Descrizione

Cittadina collinare, di costruzione moderna ma di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una discreta presenza del settore industriale. La comunità grammichelese, con un indice di vecchiaia nella media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in numerose case sparse. Il territorio, segnato da numerose cave di pietre da taglio, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche poco accentuate, che portano fino a 551 metri di quota. L’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico inclinato e una caratteristica forma esagonale, con tracciato tipico dei modelli rinascimentali, sorge intorno a una piazza anch’essa esagonale e si sviluppa lungo sei vie che collegano altrettante piazze periferiche a quella centrale. A scacchiera, invece, è la struttura dei nuovi quartieri, creati dalla forte espansione edilizia, specialmente verso il lato sud-orientale.

Cittadina collinare, di costruzione moderna ma di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una discreta presenza del settore industriale. La comunità grammichelese, con un indice di vecchiaia nella media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in numerose case sparse. Il territorio, segnato da numerose cave di pietre da taglio, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche poco accentuate, che portano fino a 551 metri di quota. L’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico inclinato e una caratteristica forma esagonale, con tracciato tipico dei modelli rinascimentali, sorge intorno a una piazza anch’essa esagonale e si sviluppa lungo sei vie che collegano altrettante piazze periferiche a quella centrale. A scacchiera, invece, è la struttura dei nuovi quartieri, creati dalla forte espansione edilizia, specialmente verso il lato sud-orientale.

Storia

Prende il nome dal Patrono San Michele, definito “il grande” come protettore dai terremoti. Abitata sin dall’epoca antica, fu probabilmente fondata da alcuni esuli greco-siculi, che le diedero il nome di “Echetla”, di cui parlavano Diodoro e Polibio. Nel corso dei secoli, a causa della sua posizione strategica, a confine tra la potenza di Siracusa e quella dei cartaginesi, fu spesso sottoposta a devastanti invasioni. Dai romani fu assediata all’inizio della prima guerra punica. Al posto dell’antica città, nel Medioevo sorse un borgo infeudato alla famiglia Branciforte, principi di Butera e di Roccella. In seguito al terremoto del 1693, che aveva raso al suolo l’antico borgo di Occhiolà, l’attuale nucleo abitativo fu ricostruito in un sito diverso da quello originario, su progetto dell’architetto Michele da Ferla. Tra le testimonianze del passato si segnalano: i reperti archeologici dell’antica Occhiolà, a nord del centro abitato, in zona Terravecchia; la settecentesca chiesa madre, dedicata a San Michele, progettata dall’architetto Andrea Amato, in stile barocco; il palazzo municipale, disegnato dall’architetto Carlo Sada (1809-1873); il Santuario della Madonna del Piano, al cui interno è custodito un crocifisso ligneo del Seicento; numerose altre chiese, tutte di notevole pregio architettonico; il convento dei Minori Osservanti, oggi trasformato in ospedale.

Prende il nome dal Patrono San Michele, definito “il grande” come protettore dai terremoti. Abitata sin dall’epoca antica, fu probabilmente fondata da alcuni esuli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICULI'>siculi</a>, che le diedero il nome di “Echetla”, di cui parlavano Diodoro e Polibio. Nel corso dei secoli, a causa della sua posizione strategica, a confine tra la potenza di Siracusa e quella dei cartaginesi, fu spesso sottoposta a devastanti invasioni. Dai romani fu assediata all’inizio della prima guerra punica. Al posto dell’antica città, nel Medioevo sorse un borgo infeudato alla famiglia Branciforte, principi di Butera e di Roccella. In seguito al terremoto del 1693, che aveva raso al suolo l’antico borgo di Occhiolà, l’attuale nucleo abitativo fu ricostruito in un sito diverso da quello originario, su progetto dell’architetto Michele da Ferla. Tra le testimonianze del passato si segnalano: i reperti archeologici dell’antica Occhiolà, a nord del centro abitato, in zona Terravecchia; la settecentesca chiesa madre, dedicata a San Michele, progettata dall’architetto Andrea Amato, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>; il palazzo municipale, disegnato dall’architetto Carlo Sada (1809-1873); il Santuario della Madonna del Piano, al cui interno è custodito un crocifisso ligneo del Seicento; numerose altre chiese, tutte di notevole pregio architettonico; il convento dei Minori Osservanti, oggi trasformato in ospedale.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, favorito dal clima mite, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivo, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini e caprini. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni che operano nei comparti: alimentare, dell’industria metalmeccanica, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, dell’edilizia, della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, della produzione e distribuzione dell’energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, come quelli bancario e informatico. Tra le strutture sociali si annoverano asili nido, case di riposo e orfanotrofi. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell’obbligo e gli istituti: tecnico commerciale, d’arte e magistrale; da segnalare anche la biblioteca “G. Giordano” e il museo civico archeologico, in cui sono conservati materiali preistorici e protostorici nonché corredi funerari rinvenuti nelle necropoli. Si registra la presenza di un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Sul posto è assicurato anche il servizio ospedaliero.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, favorito dal clima mite, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini e caprini. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni che operano nei comparti: alimentare, dell’industria metalmeccanica, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, dell’edilizia, della fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, della produzione e distribuzione dell’energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, come quelli bancario e informatico. Tra le strutture sociali si annoverano asili nido, case di riposo e orfanotrofi. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell’obbligo e gli istituti: tecnico commerciale, d’arte e magistrale; da segnalare anche la biblioteca “G. Giordano” e il museo civico archeologico, in cui sono conservati materiali preistorici e protostorici nonché corredi funerari rinvenuti nelle necropoli. Si registra la presenza di un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Sul posto è assicurato anche il servizio ospedaliero.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è comunque avvantaggiata dalla sua posizione, che permette di raggiungere facilmente interessanti siti naturali, come il lago Dirillo, dove si possono praticare attività sportive quali il canottaggio e la pesca. Interessante è anche la sua gastronomia, che fa gustare squisiti dolci a base di fichi d’India. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: si limitano quasi esclusivamente al pendolarismo per motivi di studio o agli spostamenti per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni folcloristiche e gli altri eventi ricorrenti vanno citate: la mostra mercato dell’antiquariato, la sagra della salsiccia, la manifestazione “piazza in arte” e la fiera della Madonna del Piano, a settembre; la fiera di Sant’Arcangelo, a ottobre; la fiera dell’Immacolata, a dicembre. I Patroni, San Michele Arcangelo e Santa Caterina, si festeggiano l’8 maggio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è comunque avvantaggiata dalla sua posizione, che permette di raggiungere facilmente interessanti siti naturali, come il lago Dirillo, dove si possono praticare attività sportive quali il canottaggio e la pesca. Interessante è anche la sua gastronomia, che fa gustare squisiti dolci a base di fichi d’India. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: si limitano quasi esclusivamente al pendolarismo per motivi di studio o agli spostamenti per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni folcloristiche e gli altri eventi ricorrenti vanno citate: la mostra mercato dell’antiquariato, la sagra della salsiccia, la manifestazione “piazza in arte” e la fiera della Madonna del Piano, a settembre; la fiera di Sant’Arcangelo, a ottobre; la fiera dell’Immacolata, a dicembre. I Patroni, San Michele Arcangelo e Santa Caterina, si festeggiano l’8 maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Grammichele rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.