Descrizione

Comune montano, di probabili origini medievali; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, industriali e sul turismo. I gragliesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. L’abitato sorge in bella posizione panoramica, tra prati e verdi boschi, ai lati della strada Serra d’Ivrea, su un ampio terrazzo solcato dalle acque dal rio Vobbia. Il territorio, comprendente l’area speciale Tre Vescovi (montagna disabitata che raggiunge i 2.371 metri di quota), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. Un paesaggio rilassante, determinato dalle dorsali collinari che si susseguono rivestite da ridenti coltivi di seminativi e frutteti, contraddistingue la parte meridionale del comprensorio. Sul versante opposto, le pendici rocciose della Colma di Mombarone sono ammantate da boschi di faggi, frassini abeti e castagni. Lo stemma comunale, troncato in due parti da una fascia d’argento, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro del primo campo spiccano tre stelle d’argento a cinque raggi; nella seconda sezione, verde, sono raffigurate tre spighe di frumento d’oro, fondate in punta e disposte a ventaglio.

Comune montano, di probabili origini medievali; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, industriali e sul turismo. I gragliesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. L’abitato sorge in bella posizione panoramica, tra prati e verdi boschi, ai lati della strada Serra d’Ivrea, su un ampio terrazzo solcato dalle acque dal rio Vobbia. Il territorio, comprendente l’area speciale Tre Vescovi (montagna disabitata che raggiunge i 2.371 metri di quota), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. Un paesaggio rilassante, determinato dalle dorsali collinari che si susseguono rivestite da ridenti coltivi di seminativi e frutteti, contraddistingue la parte meridionale del comprensorio. Sul versante opposto, le pendici rocciose della Colma di Mombarone sono ammantate da boschi di faggi, frassini abeti e castagni. Lo stemma comunale, troncato in due parti da una fascia d’argento, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro del primo campo spiccano tre stelle d’argento a cinque raggi; nella seconda sezione, verde, sono raffigurate tre spighe di frumento d’oro, fondate in punta e disposte a ventaglio.

Storia

Il toponimo, di etimologia incerta, deriverebbe, secondo alcuni studiosi, dal tardo latino “Gradalia”, derivato a sua volta dal sostantivo GRADUS, ‘gradino’, con riferimento alla natura montuosa del luogo, e quindi nel significato globale di ‘terreno digradante’. Inserita in età medievale nei feudi del vescovato di Vercelli divenne, nel XII secolo, proprietà degli Avogadro di Cerrione; passata due secoli più tardi sotto la giurisdizione dei Savoia, venne depredata dai soldati del conte Filippo Tornielli nel 1527. Ceduta dai Savoia alla famiglia Bobbia, venne successivamente infeudata a diversi signori locali. Teatro di sanguinose rappresaglie tra truppe partigiane e nazifasciste durante la seconda guerra mondiale, vide l’uccisione, nel 1945, di 24 ufficiali fascisti. Interessante è la bella parrocchiale del XVI secolo, al cui interno sono presenti un pregiato altare marmoreo, pitture parietali e notevoli affreschi del XIX secolo. Degno di una nota è anche l’oratorio di Santa Croce, della seconda metà del XVI secolo, al cui interno conserva un coro ligneo e numerose cappelle laterali secentesche. Molto importante, dal punto di vista architettonico e devozionale, è il santuario della Madonna di Loreto, edificato nel 1600.

Il toponimo, di etimologia incerta, deriverebbe, secondo alcuni studiosi, dal tardo latino “Gradalia”, derivato a sua volta dal sostantivo GRADUS, ‘gradino’, con riferimento alla natura montuosa del luogo, e quindi nel significato globale di ‘terreno digradante’. Inserita in età medievale nei feudi del vescovato di Vercelli divenne, nel XII secolo, proprietà degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AVOGADRO'>Avogadro</a> di Cerrione; passata due secoli più tardi sotto la giurisdizione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, venne depredata dai soldati del conte Filippo Tornielli nel 1527. Ceduta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> alla famiglia Bobbia, venne successivamente infeudata a diversi signori locali. Teatro di sanguinose rappresaglie tra truppe partigiane e nazifasciste durante la seconda guerra mondiale, vide l’uccisione, nel 1945, di 24 ufficiali fascisti. Interessante è la bella parrocchiale del XVI secolo, al cui interno sono presenti un pregiato altare marmoreo, pitture parietali e notevoli affreschi del XIX secolo. Degno di una nota è anche l’oratorio di Santa Croce, della seconda metà del XVI secolo, al cui interno conserva un coro ligneo e numerose cappelle laterali secentesche. Molto importante, dal punto di vista architettonico e devozionale, è il santuario della Madonna di Loreto, edificato nel 1600.

