Descrizione

Piccola comunità di montagna, di probabili origini medioevali, che accanto alle tradizionali attività agricole e a una modestissima presenza industriale sta sviluppando il turismo. I gorretesi, con un indice di vecchiaia da primato, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Alpe, Fontanarossa, Varni, Borgo e Pissino. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.525 metri di quota. L'abitato, che, con i resti delle fortificazioni medievali, ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, non fa registrare segni di espansione edilizia, conservando un aspetto rurale; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Piccola comunità di montagna, di probabili origini medioevali, che accanto alle tradizionali attività agricole e a una modestissima presenza industriale sta sviluppando il turismo. I gorretesi, con un indice di vecchiaia da primato, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Alpe, Fontanarossa, Varni, Borgo e Pissino. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.525 metri di quota. L'abitato, che, con i resti delle fortificazioni medievali, ricorda la funzione difensiva dell'insediamento, non fa registrare segni di espansione edilizia, conservando un aspetto rurale; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Il toponimo deriva dal termine “gorra”, che significa ‘salice', con l'aggiunta del suffisso collettivo -eto. Posta alle dipendenze della diocesi di Bobbio, fece parte del feudo di Ottone (in provincia di Piacenza), passando poi tra le proprietà dei marchesi Malaspina che, verso la metà del XVII secolo, la cedettero al nobile Luigi Centurione. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di particolare rilievo, ha seguito quella dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte che imperversarono nella zona. Annessa all'impero francese durante il periodo napoleonico, entrò nel regno di Sardegna col congresso di Vienna del 1815. Tra le testimonianze storico-architettoniche più significative figurano: i ruderi del castello appartenuto ai Malaspina, nel XIII secolo; la cinta muraria, con la torre di vedetta e alcune porte di accesso al borgo; il seicentesco palazzo Centurione, ora Tornielli, e la chiesa parrocchiale di Santa Caterina, della prima metà del XVII secolo, in cui si possono ammirare pregevoli confessionali, del Quattrocento. Come tutte le aree interne ed emarginate, è stata colpita da un forte esodo, che ha portato a un progressivo calo demografico, accompagnato da un processo di impoverimento economico e culturale.

Il toponimo deriva dal termine “gorra”, che significa ‘salice', con l'aggiunta del suffisso collettivo -eto. Posta alle dipendenze della diocesi di Bobbio, fece parte del feudo di Ottone (in provincia di Piacenza), passando poi tra le proprietà dei marchesi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MALASPINA'>Malaspina</a> che, verso la metà del XVII secolo, la cedettero al nobile Luigi Centurione. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di particolare rilievo, ha seguito quella dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte che imperversarono nella zona. Annessa all'impero francese durante il periodo napoleonico, entrò nel regno di Sardegna col <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a> del 1815. Tra le testimonianze storico-architettoniche più significative figurano: i ruderi del castello appartenuto ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MALASPINA'>Malaspina</a>, nel XIII secolo; la cinta muraria, con la torre di vedetta e alcune porte di accesso al borgo; il seicentesco palazzo Centurione, ora Tornielli, e la chiesa parrocchiale di Santa Caterina, della prima metà del XVII secolo, in cui si possono ammirare pregevoli confessionali, del Quattrocento. Come tutte le aree interne ed emarginate, è stata colpita da un forte esodo, che ha portato a un progressivo calo demografico, accompagnato da un processo di impoverimento economico e culturale.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'agricoltura è basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, a causa delle caratteristiche del territorio, che non si presenta adatto a diversi tipi di coltivazioni; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda edile, sono pressoché insignificanti. Il terziario non garantisce servizi qualificati, come quello bancario; si può però contare su una discreta rete distributiva. Non si segnalano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Mancano scuole di ogni ordine e grado e una biblioteca per l'arricchimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. L'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'agricoltura è basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, a causa delle caratteristiche del territorio, che non si presenta adatto a diversi tipi di coltivazioni; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di bovini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda edile, sono pressoché insignificanti. Il terziario non garantisce servizi qualificati, come quello bancario; si può però contare su una discreta rete distributiva. Non si segnalano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Mancano scuole di ogni ordine e grado e una biblioteca per l'arricchimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. L'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

La tranquillità del luogo, l'aria salubre e le bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del Parco naturale regionale dell'Antola, costituiscono ottime risorse per la valorizzazione turistica della zona. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso, quindi, è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per motivi di studio e per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero richiamare numerosi visitatori dai dintorni. Il Patrono, S. Rocco, si festeggia il 16 agosto.

La tranquillità del luogo, l'aria salubre e le bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=PARCONATURALEREGIONALEDELLANTOLA'>Parco naturale regionale dell'Antola</a>, costituiscono ottime risorse per la valorizzazione turistica della zona. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso, quindi, è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per motivi di studio e per usufruire dei servizi non forniti sul posto. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero richiamare numerosi visitatori dai dintorni. Il Patrono, S. Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Località

Alpe, Borgo, Fontanarossa, Varni

Alpe, Borgo, Fontanarossa, Varni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gorreto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.