Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, che presenta un quadro economico incentrato prevalentemente sulle attività agricole. La comunità dei gorgoglionesi, che mostra un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si concentra quasi tutta nel capoluogo comunale. Il territorio possiede le caratteristiche tipiche delle zone montuose, con un profilo geometrico molto irregolare e variazioni di quota molto accentuate. L’abitato non si trova attualmente in una fase di espansione edilizia e presenta un andamento plano-altimetrico vario.

Comune di montagna, di origine antica, che presenta un quadro economico incentrato prevalentemente sulle attività agricole. La comunità dei gorgoglionesi, che mostra un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si concentra quasi tutta nel capoluogo comunale. Il territorio possiede le caratteristiche tipiche delle zone montuose, con un profilo geometrico molto irregolare e variazioni di quota molto accentuate. L’abitato non si trova attualmente in una fase di espansione edilizia e presenta un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Le ipotesi etimologiche più attendibili, riguardanti l’origine del toponimo, fanno riferimento ad un sostantivo di natura geografica, ‘gorgoglione’, di derivazione laziale, che sta ad indicare un gorgo d’acqua o un mulinello, che si viene a creare in un fiume o in un torrente in corrispondenza di zone in cui la profondità è più accentuata. Con molta probabilità, tale appellativo fu dato inizialmente al torrente che scorreva nelle vicinanze dell’abitato e poi trasmesso anche a quest’ultimo. Non sembra, invece, avere riscontri concreti un’altra tesi etimologica, che lo fa discendere da “gurgulio”, un sostantivo medievale che ha il significato di piccola casa o tugurio. Alcuni ritrovamenti archeologici hanno dimostrato la sua esistenza fin dal VI secolo a.C. ma i primi documenti che ne parlano risalgono al periodo medievale, caratterizzato da un andirivieni di feudatari al potere locale. Nel XII secolo apparteneva ad un nobile normanno, tale Rubertus Gurgulioais cui succedette Ruggiero di Guglielmo II di Messanello, per passare poi ad Antonio Carafa, il quale a sua volta, lo trasmise alla famiglia Spinelli. Da ultimo fu proprietà del monastero benedettino di Montescaglioso. Degna di nota, tra le emergenze architettoniche, è senza dubbio la chiesa parrocchiale, in stile barocco, che custodisce al suo interno un Crocifisso del ‘200.

Le ipotesi etimologiche più attendibili, riguardanti l’origine del toponimo, fanno riferimento ad un sostantivo di natura geografica, ‘gorgoglione’, di derivazione laziale, che sta ad indicare un gorgo d’acqua o un mulinello, che si viene a creare in un fiume o in un torrente in corrispondenza di zone in cui la profondità è più accentuata. Con molta probabilità, tale appellativo fu dato inizialmente al torrente che scorreva nelle vicinanze dell’abitato e poi trasmesso anche a quest’ultimo. Non sembra, invece, avere riscontri concreti un’altra tesi etimologica, che lo fa discendere da “gurgulio”, un sostantivo medievale che ha il significato di piccola casa o tugurio. Alcuni ritrovamenti archeologici hanno dimostrato la sua esistenza fin dal VI secolo a.C. ma i primi documenti che ne parlano risalgono al periodo medievale, caratterizzato da un andirivieni di feudatari al potere locale. Nel XII secolo apparteneva ad un nobile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=NORMANNO'>normanno</a>, tale Rubertus Gurgulioais cui succedette Ruggiero di Guglielmo II di Messanello, per passare poi ad Antonio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=CARAFA'>Carafa</a>, il quale a sua volta, lo trasmise alla famiglia Spinelli. Da ultimo fu proprietà del monastero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=BENEDETTINO'>benedettino</a> di Montescaglioso. Degna di nota, tra le emergenze architettoniche, è senza dubbio la chiesa parrocchiale, in stile barocco, che custodisce al suo interno un Crocifisso del ‘200.

