Descrizione

Comune collinare di antica origine, la cui economia poggia soprattutto sull'agricoltura ma è sostenuta anche da una discreta crescita del settore terziario. La comunità dei giovesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, risiede in numerose case sparse sui fondi e nel minuscolo aggregato urbano di Palombina, oltre che nel capoluogo comunale, raccolto su un lembo di un terrazzo alluvionale presso il fondovalle del fiume Tevere. Il territorio comunale abbraccia il sistema collinare che degrada sulla valle del Tevere, separato, a intervalli più o meno regolari, da tavolati travertinosi e vulcanici densi di seminativi, vigneti e oliveti; sulle sponde del placido fiume albergano numerose specie di uccelli legati alle zone umide (aironi cinerini, gabbiani, martin pescatori e nibbi).

Comune collinare di antica origine, la cui economia poggia soprattutto sull'agricoltura ma è sostenuta anche da una discreta crescita del settore terziario. La comunità dei giovesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, risiede in numerose case sparse sui fondi e nel minuscolo aggregato urbano di Palombina, oltre che nel capoluogo comunale, raccolto su un lembo di un terrazzo alluvionale presso il fondovalle del fiume Tevere. Il territorio comunale abbraccia il sistema collinare che degrada sulla valle del Tevere, separato, a intervalli più o meno regolari, da tavolati travertinosi e vulcanici densi di seminativi, vigneti e oliveti; sulle sponde del placido fiume albergano numerose specie di uccelli legati alle zone umide (aironi cinerini, gabbiani, martin pescatori e nibbi).

Storia

Era abitata già in epoca romana, come testimoniano tombe, residui di edifici, laterizi, monete e resti dell'importante porto fluviale di San Valentino. In epoca medievale fu lungamente contesa tra i più potenti comuni della zona per la sua favorevole posizione sul fiume Tevere. Nel 1328 papa Urbano VI l'assegnò a Pietro degli Anguillara, sottraendola al dominio della guelfa Orvieto; nel 1465 fu infeudata ai Farnese e, nel XVI secolo, ai Mattei. Il toponimo deriverebbe secondo alcuni dal personale latino IOVIUS. Tra i monumenti spicca il palazzo ducale, voluto dai Mattei e rimasto incompiuto, a pianta quadrata con due poderosi torrioni quadrangolari -i suoi saloni sono ornati da pitture attribuite al Domenichino-. Nel centro storico sopravvivono, inoltre, pregevoli esempi di architettura sacra: la chiesa parrocchiale prospiciente il palazzo ducale, che conserva una tavola della scuola dell'Alunno raffigurante l'Assunta, e la chiesa di San Rocco, con una Crocifissione di scuola folignate. Fuori dell'abitato si erge il convento di Santa Maria di Gesù, edificato nel Seicento forse su un preesistente edificio.

Era abitata già in epoca romana, come testimoniano tombe, residui di edifici, laterizi, monete e resti dell'importante porto fluviale di San Valentino. In epoca medievale fu lungamente contesa tra i più potenti comuni della zona per la sua favorevole posizione sul fiume Tevere. Nel 1328 papa Urbano VI l'assegnò a Pietro degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=ANGUILLARA'>Anguillara</a>, sottraendola al dominio della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=GUELFA'>guelfa</a> Orvieto; nel 1465 fu infeudata ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=UMB_VDO&parola=FARNESE'>Farnese</a> e, nel XVI secolo, ai Mattei. Il toponimo deriverebbe secondo alcuni dal personale latino IOVIUS. Tra i monumenti spicca il palazzo ducale, voluto dai Mattei e rimasto incompiuto, a pianta quadrata con due poderosi torrioni quadrangolari -i suoi saloni sono ornati da pitture attribuite al Domenichino-. Nel centro storico sopravvivono, inoltre, pregevoli esempi di architettura sacra: la chiesa parrocchiale prospiciente il palazzo ducale, che conserva una tavola della scuola dell'Alunno raffigurante l'Assunta, e la chiesa di San Rocco, con una Crocifissione di scuola folignate. Fuori dell'abitato si erge il convento di Santa Maria di Gesù, edificato nel Seicento forse su un preesistente edificio.

