortificazioni-, e il secentesco palazzo Belli. La parrocchiale, dedicata a Sant'Alessandro e ricostruita dopo l'alluvione del 1646, deve le linee neoclassiche a rifacimenti ottocenteschi. Di notevole interesse artistico è la chiesetta dell'Assunta, che conserva affreschi del Seicento.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali. Il settore primario dell'economia è rappresentato dalla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti e, in misura minore, dall'allevamento di bovini. Il settore secondario conta sulla presenza di stabilimenti operanti in diversi comparti, che ne fanno uno dei centri del bergamasco a maggior concentrazione industriale: tessile, chimico, metalmeccanico, edile ed editoriale, cui si affiancano i mobilifici. Una tale capacità produttiva giustifica la presenza del servizio bancario. Le attività di consulenza informatica e radiofonica completano, con la rete commerciale (di dimensioni tali da soddisfare i bisogni primari della comunità) il quadro del terziario. L'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: le strutture destinate all'arricchimento culturale comprendono la biblioteca ed è possibile frequentare le scuole materna, elementare e media. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali. Il settore primario dell'economia è rappresentato dalla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti e, in misura minore, dall'allevamento di bovini. Il settore secondario conta sulla presenza di stabilimenti operanti in diversi comparti, che ne fanno uno dei centri del bergamasco a maggior concentrazione industriale: <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, chimico, metalmeccanico, edile ed editoriale, cui si affiancano i mobilifici. Una tale capacità produttiva giustifica la presenza del servizio bancario. Le attività di consulenza informatica e radiofonica completano, con la rete commerciale (di dimensioni tali da soddisfare i bisogni primari della comunità) il quadro del terziario. L'offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: le strutture destinate all'arricchimento culturale comprendono la biblioteca ed è possibile frequentare le scuole materna, elementare e media. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

È molto frequentata per lavoro e la presenza del Parco del Serio alimenta un turismo a carattere giornaliero. Particolarmente intensi i rapporti col circondario, dovuti in gran parte alla ricerca di una maggiore offerta di servizi oltre che alla necessità di completare il corso degli studi. Malgrado tali necessità, dal punto di vista demografico riesce ad attirare un flusso migratorio centripeto, evidentemente per le possibilità occupazionali che offre: oltre il dieci per cento della sua popolazione, infatti, ha origine da trasferimenti da altri comuni. Nel mese di ottobre si rinnova annualmente l'appuntamento con la festa della Madonna dei campi. Non si registrano altri appuntamenti ricorrenti, per la cultura o il tempo libero, capaci di attirare visitatori. La festa del Patrono, Sant'Alessandro, si celebra il 26 agosto.

È molto frequentata per lavoro e la presenza del Parco del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a> alimenta un turismo a carattere giornaliero. Particolarmente intensi i rapporti col circondario, dovuti in gran parte alla ricerca di una maggiore offerta di servizi oltre che alla necessità di completare il corso degli studi. Malgrado tali necessità, dal punto di vista demografico riesce ad attirare un flusso migratorio centripeto, evidentemente per le possibilità occupazionali che offre: oltre il dieci per cento della sua popolazione, infatti, ha origine da trasferimenti da altri comuni. Nel mese di ottobre si rinnova annualmente l'appuntamento con la festa della Madonna dei campi. Non si registrano altri appuntamenti ricorrenti, per la cultura o il tempo libero, capaci di attirare visitatori. La festa del Patrono, Sant'Alessandro, si celebra il 26 agosto.

Località

Capanelle, Colpani, Nava

Capanelle, Colpani, Nava

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Grassobbio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.