Descrizione

Comune medievale raccolto sulla cresta di un colle, inserito in un contesto economicamente vivace di cui non riesce a rendersi pienamente partecipe. La comunità dei giulianesi, che presenta un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, ha subito l'influenza del modello insediativo sparso che predomina nei fondovalle della regione e soprattutto nella fascia antistante il litorale abruzzese: risiede infatti in un buon numero di case isolate, nell'aggregato urbano elementare di Vallebotte e nel capoluogo comunale, che dalla sua posizione panoramica domina al tempo stesso il massiccio della Maiella e la distesa azzurra del mare. La dorsale collinare che si snoda tra le valli dei torrenti La Venna e Dendalo è una frangia del groviglio di colli che si stacca dai rilievi appenninici e giunge in prossimità del litorale dopo aver perso ogni traccia di asprezza: il profilo geometrico del territorio comunale è quindi dolce e uniforme, mentre vario è il paesaggio, che alterna la vegetazione tipica degli ambienti umidi di fondovalle alle colture caratteristiche della media collina e a piccole oasi boschive. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano tre torri -quella centrale è più alta e larga delle laterali- fondate su una pianura erbosa.

Comune medievale raccolto sulla cresta di un colle, inserito in un contesto economicamente vivace di cui non riesce a rendersi pienamente partecipe. La comunità dei giulianesi, che presenta un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, ha subito l'influenza del modello insediativo sparso che predomina nei fondovalle della regione e soprattutto nella fascia antistante il litorale abruzzese: risiede infatti in un buon numero di case isolate, nell'aggregato urbano elementare di Vallebotte e nel capoluogo comunale, che dalla sua posizione panoramica domina al tempo stesso il massiccio della Maiella e la distesa azzurra del mare. La dorsale collinare che si snoda tra le valli dei torrenti La Venna e Dendalo è una frangia del groviglio di colli che si stacca dai rilievi appenninici e giunge in prossimità del litorale dopo aver perso ogni traccia di asprezza: il profilo geometrico del territorio comunale è quindi dolce e uniforme, mentre vario è il paesaggio, che alterna la vegetazione tipica degli ambienti umidi di fondovalle alle colture caratteristiche della media collina e a piccole oasi boschive. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano tre torri -quella centrale è più alta e larga delle laterali- fondate su una pianura erbosa.

Storia

Risale all'XI secolo la prima fonte documentaria che contiene la citazione del borgo, feudo di Giordano di Rivello nel secolo successivo -la veste fonetica del toponimo si presenta nei documenti più antichi leggermente alterata: in particolare nel Catalogus Baronum troviamo la forma JOLLIANUM-. Fra Due e Trecento l'abitato e il suo circondario furono inseriti tra i possedimenti del monastero di San Pietro in Campis e successivamente i De Riccardis, gli Orsini, i D'Alviano, i Caracciolo e infine i duchi di Canosa si alternarono alla sua guida. Le operazioni belliche dell'ultimo conflitto mondiale hanno profondamente minato le strutture del centro storico, che tuttavia fa ancora presa sul visitatore con ciò che resta dei suoi valori architettonici.

Risale all'XI secolo la prima fonte documentaria che contiene la citazione del borgo, feudo di Giordano di Rivello nel secolo successivo -la veste fonetica del toponimo si presenta nei documenti più antichi leggermente alterata: in particolare nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> troviamo la forma JOLLIANUM-. Fra Due e Trecento l'abitato e il suo circondario furono inseriti tra i possedimenti del monastero di San Pietro in Campis e successivamente i De Riccardis, gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a>, i D'Alviano, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a> e infine i duchi di Canosa si alternarono alla sua guida. Le operazioni belliche dell'ultimo conflitto mondiale hanno profondamente minato le strutture del centro storico, che tuttavia fa ancora presa sul visitatore con ciò che resta dei suoi valori architettonici.

Economia

Benché inserito in un'area economicamente dinamica, il comune accusa un certo ritardo nello svecchiamento del suo modello produttivo, di cui la tradizione è principio ispiratore: in conseguenza di ciò attraversa da tempo una fase difficile, che potrebbe tramutarsi in un processo involutivo. Una fetta della popolazione attiva comunale si dedica alla coltivazione della vite e dell'olivo, impiegando una cura artigianale nella trasformazione dei prodotti agricoli -sono molto apprezzati l'olio extravergine e le confetture locali-. Se si eccettuano le attività agro-alimentari, però, l'industria e il terziario non vivono un momento molto favorevole; quest'ultimo, tuttavia, può contare su una rete distributiva abbastanza articolata e su un discreto ventaglio di servizi, comprensivo di uno sportello bancario e di un'agenzia assicurativa. Qualche lacuna affligge inoltre il sistema delle infrastrutture, creando un divario fra l'offerta e la domanda interna di servizi. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative ed è dotato esclusivamente di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; nessuna forma di ricettività è stata ancora promossa dagli operatori economici e fra le strutture assegnate alla pratica degli sport figurano un campo da tennis e uno di calcio a disposizione della squadra locale (Adriano Flacco Polisportiva), che milita nei campionati minori; la dotazione di strutture sanitarie è piuttosto limitata.

Benché inserito in un'area economicamente dinamica, il comune accusa un certo ritardo nello svecchiamento del suo modello produttivo, di cui la tradizione è principio ispiratore: in conseguenza di ciò attraversa da tempo una fase difficile, che potrebbe tramutarsi in un processo involutivo. Una fetta della popolazione attiva comunale si dedica alla coltivazione della vite e dell'olivo, impiegando una cura artigianale nella trasformazione dei prodotti agricoli -sono molto apprezzati l'olio extravergine e le confetture locali-. Se si eccettuano le attività agro-alimentari, però, l'industria e il terziario non vivono un momento molto favorevole; quest'ultimo, tuttavia, può contare su una rete distributiva abbastanza articolata e su un discreto ventaglio di servizi, comprensivo di uno sportello bancario e di un'agenzia assicurativa. Qualche lacuna affligge inoltre il sistema delle infrastrutture, creando un divario fra l'offerta e la domanda interna di servizi. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative ed è dotato esclusivamente di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; nessuna forma di ricettività è stata ancora promossa dagli operatori economici e fra le strutture assegnate alla pratica degli sport figurano un campo da tennis e uno di calcio a disposizione della squadra locale (Adriano Flacco Polisportiva), che milita nei campionati minori; la dotazione di strutture sanitarie è piuttosto limitata.

Relazioni

Il calendario dei festeggiamenti locali ha molti punti di forza: la festa agostana della Madonna della Neve, che prevede animati spettacoli di piazza; la sagra dell'uva e del vino che si svolge a settembre; quella delle ciliegie che oscilla fra maggio e giugno e i festeggiamenti in onore dell'Immacolata Concezione, illuminati dai falò tradizionali che squarciano le tenebre della notte dell'8 dicembre. La festa del Patrono S. Cataldo si celebra il 19 agosto.

Il calendario dei festeggiamenti locali ha molti punti di forza: la festa agostana della Madonna della Neve, che prevede animati spettacoli di piazza; la sagra dell'uva e del vino che si svolge a settembre; quella delle ciliegie che oscilla fra maggio e giugno e i festeggiamenti in onore dell'Immacolata Concezione, illuminati dai falò tradizionali che squarciano le tenebre della notte dell'8 dicembre. La festa del Patrono S. Cataldo si celebra il 19 agosto.

Località

Vallebotte

Vallebotte

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Giuliano Teatino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.