Economia

Oltre ai consueti uffici municipali e postali, non compaiono sul posto altre strutture di tipo burocratico-amministrativo. La maggiore fonte di reddito per i gorgoglionesi risulta ancora oggi l’agricoltura, che si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo e frutteti. Anche l’allevamento del bestiame rappresenta un’attività piuttosto diffusa sul territorio comunale e riguarda soprattutto i capi ovini, caprini e avicoli (ma si allevano anche bovini, suini ed equini). Il settore industriale è ancora poco sviluppato e di modeste dimensioni, incentrandosi sulla produzione alimentare, metallurgica, edile, dell’abbigliamento e dei materiali da costruzione. Anche il terziario è appena al di sopra della media e fornisce soltanto il servizio bancario. L’attività scolastica è limitata alla sola istruzione dell’obbligo ma è presente sul posto la biblioteca comunale per l’approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono solo la ristorazione e quelle sanitarie sono garantite dalla farmacia.

Oltre ai consueti uffici municipali e postali, non compaiono sul posto altre strutture di tipo burocratico-amministrativo. La maggiore fonte di reddito per i gorgoglionesi risulta ancora oggi l’agricoltura, che si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo e frutteti. Anche l’allevamento del bestiame rappresenta un’attività piuttosto diffusa sul territorio comunale e riguarda soprattutto i capi ovini, caprini e avicoli (ma si allevano anche bovini, suini ed equini). Il settore industriale è ancora poco sviluppato e di modeste dimensioni, incentrandosi sulla produzione alimentare, metallurgica, edile, dell’abbigliamento e dei materiali da costruzione. Anche il terziario è appena al di sopra della media e fornisce soltanto il servizio bancario. L’attività scolastica è limitata alla sola istruzione dell’obbligo ma è presente sul posto la biblioteca comunale per l’approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono solo la ristorazione e quelle sanitarie sono garantite dalla farmacia.

Relazioni

Non rientra nel circuito delle più rinomate bellezze naturalistiche lucane, quindi risulta poco frequentata dai turisti. A ciò si aggiunga una forte tendenza centrifuga della popolazione locale verso i centri vicini più sviluppati, a causa della mancanza sul posto di istituti di istruzione secondaria di secondo grado, di servizi e di possibilità di lavoro. L’unico appuntamento del folclore, oltre alla celebrazione del Patrono, è la festa della Madonna del Pergamo, che ricorre l’11 e il 12 giugno. Il Patrono, Sant’Antonio, si festeggia il 13 giugno.

Non rientra nel circuito delle più rinomate bellezze naturalistiche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=BAS_CAL&parola=LUCANE'>lucane</a>, quindi risulta poco frequentata dai turisti. A ciò si aggiunga una forte tendenza centrifuga della popolazione locale verso i centri vicini più sviluppati, a causa della mancanza sul posto di istituti di istruzione secondaria di secondo grado, di servizi e di possibilità di lavoro. L’unico appuntamento del folclore, oltre alla celebrazione del Patrono, è la festa della Madonna del Pergamo, che ricorre l’11 e il 12 giugno. Il Patrono, Sant’Antonio, si festeggia il 13 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Gorgoglione in phasing-out, appartenente, cioè, a quelle aree che, già comprese nell’Obiettivo 1 nel periodo di programmazione 2000-2006, nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013 sono beneficiarie di un sostegno transitorio accordato in quanto la loro uscita dalle aree economicamente depresse è avvenuta per l’effetto statistico dell’allargamento dell’UE a Paesi con PIL sensibilmente inferiore alla media comunitaria e non solo per progressi economici. Tale sostegno transitorio, che termina nel 2013, è accordato per rendere meno drastico il passaggio da un regime di sostegno a un altro riservato alle aree più prospere. Effetto statistico: Regioni con PIL pc inferiore al 75% della media UE – 15 ma superiore al 75% della media UE – 25.