Descrizione

Cittadina rivierasca, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria ed il terziario. I ginosini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località di Marina di Ginosa e Cignano. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche accentuate, ed offre un panorama basso-collinare di indiscutibile fascino, con le lunghe spiagge sabbiose, la pineta costiera, le antiche masserie, le case abbarbicate sulle rocce scoscese, i boschetti, le macchie a valle, la zona umida del lago Salinella e i tanti fenomeni di erosione carsica del banco calcareo di cui è fatta la regione, come gravine, doline, lame e grotte, tra cui quelle di Rivolta e del Casale in cui sorgono alcuni insediamenti rupestri. L’abitato, in forte crescita edilizia, è circondato su tre lati da una profonda gravina.

Cittadina rivierasca, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria ed il terziario. I ginosini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località di Marina di Ginosa e Cignano. Il territorio, classificato collinare, presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche accentuate, ed offre un panorama basso-collinare di indiscutibile fascino, con le lunghe spiagge sabbiose, la pineta costiera, le antiche masserie, le case abbarbicate sulle rocce scoscese, i boschetti, le macchie a valle, la zona umida del lago Salinella e i tanti fenomeni di erosione carsica del banco calcareo di cui è fatta la regione, come gravine, doline, lame e grotte, tra cui quelle di Rivolta e del Casale in cui sorgono alcuni insediamenti rupestri. L’abitato, in forte crescita edilizia, è circondato su tre lati da una profonda gravina.

Storia

Anticamente chiamata GENUSIA e GENUSIUM, dalla base indoeuropea “genu”, che significa ‘angolo’, presenta segni di continuità abitativa. Dopo essere stata un presidio greco, come testimoniato da numerosi rinvenimenti archeologici, divenne una colonia romana, aprendosi in seguito alle invasioni barbariche. Dotata di fortificazioni da Manfredi di Svevia, nel corso del Medioevo fu sede di importanti insediamenti rupestri ed entrò a far parte dei possedimenti di vari feudatari. Fino al XVI secolo sorgeva interamente nella gravina che la circonda e risultava formata da più agglomerati distribuiti tra le grotte di tufo, abitate fino al Settecento. La storia successiva alla caduta degli svevi segue quella del resto della regione. Tra i monumenti spiccano il castello della seconda metà del XV secolo, trasformato dai Doria in dimora gentilizia di tipo rinascimentale, la cinquecentesca chiesa matrice e la cosiddetta “torre mattoni”, nei pressi del confine con la Basilicata. Degni di nota sono anche, nella gravina di Rivolta, i resti della cripta di Santa Sofia I, le chiese di Santa Sofia II e Santa Barbara e la cripta di San Bartolomeo e, nella gravina di Casale, le cripte di Santa Domenica e San Leonardo e la chiesa rupestre dell’Ecce Homo, cosi chiamata per via dell’affresco cinquecentesco che vi è custodito.

Anticamente chiamata GENUSIA e GENUSIUM, dalla base indoeuropea “genu”, che significa ‘angolo’, presenta segni di continuità abitativa. Dopo essere stata un presidio greco, come testimoniato da numerosi rinvenimenti archeologici, divenne una colonia romana, aprendosi in seguito alle invasioni barbariche. Dotata di fortificazioni da Manfredi di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVIA'>Svevia</a>, nel corso del Medioevo fu sede di importanti insediamenti rupestri ed entrò a far parte dei possedimenti di vari feudatari. Fino al XVI secolo sorgeva interamente nella gravina che la circonda e risultava formata da più agglomerati distribuiti tra le grotte di tufo, abitate fino al Settecento. La storia successiva alla caduta degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVI'>svevi</a> segue quella del resto della regione. Tra i monumenti spiccano il castello della seconda metà del XV secolo, trasformato dai Doria in dimora gentilizia di tipo rinascimentale, la cinquecentesca chiesa matrice e la cosiddetta “torre mattoni”, nei pressi del confine con la Basilicata. Degni di nota sono anche, nella gravina di Rivolta, i resti della cripta di Santa Sofia I, le chiese di Santa Sofia II e Santa Barbara e la cripta di San Bartolomeo e, nella gravina di Casale, le cripte di Santa Domenica e San Leonardo e la chiesa rupestre dell’Ecce Homo, cosi chiamata per via dell’affresco cinquecentesco che vi è custodito.

Economia

È dotata di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini ed avicoli. Nell’industria si registra lo sviluppo del comparto dei materiali da costruzione, seguito da quelli alimentare, edile, elettronico, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno, della fabbricazione di apparecchi medicali e chirurgici e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali sono presenti quello bancario e attività radiotelevisive. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono più istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale. Le strutture ricettive, che annoverano anche un campeggio, un’azienda agrituristica e vari stabilimenti balneari, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico. Tra gli impianti sportivi vi sono campi di bocce, basket e volley e una piscina.

È dotata di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni tipo di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini ed avicoli. Nell’industria si registra lo sviluppo del comparto dei materiali da costruzione, seguito da quelli alimentare, edile, elettronico, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno, della fabbricazione di apparecchi medicali e chirurgici e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra i quali sono presenti quello bancario e attività radiotelevisive. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono più istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale. Le strutture ricettive, che annoverano anche un campeggio, un’azienda agrituristica e vari stabilimenti balneari, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico. Tra gli impianti sportivi vi sono campi di bocce, basket e volley e una piscina.

Relazioni

Polo turistico di grande rilievo, grazie alla presenza della stazione balneare di Marina di Ginosa, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini soprattutto in occasione di alcuni eventi ricorrenti. Tra questi meritano di essere citate la “Passio Cristi”, rievocazione della passione di nostro Signore, che vanta un gran seguito e si svolge ad aprile con 300 attori in costume, nella gravina illuminata; la festa di Santa Maria Dattoli, che ha luogo il 25 aprile con una processione accompagnata da una cavalcata e da uno spettacolo pirotecnico; la processione della Madonna del Carmine del 16 luglio, la festa dell’uva a settembre e la mostra “vetrina-commercio” a novembre. Degne di nota sono anche, a Marina di Ginosa, la mostra mercato di primavera, che si tiene il lunedì di Pasqua, e la sagra dell’anguria. La festa patronale, in onore della Madonna del Rosario, si celebra la prima domenica di ottobre, con una fiera.

Polo turistico di grande rilievo, grazie alla presenza della stazione balneare di Marina di Ginosa, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini soprattutto in occasione di alcuni eventi ricorrenti. Tra questi meritano di essere citate la “Passio Cristi”, rievocazione della passione di nostro Signore, che vanta un gran seguito e si svolge ad aprile con 300 attori in costume, nella gravina illuminata; la festa di Santa Maria Dattoli, che ha luogo il 25 aprile con una processione accompagnata da una cavalcata e da uno spettacolo pirotecnico; la processione della Madonna del Carmine del 16 luglio, la festa dell’uva a settembre e la mostra “vetrina-commercio” a novembre. Degne di nota sono anche, a Marina di Ginosa, la mostra mercato di primavera, che si tiene il lunedì di Pasqua, e la sagra dell’anguria. La festa patronale, in onore della Madonna del Rosario, si celebra la prima domenica di ottobre, con una fiera.

Località

Marina di Ginosa

Marina di Ginosa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ginosa rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.