Economia

È sede della Comunità montana e di Pro Loco. Nonostante una discreta apertura nei confronti del progresso, la comunità gragliese resta comunque in parte legata al settore primario, presente con la coltivazione di cereali, ortaggi e frutta e l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, attiva nei tradizionali comparti alimentare, tessile, del legno e metallurgico è presente con piccole imprese a carattere artigianale, che occupano una buona percentuale di manodopera locale. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme di servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo e immobiliare. Ospita le scuole dell’obbligo ma manca di altre strutture preposte alla diffusione della cultura. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede della Comunità montana e di Pro Loco. Nonostante una discreta apertura nei confronti del progresso, la comunità gragliese resta comunque in parte legata al settore primario, presente con la coltivazione di cereali, ortaggi e frutta e l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, attiva nei tradizionali comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, del legno e metallurgico è presente con piccole imprese a carattere artigianale, che occupano una buona percentuale di manodopera locale. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme di servizi, che comprendono quelli bancario, assicurativo e immobiliare. Ospita le scuole dell’obbligo ma manca di altre strutture preposte alla diffusione della cultura. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Costituisce una vera attrattiva per gli amanti dell’ambiente e dell’escursionismo, nonché una tappa obbligata della G.T.B. (Grande Traversata del Biellese). Un notevole richiamo è esercitato, inoltre, dalle terme, soprattutto nel periodo giugno-settembre. È inserita anche nell’itinerario “le vie della fede” (un percorso ideale che porta a conoscere i santuari sparsi nel territorio provinciale); numerose infatti sono le processioni annuali al santuario della Madonna di Loreto; suggestiva è anche la “Via Matris dolorosa” lungo i viali del santuario, che ha luogo l’ultima domenica di ogni mese. Numerosi sono gli appuntamenti tradizionali: il carnevale al santuario e la gara di bocce “Trofeo Rocchi”, a febbraio; la “Gita della Neve”, a marzo; la “fiera mercato primaverile”, a maggio; la festa degli alpini, la mostra mercato dell’artigianato e sagra della “toma”, la festa del pettirosso, la sagra della Madonna di Campra, a luglio; “Incontro Sezioni Alpini di Biella e Ivrea al Mombarone”, ad agosto; la festa del santuario con pellegrinaggio, a settembre; la “fiera mercato autunnale” e la festa d’autunno con castagnata benefica, ad ottobre. La Patrona, Madonna della Neve, si festeggia il 5 agosto.

Costituisce una vera attrattiva per gli amanti dell’ambiente e dell’escursionismo, nonché una tappa obbligata della G.T.B. (Grande Traversata del Biellese). Un notevole richiamo è esercitato, inoltre, dalle terme, soprattutto nel periodo giugno-settembre. È inserita anche nell’itinerario “le vie della fede” (un percorso ideale che porta a conoscere i santuari sparsi nel territorio provinciale); numerose infatti sono le processioni annuali al santuario della Madonna di Loreto; suggestiva è anche la “Via Matris dolorosa” lungo i viali del santuario, che ha luogo l’ultima domenica di ogni mese. Numerosi sono gli appuntamenti tradizionali: il carnevale al santuario e la gara di bocce “Trofeo Rocchi”, a febbraio; la “Gita della Neve”, a marzo; la “fiera mercato primaverile”, a maggio; la festa degli alpini, la mostra mercato dell’artigianato e sagra della “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TOMA'>toma</a>”, la festa del pettirosso, la sagra della Madonna di Campra, a luglio; “Incontro Sezioni Alpini di Biella e Ivrea al Mombarone”, ad agosto; la festa del santuario con pellegrinaggio, a settembre; la “fiera mercato autunnale” e la festa d’autunno con castagnata benefica, ad ottobre. La Patrona, Madonna della Neve, si festeggia il 5 agosto.

Località

Bias, Campiglie, Gatto, Grippadi, Luisa, Merletto, Molino, Santuario, Serra, Tre Vescovi, Vagliumina, Vigna

Bias, Campiglie, Gatto, Grippadi, Luisa, Merletto, Molino, Santuario, Serra, Tre Vescovi, Vagliumina, Vigna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Graglia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.