Economia

Benché interessata da un discreto movimento turistico, la comunità giovese conduce una vita tranquilla, permeata del senso della tradizione. L'agricoltura, specializzata nella produzione di frumento e nella coltivazione dell'olivo e della vite, rappresenta una fondamentale risorsa, insieme alla silvicoltura; il quadro economico è inoltre sostenuto, anche se debolmente, dall'industria, per lo più legata ai comparti agro-alimentare, edile e tessile, dal commercio, commisurato alle esigenze della comunità, e dai servizi, che comprendono il credito e le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, fa registrare qualche carenza infrastrutturale: è dotato delle scuole dell'obbligo, di una biblioteca comunale e di un'interessante raccolta di materiali archeologici lapidei di età romana, allestita nel palazzo ducale, ma è privo degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado e non offre una consistente capacità ricettiva; le strutture sanitarie e i relativi servizi annoverano la sede del distretto sanitario, un consultorio, una comunità terapeutica per tossicodipendenti e la farmacia.

Benché interessata da un discreto movimento turistico, la comunità giovese conduce una vita tranquilla, permeata del senso della tradizione. L'agricoltura, specializzata nella produzione di frumento e nella coltivazione dell'olivo e della vite, rappresenta una fondamentale risorsa, insieme alla silvicoltura; il quadro economico è inoltre sostenuto, anche se debolmente, dall'industria, per lo più legata ai comparti agro-alimentare, edile e tessile, dal commercio, commisurato alle esigenze della comunità, e dai servizi, che comprendono il credito e le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, fa registrare qualche carenza infrastrutturale: è dotato delle scuole dell'obbligo, di una biblioteca comunale e di un'interessante raccolta di materiali archeologici lapidei di età romana, allestita nel palazzo ducale, ma è privo degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado e non offre una consistente capacità ricettiva; le strutture sanitarie e i relativi servizi annoverano la sede del distretto sanitario, un consultorio, una comunità terapeutica per tossicodipendenti e la farmacia.

Relazioni

Adatta a chi voglia trascorrere vacanze rilassanti a contatto con la natura -la presenza di un laghetto artificiale consente di praticare la pesca delle trote-, è meta turistica sempre più apprezzata. Annovera tra le sue manifestazioni folcloristiche più rappresentative la festa del grano e la sagra del "tozzetto" (luglio), che evocano antiche festività agresti, e la cosiddetta "biuta" (novembre), con apertura al pubblico delle cantine per l'assaggio del vino nuovo. Singolare e suggestiva è inoltre la festa intitolata "Il sole, la luna" (luglio), allietata da spettacoli teatrali, cerimonie allegoriche, mostre fotografiche e pittoriche, oltre che dall'assegnazione del "Bacco d'oro", che premia il migliore dei produttori di vino locali. La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 24 giugno.

Adatta a chi voglia trascorrere vacanze rilassanti a contatto con la natura -la presenza di un laghetto artificiale consente di praticare la pesca delle trote-, è meta turistica sempre più apprezzata. Annovera tra le sue manifestazioni folcloristiche più rappresentative la festa del grano e la sagra del "tozzetto" (luglio), che evocano antiche festività agresti, e la cosiddetta "biuta" (novembre), con apertura al pubblico delle cantine per l'assaggio del vino nuovo. Singolare e suggestiva è inoltre la festa intitolata "Il sole, la luna" (luglio), allietata da spettacoli teatrali, cerimonie allegoriche, mostre fotografiche e pittoriche, oltre che dall'assegnazione del "Bacco d'oro", che premia il migliore dei produttori di vino locali. La festa del Patrono San Giovanni Battista si celebra il 24 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Giove rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.